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Il signore del dongione

Finalmente il videogiocatore viene chiamato a presiedere una di quelle umide e malsane costruzioni, nelle quali normalmente vengono intrappolati gli avventurieri: quanti ne riuscirà ad ammazzare?

ANTEPRIMA di Simone Tagliaferri   —   20/12/2010
Dungeons
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Quanti soldi si possono guadagnare triturando avventurieri? Parecchi, a quanto pare. L'avventuriero è come il topo, prima è tutto sorrisi e buone intenzioni, poi ammazza qualche signore oscuro diventando ricco e famoso, quindi, trasformatosi in una creatura antropomorfa bolsa e indolente, passa le giornate ad ubriacarsi e ad accoppiarsi con principesse e locandiere, producendo figli illegittimi in quantità.

Il signore del dongione

Questi poveri bambini diventano a loro volta avventurieri (oppure si mettono a vendere oggetti) a causa del complesso dell'abbandono, e finiscono per vivere come i loro padri. Capirete bene che in condizioni simili rimane difficile fare il signore del male, crearsi un regno di terrore ed evocare qualche demone per spargere morte e distruzione tra i viventi. Cerchi un incantesimo che ti permetta di trasformare i bambini in mostri terrificanti? Subito vieni fermato da una decina di bellimbusti che non vedono l'ora di darsi alla pazza gioia con le sottane delle cortigiane. Vuoi distruggere un villaggio di contadini per fare colpo su una diavolessa lasciva? Macché, ecco subito arrivare un centinaio di prescelti che ti mettono le spade tra le ruote. Non se ne può più! C'è bisogno di professionisti seri, gente che sappia come fermare una volta per tutte quelle canaglie in armatura grafitata e griffata, trasformandoli in scheletri buoni solo per arredare qualche sotterraneo, o per animare qualche rito voodoo. Avete capito bene, c'è bisogno di voi!

Il signore del dungeon

L'imminente Dungeons di Kalypso Media ricorda per molti aspetti i Dungeon Keeper di Bullfrog, defunta software house da cui proviene Peter Molyneux. Nei panni del classico signore oscuro, nonché proprietario di un vasto sotterraneo, lo scopo del giocatore sarà di creare e gestire un dungeon in cui massacrare più eroi possibili per far crescere le sue finanze (c'è chi vende ortaggi e chi massacra eroi, è l'economia). In realtà sono in pochi a comprendere che i geni del male, prima di diventare tali, devono fare una certa gavetta, così l'inizio di Dungeons vede il nostro alle prese con ambienti limitati ed eroi di serie B. La risorsa principale, almeno inizialmente, sarà il lavoro dei goblin, dei veri tuttofare in grado di ampliare il dongione e riempirlo di finimenti.

Il signore del dongione

A ogni nuova stanza andrà attribuita una funzione specifica, più o meno come accade nella maggior parte dei gestionali. Ad esempio, sarà possibile creare prigioni in cui tenere gli eroi, oppure delle armerie per rifornire le truppe e così via. I maledetti eroi arriveranno da dei portali sparsi per la mappa. Ogni tanto, arriverà qualche eroe particolarmente dotato, chiamato Campione, che sarà molto difficile da abbattere e richiederà l'impiego di più risorse. Gli eroi non saranno tutti uguali, perché ognuno di loro avrà dei bisogni e delle motivazioni particolari (facilmente consultabili cliccandogli sopra) che vi obbligheranno a plasmare l'ambiente di gioco in modo da adattarvi a queste necessità. Perché farlo? Perché ucciderli tutti brutalmente, vi consentirà sì di accumulare molti soldi, ma non vi frutterà i vitali soul point, necessari quanto gli altri per espandersi e prosperare.

La vostra soddisfazione è il nostro miglior premio

Per ottenere i soul point bisogna letteralmente coltivarli, dando soddisfazioni al tapino di turno, per poi ammazzarlo e far trascinarne immediatamente il cadavere dai goblin, fino a un'area appositamente pensata per l'estrazione del prezioso bene.

Il signore del dongione

Ovviamente, l'eroe soddisfatto è quello che avanza nella sua missione e che ha coltivato l'illusione di potercela fare. Quali possono essere le missioni di questi insulsi figuri? Combattere, trovare tesori, esplorare e così via. I classici, insomma. Purtroppo un eroe felice è anche più forte e richiede mostri di alto livello per essere abbattuto. In certi casi il difficile sarà bilanciare la quantità di mostri da schierare in campo, in modo da non ammazzare la vittima immediatamente e far crescere la sua soddisfazione. In altri bisognerà inondare il dungeon di mostri per non far annoiare l'eroe, che altrimenti andrà a cercare il cuore del dungeon per distruggerlo, anche se prima di farcela dovrà vedersela con il terribile guardiano finale (il classico boss) al vostro servizio. Per molti versi vengono in mente gestionali più classici come Theme Park o affini, in cui i feedback degli utenti andavano sempre tenuti d'occhio per sapere cosa fare e cosa costruire per soddisfarli. I soul point e le monete d'oro servono per acquistare le infrastrutture extra, indispensabili per affrontare gli eroi di livello superiore. Non mancherà la possibilità di decorare il dungeon con orpelli vari, così da stupire gli avventurieri di passaggio.
Dungeons è un gioco pensato essenzialmente per il single player e sarà formato da una campagna divisa in venti missioni, più una modalità sandbox. Le ambientazioni saranno tre: un tempio scavato nella roccia, uno scenario infernale e una catacomba. Gli eroi saranno divisi in dieci classi, mentre il signore oscuro avrà a sua disposizione quindici tipi di mostri. L'uscita nei negozi è prevista per Febbraio 2011.

Il signore del dongione

CERTEZZE

  • Una struttura di gioco oramai da anni introvabile in altri titoli
  • Opzioni e modalità dovrebbero garantire una longevità più che buona
  • Essere i Signori di qualche oscuro dungeon è un'attrazione troppo forte...

DUBBI

  • ... anche se non del tutto originale e non per tutti
  • Come in ogni gestionale e nonostante la premessa sui generis, sarà necessaria parecchia varietà per non renderlo noioso alla lunga