Questa è la settimana degli sparatutto in prima persona, non solo le ultime dall'evento Electronic Arts per Crysis 2 e l'inatteso nove tondo tondo per GoldenEye Wii, ma soprattutto Call of Duty: Black Ops, l'opera della maturità di Treyarch. Riposte le armi nella rastrelleria abbiamo messo i guantini da pilota per Need for Speed: Hot Pursuit, ci siamo immersi nei mondi fantastici del quattordicesimo episodio di Final Fantasy, ma soprattutto in quelli ipercolorati di Sonic Colours.
Togliamoci subito il dente, Final Fantasy XIV non è certamente un capolavoro e nemmeno un buon titolo, a giudicare dal voto del nostro Christian La Via Colli. L'MMORPG messo in piedi da Square, recensito a un mese dall'uscita è un disastro totale, tante buone idee realizzate però nel peggiore dei modi, dimostrazione che un nome non è sempre sinonimo di garanzia. Accanto a un ottimo concept di base, a una cosmesi di grande livello sia a livello tecnico che stilistico e ad una storia di fondo decisamente accattivante, convivono problematiche che minano alla base l'esperienza di gioco. Un titolo che non manca di potenzialità, purtroppo immerse in un mare di mediocrità, incomprensibili scelte di design e in definitiva incompleto, pieno di problemi e mal ottimizzato.
Operazioni colorate e veloci
Operazione riuscita per Treyarch: prima hanno affiancato, poi hanno scalato, messo la freccia e superato in scioltezza Infinity Ward con Call of Duty: Black Ops, una sorta di guerra moderna ambientata però negli anni '60, in piena guerra fredda. Il titolo della software house americana è andato oltre ogni più rosea aspettativa, un 9.4 che la dice lunga sulla qualità del prodotto, che è riuscita a mettere insieme una campagna single player di grande spessore, con una bella storia dal finale spiazzante, dotata di grande ritmo e varietà. La parte multiplayer avrebbe potuto adagiarsi su quella stracollaudata di Modern Warfare e invece Treyarch ha inserito delle novità interessanti, come quattro tipologie di gioco a scommessa dove impegnare i CoD Points attraverso i quali comprare liberamente, e non seguendo un percorso prestabilito, tutto l'equipaggiamento per andare in battaglia. Insomma Black Ops è la risposta a tutti quelli pensano che Treyarch sia la software house di scorta di Activision!
Ci avevamo visto giusto allora nei precedenti incontri col gioco. La recensione scritta da Fabio Palmisano di Sonic Colours conferma tutte le nostre buone impressioni avute a Los Angeles e Tokyo, un 8.5 tondo tondo che riporta il porcospino blu agli antichi fasti.
La struttura di base di Sonic Colours ricalca dunque in tutto e per tutto quella dei classici per Mega Drive, con scenari che vanno affrontati letteralmente a cento all'ora, dividendosi tra piattaforme, giri della morte, trampolini, rails e via discorrendo, senza dimenticarsi delle numerose biforcazioni che spingeranno i fan più appassionati a tornare sui propri passi per perlustrare ogni anfratto alla ricerca della strada più veloce. Il gioco è di fatto una summa di tutto il meglio che Sonic ha messo in mostra nel corso della sua lunga carriera, strizzato all'interno di un titolo che per questo motivo si rivela decisamente ricco e vario, con in più un comparto grafico all'altezza della situazione.
Dopo la parentesi simulativa dello scorso anno, Need for Speed torna alle origini con Hot Pursuit, titolo iper veloce che ci immerge in un contesto da guardie e ladri tanto caro alla serie. La recensione di Pierpaolo Greco ci racconta un titolo che grazie al lavoro di Criterion Games offre un gameplay arcade all'insegna del puro divertimento di guida, senza troppi fronzoli o elementi secondari a sviare l'attenzione del giocatore dall'esperienza di gioco. Tuttavia una manciata di elementi negativi frenano il prodotto dal raggiungere l'eccellenza assoluta, su tutti la selezione piuttosto limitata delle modalità di gioco disponibili, il sistema Autolog che risulta ancora piuttosto acerbo e troppo dipendente dal numero di amici disponibili e infine l'elemento tecnico ottimo a colpo d'occhio ma sofferente per alcune sbavature.
Agente anti alieni
Sono passati tredici anni da quando GoldenEye 007 uscì su Nintendo 64 scatenando una vera e propria rivoluzione per il genere, e affermando con forza che gli FPS non erano solo Doom e Quake e che soprattutto potessero essere giocati anche col pad su console. Il nuovo GoldenEye 007 non è un vero e proprio remake, nè tantomeno un semplice porting, è qualcosa di diverso che assume un'identità propria in un panorama videoludico pieno fino all'orlo di shooter mediocri e cloni l'uno dell'altro: ripropone le idee e le meccaniche introdotte dal suo illustre predecessore e le fa proprie, imitandolo senza copiarlo.
Il risultato è uno dei titoli migliori dell'anno. GoldenEye 007 è strutturato alla perfezione, è curato in ogni comparto e, sopratutto, si gioca dannatamente bene con ogni sistema di controllo e in qualunque modalità, che sia la longeva e rigiocabile campagna single player o l'ottima e competitiva modalità multigiocatore, online o offline.
Torniamo a combattere gli alieni nei cieli di New York con il nostro nuovo provato di Crysis 2 in occasione del mega evento Electronic Arts di Londra. Questa volta Crytek si è focalizzata nel mostrare la componente multiplayer, dandoci la possibilità di provare diverse modalità di gioco e il sistema di personalizzazione del proprio alter ego, che passa attraverso l'acquisizione di punti esperienza divisi tra armatura, armi e invisibilità; passando di livello si acquisiranno aggiunte alla proprie dotazione, quindi sfruttabili per impegnare i due slot per le armi e quello per le granate, e nuove abilità che una volta attivate, per un massimo di tre, influiranno su diversi aspetti del proprio soldato. Egli potrà ad esempio restare invisibile più a lungo oppure individuare chi lo è in quel momento, potenziare la "super corsa" oppure lo scudo in dotazione alla nanotuta e così via, agendo anche su parametri più classici come il tempo di ricarica o le possibili applicazioni del colpo corpo a corpo. Insomma Crytek attraverso la sua sussidiara inglese, ovvero i vecchi Free Radical, quelli di Time Splitters, sembra aver realizzato qualcosa di molto divertente, nel solco comunque di un canone tipico degli altri esponenti del genere. Sempre dall'evento londinese abbiamo potuto vedere The Sims Medieval, Star Wars: The Old Republic, e visto che la settimana passata non "siamo andati in onda" ecco anche Dragon Age II e Dead Space 2