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Advance Wars 2: Black Hole Rising

Immancabile seguito del piccolo gioiellino ad opera di Intelligent System, Advance Wars 2: Black Hole Rising riporta sullo schermo del Game Boy Advance gli scenari bellici tanto amati dai fan degli strategici a turni. Preparatevi: la guerra è ricominciata!

APPROFONDIMENTO di La Redazione   —   28/09/2003
Advance Wars 2: Black Hole Rising
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Advance Wars 2: Black Hole Rising
Advance Wars 2: Black Hole Rising

Non mollare mai

Diciamolo subito: Advance Wars 2 non è un titolo destinato a stupire, perlomeno non nell’accezione del termine. Gli sviluppatori nipponici hanno infatti deciso di calcare la stessa strada seguita per la realizzazione del primo capitolo, senza apportare alcun significativo stravolgimento ad una struttura evidentemente rodata alla perfezione. Per questo motivo, chi ha già avuto a che fare con il precedente episodio si troverà immediatamente a proprio agio fin dai primissimi istanti di gioco. Lo stile grafico è rimasto pressoché invariato, eccezion fatta per qualche revisione nel design degli ufficiali; ma per quanto riguarda le fasi di combattimento, non si possono riferire modifiche di alcun genere. Non che sia un difetto, sia ben chiaro: per un titolo strategico, la componente grafica è sicuramente un aspetto di secondo piano, e comunque è necessario che questa esprima soprattutto funzionalità in modo da non ostacolare la meccanica di gioco. E questa descrizione calza a pennello nel caso di Avance Wars 2, dal momento che lo stile adottato è sobrio e gradevolissimo, con un tratto fumettistico estremamente adatto a stemperare la crudezza degli scontri a fuoco su cui si basa il titolo. Analogo lavoro di continuità (o di riciclo, a seconda dei punti di vista) è stato adottato per le musiche, con temi per larga parte riproposti e comunque mai capaci di imporsi per un livello qualitativo di eccellenza. Un accompagnamento sonoro nel vero senso del termine, talmente in secondo piano da sfuggire spesso alla percezione del giocatore, fin troppo impegnato nel dispiegare le proprie truppe nel migliore dei modi. Sì perché Intelligent Systems ha optato per innalzare ulteriormente il livello di difficoltà di questa sua ultima creazione rispetto al predecessore, che già di per sè richiedeva un notevole sforzo analitico e gestionale. Advance Wars 2, specialmente negli ultimi stage, esige infatti un impegno a dir poco notevole, rendendosi quindi capace sì di portare ad un passo dalla frustrazione, ma anche di esaltare enormemente in caso di vittoria.

