Versione testata: Xbox 360
Non ci sono molte possibilità di scelta per chi abbia voglia di dedicarsi a un videogioco basato sul tennis, questo è certo, anche considerando che su questa disciplina la cadenza delle simulazioni pare essere meno ossessiva rispetto agli altri titoli sportivi. Come spesso accade per quanto riguarda i videogiochi basati sullo sport, il mercato da diverso tempo a questa parte si è adagiato su una situazione di duopolio che vede fronteggiarsi da una parte lo storico Virtua Tennis di Sega e dall'altra proprio Top Spin di 2K Games.
Il conflitto fra i due può sembrare tuttavia meno aggressivo di quello che si registra ad esempio sul fronte calcistico tra le produzioni EA e Konami, trattandosi di due titoli che effettivamente seguono da tempo filosofie diverse, offrendo approcci allo sport in grado di soddisfare palati differenti. Il titolo Sega si è mantenuto generalmente fedele alle sue origini arcade, pur arricchendosi nel tempo si è comunque configurato come il gioco ideale per chi cerca un'immersione immediata nell'azione con controlli intuitivi e l'esaltazione del divertimento e della spettacolarità. Il prodotto di 2K Games è andato invece a coprire quell'esigenza più propriamente simulativa che una riproduzione videoludica di uno sport generalmente richiede, riuscendo a conquistare una fetta di pubblico sempre più importante grazie alla profondità dell'azione di gioco e alla quantità delle variabili messe in campo dagli sviluppatori, fino a raggiungere un livello di completezza notevole, che ha portato Top Spin 3 ad affermarsi come miglior esponente del genere disponibile sul mercato, sebbene con ancora diversa strada davanti per raggiungere dei risultati qualitativi di livello assoluto. In ogni caso, si tratta di ottime premesse da cui partire per la costruzione del quarto capitolo, che si propone ovviamente di migliorare quanto visto finora nella serie ma anche di espanderne potenzialmente il pubblico e imporsi sul mercato come soluzione definitiva per i videogiochi di tennis. Operazione rischiosa poiché se da una parte può effettivamente far guadagnare nuovi utenti più propensi all'approccio arcade, dall'altra può allontanare lo zoccolo duro di appassionati, anche se quanto provato finora lascia ben sperare.
Tra simulazione e arcade
La build distribuita da 2K Games per questa prova consente di dedicarsi esclusivamente ai match d'esibizione semplici o all'"Accademia Top Spin", nella quale possiamo intraprendere un lungo ed esaustivo tutorial che ci consente di padroneggiare tutte le varie tecniche basilari e avanzate disponibili nel gioco. Non è stato dunque possibile accedere al sistema di creazione e gestione del proprio tennista, un comparto che nel capitolo precedente era stato curato in maniera particolare e anche qui, secondo quanto riferito dagli sviluppatori, dovrebbe consentire un'approfondita esperienza gestionale basata sull'evoluzione delle varie caratteristiche del tennista, con la possibilità di distribuire i punti esperienza accumulati nelle varie statistiche legate alla prestanza fisica o alla padronanza tecnica.
La modalità "My Player" è sostanzialmente la tipica carriera, strutturata in maniera profonda in modo da consentire la maggiore personalizzazione possibile sul nostro tennista lanciato sul palcoscenico mondiale con l'obiettivo di raggiungere il ranking numero 1. Le opzioni consentono di dedicarsi poi a svariati tornei ed esibizioni derivati dalle licenze ufficiali dell'ATP World Tour, oltre che al gioco in multiplayer offline ed online, singolo e in doppio. Appena entrati in campo, al di là della spettacolarità scenografica degli stadi, quello che colpisce è l'approccio indubbiamente più accessibile ai controlli rispetto a prima. L'impostazione è sempre quella caratteristica derivata dai capitoli precedenti, ma è stata approfondita ed ampliata per consentire un approccio scalabile al gioco dai neofiti ai più esperti attraverso un sistema di assistenze e aiuti "intelligenti" legati al posizionamento del tennista e ai movimenti della racchetta. Queste opzioni possono essere disattivate in ogni momento, creando dunque diversi livelli di profondità e complessità nel controllo in maniera simile a quanto accade con il sistema di FIFA, per fare un esempio noto, ed è una soluzione che potrebbe effettivamente attrarre un buon numero di ulteriori utenti, che prima avrebbero trovato frustrante il primo contatto con il gioco.
