È ormai fuori di dubbio che Baldur's Gate 3 sia uno dei giochi più importanti del 2023 e forse anche qualcosa di più, per molti il più importante in assoluto della ricca annata che si sta concludendo, come stanno dimostrando i numerosi premi che il titolo Larian sta continuando a riscuotere in giro per il mondo e come abbiamo visto anche durante i The Game Awards 2023. Proprio in occasione della serata di gala di Geoff Keighley, fresco fresco di premio per il Gioco dell'Anno appena intascato, l'RPG è finalmente giunto anche su Xbox Series X e Series S, attraverso un vero e proprio shadow drop a sorpresa durante la notte, stranamente senza nemmeno un annuncio ufficiale effettuato durante lo show.
Si è conclusa così la lunga questione di Baldur's Gate 3 su Xbox Series X|S, partita già l'estate scorsa quando il titolo venne annunciato su PS5 ma non sulle console Microsoft, facendo scaturire una serie di teorie, congetture, accuse e speranze assortite.
I Larian chiarirono fin da subito che non si trattava di un'esclusiva, ma che c'era qualche questione tecnica che aveva portato a dei ritardi sullo sviluppo del gioco in ambito Xbox, ed è proprio questa faccenda ad aver fatto partire una serie di disquisizioni sulle possibili complicazioni date dalla duplice piattaforma sul mercato e i potenziali inconvenienti tecnici. A questo punto siamo di fronte al gioco completo e, dopo le supposizioni, diamo un'occhiata a come si comporta Baldur's Gate 3 su Xbox Series X e Series S.
La questione Series S
Il problema della versione Xbox è stato presto ricondotto a un elemento in particolare: l'impossibilità di far funzionare la modalità multiplayer cooperativa in split-screen su Series S. Sebbene possa sembrare un inconveniente relativamente semplice e circoscritto, ha in verità aperto una questione di notevole portata, che potrebbe cambiare anche l'organizzazione futura dei videogiochi sulle due console di Microsoft. Come clausola specificamente richiesta dalla casa di Redmond, entrambe le versioni dei giochi che escono su Xbox Series devono contenere le stesse modalità di gioco: possono variare le opzioni e le caratteristiche tecniche (modalità di visualizzazione, risoluzione e differenze di frame-rate, per esempio) ma per quanto riguarda i contenuti effettivi, le versioni Series S e Series X devono essere equivalenti, per contratto.
O almeno dovevano esserlo, fino a Baldur's Gate 3: data anche l'enorme importanza assunta dal gioco di Larian Studios, Microsoft ha optato per una concessione speciale nei confronti del titolo, forzando la mano per cercare di farlo arrivare in tempi non troppo lunghi e ammettendo una deroga alla "parity clause" che richiederebbe l'equivalenza delle opzioni tra le versioni. Questo ha consentito di arrivare su Xbox bypassando la questione tecnica, eliminando il multiplayer a schermo condiviso su Series S e mantenendolo solo su Series X.
Non è chiaro se questo sia comunque destinato ad arrivare sulla console minore: Microsoft ha offerto il suo supporto tecnico a Larian per cercare di superare gli ostacoli, probabilmente legati a una gestione difficoltosa della memoria video con split-screen attivato (Series S ha una quantità minore di memoria RAM condivisa disponibile), ma finora non sembra che il problema sia stato risolto. Considerando che il team belga sta comunque continuando a lavorare intensamente sulle numerose questioni tecniche rimaste insolute, è comunque possibile che la caratteristica venga introdotta in un secondo momento, ma per adesso c'è questa differenza sostanziale tra Series S e Series X, che potrebbe peraltro aprire scenari interessanti in futuro, nel caso in cui debba ripresentarsi un problema del genere su altri titoli.
Differenze oggettive
Per la prima volta, con Baldur's Gate 3 ci troviamo di fronte a una differenza effettiva in termini di possibilità di gioco tra Xbox Series S e Xbox Series X, data l'assenza sulla prima dell'opzione per il multiplayer a schermo condiviso. Si tratta di una funzionalità molto piacevole ma il cui utilizzo non è frequentissimo, dunque non sembra essere una mancanza che si farà sentire più di tanto, vista la presenza del multiplayer online, tanto da far pensare che la soluzione adottata in questo caso sia decisamente sensata. Per il resto, i contenuti sono tutti ben presenti al loro posto dal punto di vista delle opzioni e modalità di gioco, mentre le differenze principali si notano sul versante tecnico, dove sono state adottati altri compromessi necessari.
Mentre Xbox Series X consente di scegliere tra una modalità "Qualità" e una "Performance" a 60 frame al secondo, su Xbox Series S questa opzione non esiste e il gioco può essere fruito solo nella prima delle due modalità, dunque a 30 frame al secondo. Sulla maggiore, la modalità a 60 fps è probabilmente la preferibile tra le due: sebbene il frame-rate non sia stabile, l'esperienza che ne deriva è senz'altro più piacevole per la maggior parte del tempo, soprattutto se si usa un display con VRR attivato che riesce a correggere diverse sbavature. Tuttavia, la modalità a 30 fps è generalmente più stabile, se non altro, dunque è una costrizione che non pesa troppo sugli utenti di Series S, sebbene si tratti chiaramente di un compromesso.