Advance Wars 2: Black Hole Rising
Advance Wars 2: Black Hole Rising

Le novità, oh le novità

Tra le più importanti differenze che il team nipponico ha voluto inserire in questo secondo episodio rispetto al debutto su GBA, va sicuramente citata la possibilità di controllare ben 12 comandanti, divisi tra 9 vecchie conoscenze e 3 debuttanti realizzati per l’occasione. Questi sono divisi in 4 eserciti differenti l’uno dall’altro, oltre che per il colore delle truppe, anche per le caratteristiche di quest’ultime. Fondamentalmente, ognuno dei 4 gruppi è per così dire “specializzato” in una determinata divisione: Green Heart per le truppe navali, Yellow Comet per quelle aeree, Orange Star per il combattimento diretto e Blue Moon per il combattimento indiretto. Questa variabile condiziona non solo le capacità di attacco delle diverse unità, ma anche il loro costo, che è più o meno elevato a seconda della familiarità dell’esercito controllato con quel tipo di divisioni. Queste ultime sono in tutto e per tutto le stesse del primo Advance Wars, eccezion fatta per l’inclusione dei Neotank. La produzione di questi enormi carroarmati, subordinata alla sottrazione dei progetti di costruzione all’interno di una delle strutture nemiche, è capace di invertire letteralmente le sorti di una battaglia tanta è la loro potenza di fuoco e resistenza. Forse addirittura eccessiva, per alcuni, al punto di sbilanciare gli equilibri delle battaglie. Passando alle mappe, queste sono senza dubbio più complesse e impegnative, anche per l’inclusione di numerose infrastrutture inedite di cui può servirsi la temibile Black Hole. Tra queste figurano le enormi e stucchevoli tubature, impossibili da superare anche dalle truppe aeree se non in determinati punti, e poi laser, black cannon, mini-cannon e silos missilistici; questi ultimi svolgono un ruolo strategico sensibilmente più marcato, dal momento che sono controllabili ed utilizzabili dalla prima truppa di fanteria che riesce a raggiungerli... comprese quelle del giocatore, ovviamente. E come se non fossero sufficienti le unità nemiche, Intelligent Systems ha deciso di includere all’interno delle mappe anche i vulcani che, ad intervalli regolari, colpiscono con letali colate di magma chiunque sia così sfortunato da trovarsi nei dintorni. Abbiamo volutamente escluso la descrizione della trama da questa recensione; purtroppo in questo caso non si tratta del desiderio di preservare il giocatore dalla sua scoperta anzitempo, bensì dalla amara consapevolezza della assoluta banalità e piattezza di quest’ultima, esaltata –in negativo- dalla inconsistenza imbarazzante dei dialoghi tra i vari personaggi. Fortunatamente i pregi di Advance Wars 2 sono da cercare altrove; è innegabile però che una buona sceneggiatura avrebbe fornito la cosiddetta “marcia in più” ad un titolo comunque di ottimo valore. Eccellente, per concludere, la modalità multigiocatore, anche in questo caso ripresa dal primo capitolo.

Advance Wars 2: Black Hole Rising
Advance Wars 2: Black Hole Rising

Commento

Advance Wars 2 è, inutile negarlo, assolutamente compatibile con la nomea di “data disk” o espansione, per usare un termine più attuale. La struttura di gioco, così come la grafica e praticamente tutti gli altri aspetti fondamentali, sono rimasti pressochè invariati rispetto al precedente episodio della serie, e le novità sono in larga parte definibili come elementi secondari e di scarso peso nell’approccio al gioco. Ciò nonostante, Advance Wars 2 ha l’enorme pregio di poter poggiare le proprie basi su una delle migliori meccaniche degli ultimi anni, capace di coinvolgere in maniera quasi maniacale il giocatore e spingerlo a ad affrontare ancora una missione, l’ultima, ancora una... Probabilmente chi non ha mai messo le mani sul titolo Intelligent Systems farebbe meglio a partire dal primo capitolo, leggermente più abbordabile sopratutto per quel che riguarda il livello di difficoltà. Al contrario, gli estimatori dell’eccellente Advance Wars troveranno in questo secondo episodio tutto quello che anno amato alcuni mesi or sono, assieme ad una manciata di novità ben amalgamate. Se siano o meno sufficienti a giustificarne l’acquisto? Ad ognuno il proprio parere.

    Pro:
  • Grande profondità
  • Veste grafica funzionale e piacevole
  • Estremamente godibile
    Contro:
  • Fin troppo simile al predecessore
  • Difficoltà per alcuni forse eccessiva
  • Sonoro non all’altezza

Nei primi mesi di vita dell’ultima, fortunatissima console portatile di Nintendo, comparì come un fulmine a ciel sereno un titolo destinato a diventare una delle poche, vere killer-app per GBA. Stiamo parlando ovviamente di Avance Wars, uno strategico a turni realizzato dal team Intelligent Systems, che fu in grado di incollare al piccolo schermo –all’epoca non retroilluminato- non solo gli appassionati del genere, ma anche i semplici curiosi che avevano avuto il coraggio di avvicinarcisi. L’uscita del prevedibilissimo secondo episodio era quindi assolutamente scontata, ed infatti Advance Wars 2: Black Hole Rising è finalmente disponibile nei negozi, pronto ad essere protagonista assoluto per molto tempo delle giornate dei possessori di GBA o SP.