Una questione di controllo
La profondità strategica e l'approccio simulativo restano comunque i tratti distintivi di Top Spin 4, godibili appieno con la disattivazione di tutti gli aiuti in-game. Il sistema di controllo è quello noto, in sostanza ai tasti frontali corrispondono diverse tipologie di colpo (piatto, top spin, tagliato e lob) a cui si possono associare la direzione impartita dalla levetta analogica e ulteriori effetti attraverso la pressione dei tasti dorsali, che consentono colpi incrociati, smorzate o volée di varia tipologia.
Nuova introduzione risulta la presenza di un tasto per il "turbo" che consente accelerazioni improvvise ed esplosive al costo di un maggiore consumo di energia. Quest'ultima corrisponde infatti a un indicatore che cala in corrispondenza di ogni scambio e ogni colpo effettuato, portando il giocatore a stancarsi e ad essere meno reattivo e incisivo in partita e costituendo dunque un importante fattore strategico che impone un attento dosaggio equilibrato degli sforzi nel corso del gioco. Non è questo l'unico elemento tattico presente in Top Spin 4, che resta fedele alle origini della serie con l'altra caratteristica peculiare del sistema di controllo, ovvero l'energia impressa nel colpo. Il tempismo nei movimenti risulta essenziale in questo gioco: il miglior risultato su ogni scambio si ottiene dosando la pressione sul tasto scelto per colpire la palla in modo da caricare opportunamente il movimento ma senza esagerare, rilasciando il tasto nella giusta frazione di secondo prima del contatto tra racchetta e palla. E' questo particolare sistema che ha caratterizzato la serie 2K da sempre e continua a distinguerla da Virtua Tennis, mettendo in gioco un vasto numero di variabili in più se si considerano i risultati possibili associando la potenza variabile alle combinazioni di tasti per la scelta del movimento della racchetta e dell'effetto da impartire alla palla.
Sempre più bello
L'impatto scenico tra stadio e giocatori è veramente di alto livello, 2K Czech da questo punto di vista pare essersi impegnata in maniera particolare. I campi da gioco sono quasi tutti tratti da modelli realmente esistenti e riprodotti in maniera convincente, in particolare per quanto riguarda l'ampio respiro e la presenza di folle sugli spalti che, come raramente accade, restituiscono un'ottima impressione realistica. A tale proposito gli sviluppatori hanno lavorato a un sistema dinamico di reazione del pubblico all'andamento della partita, con un incremento di intensità negli incitamenti e nel rumoreggiare che aumenta progressivamente il senso di tensione ed esaltazione con la spettacolarità del match. All'interno di quest'ottima cornice troviamo i modelli poligonali dei giocatori, che riproducono piuttosto minuziosamente tennisti di fama internazionale, qui presenti con un cast veramente stellare.
Sono 25 le "leggende del tennis" selezionabili nel gioco tra sportivi attuali e del passato come Andre Agassi, Bjorn Borg, Roger Federer, Jim Courier, Rafael Nadal e Boris Becker, tutti riprodotti con grande precisione sia per quanto riguarda i tratti somatici e fisici che per le caratteristiche di gioco che si riflettono peraltro nelle animazioni personalizzate. Promettente anche la fluidità dell'azione che, seppure con qualche incertezza dovuta sicuramente allo stato provvisorio della build provata, sembrerebbe puntare ai 60 FPS, anche se si attendono eventuali delucidazioni su questo punto. Le varie inquadrature consentono scelte diverse in termini di comodità d'uso o spettacolarità, tra telecamere ravvicinate, lontane, mobili o fisse, mentre sempre molto spettacolari risultano i replay e le zoomate sui giocatori, che anche da vicino mantengono un aspetto decisamente convincente.
CERTEZZE
- Il sistema di controllo si conferma ottimo e migliora ulteriormente
- Comparto grafico di alto livello che aumenta la spettacolarizzazione del gioco
- Tanti tennisti disponibili per tutti i gusti
DUBBI
- Le varie modalità di gioco al momento sono un'incognita
- Resta comunque meno intuitivo e immediato di Virtua Tennis
- Il comparto online, tutto da provare, costituirà il perno della sua longevità