Esperienze simili
Per quanto riguarda i dati nudi e crudi, la modalità Qualità su Xbox Series X punta alla risoluzione 1440p a 30 frame al secondo, con entrambi i valori mantenuti in maniera piuttosto stabile, mentre la modalità Performance abbassa la risoluzione a 1080p e punta ai 60 fps, che in certi frangenti vengono raggiunti con una certa fatica: come visto anche su PS5, all'interno di città o in vari punti durante l'impegnativo terzo atto, le performance subiscono un calo notevole in diversi momenti, cosa che si rileva anche a 30 fps, sebbene molto meno spesso. La Performance resta, tuttavia, la modalità preferibile soprattutto se si dispone di un display con VRR. Per quanto riguarda Xbox Series S, l'unica modalità grafica si mantiene sui 30 frame al secondo e con una risoluzione a 1080p: sebbene la differenza ci sia, anche per l'apparente assenza di sistemi di upscale tipo FSR2, l'effetto generale è comunque molto positivo e la minore pulizia grafica è difficilmente visibile. In assenza di un confronto diretto, il gioco funziona bene e mantiene un ottimo aspetto, pur con i difetti di stabilità che affliggono anche le altre versioni nei momenti più concitati.
La qualità delle ombre è più bassa su Xbox Series S ed è facile notare più spesso un ritardo nel caricamento delle texture in alta definizione nelle fasi di dialogo e nelle scene d'intermezzo, almeno in alcune partite o in particolari condizioni.
Su entrambe le Xbox è inoltre possibile notare un certo stuttering che si verifica durante l'auto-salvataggio, comportando dei micro-blocchi evidenti che, tuttavia, durano pochissimo e sono comunque molto poco frequenti.
Più preoccupante appare il bug relativo alla gestione dei salvataggi: nel momento in cui scriviamo, sebbene non sia capitato in fase di test, è ben documentato il rischio di perdere i salvataggi a causa di un problema di sincronizzazione di questi con il supporto cloud. Microsoft e Larian stanno collaborando per risolvere il problema ma, nonostante una patch già uscita, sembra che la questione non sia stata ancora scongiurata del tutto. Un consiglio che possiamo dare è usare il salvataggio manuale ed evitare il quick resume per quanto possibile, uscendo completamente dal gioco una volta terminata la partita (premendo Start sull'icona di Baldur's Gate 3 nella dashboard e selezionando "chiudi"). In questo caso siamo costretti ogni volta a rilanciare il caricamento iniziale del salvataggio che richiede circa 45 secondi su Xbox Series X e Series S, ma dovrebbe esserci una maggiore sicurezza nel mantenimento dei dati.
Resta un gioco colossale
Baldur's Gate 3 è emerso da una lunga genesi che comprende anche ben tre anni di accesso anticipato, un processo di sviluppo complesso che non ha ancora raggiunto la conclusione definitiva, considerando la quantità di ottimizzazioni tuttora necessarie e la frequenza con cui Larian pubblica nuovi aggiornamenti. Alla luce di questo, era difficile pensare che le versioni Xbox potessero essere perfettamente esenti da problemi, considerando anche che sono più recenti delle altre, le quali hanno già ottenuto una notevole dose di aggiustamenti. Tutto sommato, i risultati sono anche migliori di quanto ci si potesse aspettare: il team ha incluso nelle edizioni Xbox Series X e Series S tutti i maggiori update usciti in questi mesi su PC e PS5, dunque la base comune è già consolidata al di là delle questioni specifiche per piattaforma che devono ancora essere valutate con attenzione.
La versione Xbox Series X è sostanzialmente al pari di quella PS5, ed è già un buon risultato considerando che quest'ultima ha potuto contare su una partenza anticipata sul fronte dell'ottimizzazione pura e non è incappata in ritardi per altre questioni tecniche.
Il problema riscontrato con Series S ha posto un freno iniziale di notevole entità, ma possiamo dire che la decisione di rimuovere in via eccezionale una funzionalità specifica per poter "liberare" l'uscita del gioco su Xbox sia stata la cosa migliore da fare, in mancanza di altre soluzioni, per non privare del potenziale "gioco dell'anno" una bella fetta di pubblico proprio nel periodo natalizio. Il fronte tecnico, d'altra parte, non è proprio l'elemento su cui Baldur's Gate 3 brilla particolarmente, come abbiamo visto un po' su tutte le piattaforme.
Quello che rimane è semplicemente un gioco colossale, un'esperienza che finalmente può essere vissuta appieno anche dagli utenti Xbox senza compromessi, se non per coloro che volevano assolutamente utilizzare il multiplayer cooperativo con schermo condiviso su Series S. Per questi ultimi non c'è che da sperare nella possibile introduzione successiva dell'opzione, nel percorso di ottimizzazione e miglioramento che sembra essere ancora lungo per il gioco di Larian. C'è da dire, peraltro, che proprio il lavoro svolto sull'Xbox minore ha consentito al team di escogitare nuovi sistemi per il risparmio nell'uso della memoria, i quali torneranno utili all'evoluzione di tutte le versioni in un risvolto indubbiamente positivo di questa particolare situazione.