NGP sta ad indicare la prossima console portatile di Sony, dopo quella PSP che ha permesso al produttore giapponese di vendere un numero considerevole di macchine e accaparrarsi una fetta importante di mercato, poi minata da alcune scelte non felici e un lento declino in chiave software, ad eccezione del Giappone. Lo scorso 25 gennaio c'è stato l'annuncio ufficiale del suo successore in quel di Tokyo, dove sono state rivelate la maggior parte delle caratteristiche ed una prima lista di titoli che usciranno al lancio o nei mesi immediatamente successivi.
Alla GDC 2011 di San Francisco abbiamo invece assistito ad una conferenza di circa un'ora tenuta da David Coombes, platform research manager (non traduciamo perchè gli americani sono molto più fantasiosi di noi nell'assegnare nomi alle cariche) di Sony Computer Entertainment America, che ha rivelato qualche dettaglio aggiuntivo dal punto di vista tecnico ed alcuni dei servizi della console che saranno disponibili fin dal suo arrivo nei negozi. La presentazione è cominciata con un elenco di alcune differenze cruciali tra NGP e PSP, a partire da una risoluzione maggiore di quattro volte a favore della prima, passando per uno schermo visibilmente più grande (5 pollici contro 4.3) e per arrivare al doppio stick analogico e un'ergonomia superiore, uno dei talloni d'Achille della PSP originale. E ancora, accelerometro e giroscopio, area touch anteriore e posteriore, doppia fotocamera in entrambi i lati. Queste ultime permetteranno di catturare fino a sessanta fotogrammi al secondo e al di là delle possibilità classiche di acquisizione video o foto, sono state pensate per essere utilizzate anche al servizio del gameplay, con il riconoscimento facciale e altre peculiarità sulle quali torneremo in seguito.
Cavalli sotto il cofano
Nel susseguirsi di slide e spiegazioni abbiamo inoltre appreso che i giochi saranno sia in formato scaricabile che su game card. Queste memorie flash avranno una capienza (supponiamo più alta in futuro) di due o quattro gigabyte e avranno uno spazio modificabile pari a circa il 10%, dedicato ai salvataggi e ad eventuali patch di correzione. Le dimensioni dei giochi non saranno quindi molto maggiori rispetto a PSP, mentre non mancheranno memorie removibili per immagazzinare ad esempio i contenuti scaricabili. Passando ad un piano ancora più tecnico, il processore come ben noto disporrà di quattro core della famiglia ARM9, mentre il chip grafico sarà il PowerVR sgx543mp4+, la versione debug e di sviluppo della console non sarà più attaccata ad un'unità esterna ingombrante come è successo per PSP, ma invece sarà un'unità singola dalla forma molto simile alla versione disponibile dei negozi, un po' come accade ad esempio con PlayStation 3. A tal proposito David ha tenuto a sottolineare come le caratteristiche tecniche della console (shader programmabili e molta più VRAM) permettono di usare gran parte degli asset provenienti dalle console da casa e riadattarli facilmente su NGP, fermo restando che la sua potenza non è comparabile a PlayStation 3 soprattutto per la velocità del processore e altri accorgimenti tesi a restituire una durata adeguata della batteria (che ad ogni modo non è stata ancora rivelata). E' bene notare come Sony con NGP voglia comunque ospitare sulla propria piattaforma tutte le tipologie di prodotti, da quelli tripla A fino ai mini giochi, sfruttando anche le caratteristiche univoche della console. La scelta quindi di avere a disposizione sia i controlli fisici che il touchscreen è vista dal produttore giapponese come il voler unire il meglio dei due mondi da poter utilizzare a seconda dei casi, perché non esiste una soluzione che vada bene per tutti i tipi di scenari disponibili.
Giochi per tutti
I primi sono ovviamente più indicati per alcuni generi (chi ha detto FPS o sportivi?) e per azioni di tipo fisico come possono essere un salto, la ricarica dell'arma oppure la gestione della visuale, i secondi per navigare velocemente in un interfaccia (di gioco o della console), interagire velocemente con elementi dello scenario e così via, ma hanno anche delle controindicazioni come ad esempio il fatto che le dita possano oscurare elementi sullo schermo mentre si usano. In questo contesto viene in aiuto il touchscreen posteriore, che può dar luogo a parecchie idee interessanti come ad esempio richiamare la mappa mediante doppio tap, pressione singola per agganciare i nemici, oppure il "pinch" con le due dita per lo zoom di un fucile da cecchino, tutte idee che combinate tra loro possono far accendere la classica luce agli sviluppatori allo scopo di proporre qualcosa di nuovo o comunque rendere l'esperienza di gioco più fluida e usabile, eliminando passaggi non necessari e tempi morti. Anche la parte social e dei servizi sarà molto più curata rispetto a PSP (e l'integrazione totale col PSN ed i trofei è indice in tal senso), tra gli esempi mostrati c'è l'applicazione Near, che permette di scoprire altre NGP nei paraggi, tenere traccia dei propri movimenti ma anche scambiare oggetti con altri giocatori, caratteristiche che saranno presenti sin dal lancio della console.
La presentazione si è conclusa in crescendo innanzitutto con la demo di Uncharted, la stessa già mostrata all'evento giapponese ma che si è protratta un po' più a lungo grazie ad alcune sequenze che hanno mostrato un puzzle dove bisogna sfruttare il touchscreen per "spolverare" una tavola contenente un'indizio per la sua risoluzione e una sequenza di combattimento corpo a corpo dove è necessario produrre sequenze con le dita su schermo per colpire l'avversario in maniera corretta. La parte più divertente è stata dedicata infine alla realtà aumentata: Tsutomu Horikawa, di SCEI Tokyo ha mostrato alcune applicazioni sfruttando il tracking della telecamera posteriore, quella più clamorosa è avvenuta quando mister Horikawa ha puntato la telecamera su un'immagine messa sul pavimento della sala. A questo punto è apparso lo stesso dinosauro della famosa demo tecnica presente all'interno della prima venerabile PlayStation del 1995, con la possibilità di "esplorarlo" da tutte le angolazioni muovendo NGP e sfruttando il giroscopio, proprio come se il dinosauro fosse realmente presente in sala. Questo è quanto per adesso, è evidente che con NGP Sony abbia mantenuto intatta la filosofia della sua prima console portatile, ma anche spinto molto sui servizi e sui miglioramenti rispetto ad una console chiaramente viziata da errori di gioventù e da qualche scelta poco felice. Resta da sciogliere ancora il nodo importante del prezzo e ravvisare in prima persona se il produttore giapponese saprà davvero riuscire ad adeguarsi ad un mercato dove Nintendo è il leader riconosciuto e Apple sta cambiando lentamente le carte in tavola in termini di distribuzione e fasce di prezzo dei giochi portatili.