In un fittizio pianeta chiamato Hyllis si districa la trama del titolo Ubisoft anche se, a onor del vero, gli elementi sin qui svelati sono piuttosto scarsi. Un mondo, quello di Hyllis, sommerso in granparte dall’acqua ed abitato dalle più disparate razze, a causa anche di una massiva invasione aliena avvenuta, a livello temporale, molti anni prima rispetto agli eventi che andremo ad affrontare nel gioco. Nel corso degli anni i natii del posto, scoraggiati dall’opprimente tirannia aliena, persero ogni fiducia sulla possibilità di un’eventuale liberazione, nonostante la presenza di organizzazioni segrete quali IRIDE, formata da ribelli disposti a tutto pur di conquistare l’indipendenza. A questo punto si entra in azione, ovvero comincia la storia della nostra incarnazione poligonale, Jade, una reporter tutto pepe assunta dall’organizzazione per indagare sulle attività aliene. Armata di macchina fotografica ed il suo fido Dai-Jo, un bastone intriso di poteri magici che s'evolveranno nel corso dell'avventura, Jade dovrà affrontare insidie ed ostacoli di ogni sorta dove non mancherà l’aiuto di una folcloristica compagnia di amici piuttosto bizzarri, che l’aiuteranno nel suo intento di scoprire la verità, celata oltre il bene ed il male.
Quattro chiacchiere con Ancel
"Bene", questo mi ha risposto Michel Ancel allo scorso E3 quando gli domandai come si sentisse a lavorare su un progetto che finalmente non avesse a che fare con Rayman e il sorriso che gli illuminò il volto valeva più di mille parole. A Maggio ho avuto l'occasione di giocare alla versione di BG&E per GameCube, accompagnato da Ancel che me ne parlava come di un figlio di cui essere orgogliosi e dal quale attendersi meraviglie. Un figlio che soppiantasse l'altra sua più famosa creatura, che per anni l'ha costretto a legarsi ad una serie fruttuosa, ma decisamente ingombrante. L'impressione data dal nuovo titolo fu ottima ed anche quello che abbiamo potuto provare all'Ects legittima una densa aspettativa per un titolo che segna un passo importante per gli studi francesi di Ubi Soft. I giochi di questi ultimi, caratterizzati da sempre da quello stile cartonoso che ha fatto di Ray Man una vera e propria bandiera dei platform, finalmente, si evolvono, diventano più adulti ed accattivanti. Al restyling grafico fa seguito un'evoluzione di gameplay verso un gioco complesso, ambientato in un mondo liberamente esplorabile e popolato di personaggi con cui interagire e parlare. Beyond Good and Evil promette di essere uno dei titoli più interessanti della prossima stagione e Multiplayer.it lo seguirà da vicino!
Antonio "BaronKarza" Jodice
Beyond Good & Evil fa parte di quella schiera di titoli dai quali è lecito aspettarsi di tutto, grazie all’impostazione apparentemente free ed all’unione di diversi stili di gioco; infatti, nel corso dell’avventura il giocatore sarà impegnato in autentiche azioni stealth in cui dovrà eludere la sorveglianza aliena e combattimenti all’ultimo sangue con il Dai-Jo, ma anche impegnative sessioni esplorative alla ricerca della risoluzione delle varie quest e, dulcis in fundo, escursioni marine a bordo di un hovercraft, che servirà tanto da mezzo di trasporto quanto da artiglieria di guerra. Le sessioni via mare costituiscono una discreta parte del gioco, nel corso del quale sarà indispensabile comprare i vari upgrades per il veicolo. La moneta di scambio di BG&E è costituita da perle situate principalmente in aree buie o in possesso dei vari boss, che Jade dovrà trovare e conservare, al fine di raccimolarne a sufficienza per gli eventuali acquisti o upgrades. Nel corso dell’avventura si potranno parzialmente usare anche alcuni compagni di Jade, uno su tutti Pey’j, che, nonostante le sue sembianze da uomo-maiale non appaiano affatto nocive, darà il suo contributo grazie ad abilità per il momento ignote.
Il decorso stilistico avvenuto al look di Jade in questi ultimi mesi è stato decisamente drastico. I più attenti ricorderanno l’abbigliamento soft mostrato dai primi screens apparsi sul web, composto da pantaloni bianchi a pois neri ed una maglietta color amaranto che niente faceva intravedere; ma Jade, nel periodo di “silenzio”, è notevolmente maturata, grazie ad un vestiario color smeraldo, intonato agli occhi peraltro, con tanto di pirotecnica scollatura e fascia sulla fronte. Niente di volgare, intendiamoci, anzi, questo nuovo look abbinato allo stile grafico che ha fatto la storia di Ubi Soft e degli studi di Michel Ansel regala alla protagonista una sensualità unica, quasi ipnotica. Oltre a queste parentesi da sfilata in Piazza di Spagna, però, c’è un comparto grafico che pare solido ed alquanto ispirato, la cui prerogativa principale è quella di stupire con inquadrature e sequenze in game decisamente votate alla spettacolarità. Le ambientazioni variano dalle più claustrofobiche alle più vaste e solo quest’ultime appaiono soffrire di un leggero clipping. Come detto in precedenza l’azione di BG&E si svolge in buona parte sull’acqua, quindi non poteva stonare la realizzazione della massa liquida che offre un mare in perenne movimento che rispecchia, seguendo le varie increspature dell’acqua, ogni cosa si rifletta su di esso.
Ubisoft sembra letteralmente intenzionata a porre il suo massiccio marchio sull’autunno che incombe con tre titoli che promettono dannatamente bene: Prince of Persia, XIII e Beyond Good & Evil. Previsto in data 11 Novembre negli States per tutti i formati e, salvo clamorosi anticipi, per la fine di Gennaio in Europa su Gamecube e Xbox (19 Novembre su Ps2), BG&E sembra avere tutte le carte in regola per imporsi, qualitativamente parlando, sul mercato. D'altronde a Michel Ancel ed il suo staff non si può che dare fiducia, resa ancora più marcata da quanto abbiamo visto e provato sinora. Come al solito non ci resta che aspettare, dita incrociate as usual, l’ormai prossima uscita statunitense per un'approfondita prova della versione finale.
Traducendo alla lettera il titolo di questo gioco “made in Ubisoft” non si può che restare colpiti, ponendosi automaticamente una dubbio che tanti, a tempo debito, tentarono di dissipare: cosa c’è oltre il bene ed il male? Non è sicuramente un’anteprima di un videogioco la sede idonea per congetture di questo genere, ma probabilmente l’estroso quanto visionario papà di Rayman, Michel Ancel, tenterà di dare una risposta nel suo nuovo e promettente progetto: Beyond Good & Evil. Dopo tre anni di sviluppo, sistematicamente tenuto segreto dietro l’acronimo “project BG&E”, è finalmente arrivato il momento per Ancel di mostrare al pubblico la propria creatura. Dall’ultimo E3 sono dunque trapelate poche ma significative notizie, una su tutte è l’origine multipiattaforma di questo titolo, nonostante l'eclusiva temporale avvantaggi la console di casa Sony per il mercato PAL. Fatte le dovute premesse non resta che addentrarci nell’universo di Beyond Good & Evil.