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Call of Duty 3

Come può un gioco multipiattaforma differenziarsi a sufficienza per sfruttare le caratteristiche della nuova console Nintendo? Scopriamolo assieme...

ANTEPRIMA di La Redazione   —   09/11/2006
Call of Duty 3
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Call of Duty 3

This is my rifle, this is my gun. This is for fightin', this is for fun.

L'edizione per Wii del famoso franchise di Activision non si discosterà di molto dalla versioni per le altre home console. Lo sviluppatore Treyarch, infatti, ha lavorato prevalentemente per adattare il proprio titolo sulle caratteristiche del pad Nintendo. Le missioni e la storyline saranno dunque le medesime disponibili su Xbox360 e Playstation3, mentre a livello tecnico lo stacco sarà inevitabilmente pesante, anche perché ragioni di convenienza hanno costretto gli sviluppatori a mettere in piedi una versione ibrida. Questo ed altro per essere puntuali all'appuntamento con il Day One di commercializzazione della console! La fretta, si sa, non è una buona alleata in questi casi. Le recenti prove con mano hanno testimoniato che a pagarne gli effetti rischia di essere anche il sistema di controllo. La configurazione per giocare è anche qui quella con wiimote e nunchuck, scelta condivisa da Red Steel (anch'esso titolo di lancio) e Metroid Prime 3, atteso nei prossimi mesi. Il wiimote controlla la mira e i movimenti dello sguardo, in maniera pressoché identica al sistema che RetroStusios hanno in cantiere per il terzo capitolo della saga di Samus. Il mirino sarà libero di muoversi all'interno di un immaginario quadrilatero posto al centro dello schermo; in questa area, estesa per circa un terzo dello schermo, il puntamento promette di essere preciso al pixel. Spostando il cursore del wiimote all'esterno del suddetto spazio, si sposterà la visuale. Questo tipo di scelta sembra penalizzare la rapidità dei movimenti laterali, tuttavia sarà possibile tarare almeno in parte la sensibilità del controllo. Merita menzione la scelta degli sviluppatori di eliminare il cursore di mira al centro dello schermo, poco tollerato da molti giocatori (sottoscritto compreso), i quali lamentano che si tratti di un artificio grafico poco utile e colpevole di snaturalizzare l'esperienza di gioco.

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This is my rifle, this is my gun. This is for fightin', this is for fun.

Con la coppia wiimote+nunchuck il giocatore potrà mirare, sparare, ricaricare, lanciare granate, piazzare mine, combattere corpo a corpo e guidare veicoli. Con una scossa all'appendice nunchuck si ricarica l'arma, affondando verso lo schermo con il wiimote si colpisce un nemico con il calcio del fucile. Insomma, di buone idee sembrano essercene. Le prime note dolenti circa il controllo riguardano l'utilizzo delle armi accessorie; il lancio delle granate, per esempio, si effettua con un movimento dell'appendice nunchuck. Per lanciarle è sufficiente tenere premuta la croce digitale del wiimote (a destra o sinistra, rispettivamente per granate a frammentazione o per bombe-fumo) e mimare il lancio con il nunchuck. Tuttavia l'ampiezza del gesto non determinerà né la direzione né la gittata del colpo, con buona pace degli accelerometri integrati nella periferica.

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In alcune fasi di gioco, poi, notando come nemici e alleati gesticolino animatamente per comunicare fra loro, verrà da chiedersi per quale motivo non sia stato sfruttato il controller del Wii per queste operazioni. Presto detto: sono azioni non previste nelle versioni per le altre console, alle quali, come detto, l'edizione Wii si appoggerà in tutto e per tutto senza offrire alcun elemento distintivo. Inutilizzato anche lo speaker integrato nel Wiimote, ed è un peccato, considerando quanto bene si sarebbe prestato un titolo come COD3. Con tutta probabilità occorrerà attendere un successore della saga, magari sviluppato ad-hoc, per vedere il controller Nintendo pienamente sfruttato.
Forse non è corretto intavolare un paragone tecnico con le versioni di COD3 in uscita sulle console più performanti, ma è importante farlo per segnalare che, nonostanze pesanti ridimensionamenti di modelli poligonali, qualità di texture ed effetti, dal punto di vista dell'azione su schermo il gioco promette di ricalcare fedelmente le controparti superdotate. Tutti presenti gli spettacolari eventi scriptati che drammatizzano magistralmente le missioni. L'azione di gioco sarà ugualmente spettacolare e serrata, grazie a molteplici effetti grafici, colonne di fumo che si alzano realisticamente, muri che si sbriciolano sotto i bombardamenti, squadriglie di aerei che solcano il cielo, detriti che saltano ovunque, proiettili che fischiano nelle orecchie. Visivamente il titolo dovrebbe assestarsi sul livello di un gioco per Xbox di media generazione. Il tutto in widescreen a 480p, con pieno supporto del Dolby Pro Logic II. Con grande rammarico dobbiamo prendere atto che il titolo, oltre a non sfruttare in alcun modo il servizio WiiConnect24, non prevede alcuna modalità multiplayer.

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Hai un solo tentativo, non puoi sbagliare. Sei in posizione, l'obbiettivo è individuato. Devi essere immobile, rilassa i muscoli e trattieni il respiro. Non essere rigido, sii plastico piuttosto. Avvicina il pad al viso, appoggialo alla guancia. Carica l'arma, ora accarezza il grilletto. Chiudi un occhio e metti a fuoco il bersaglio. Ed ora, fai il tuo dovere.
Call of Duty 3 su Nintendo Wii aspira ad essere questo, fondamentalmente. Questo e molto altro, chiaro. Una questione di gesti, prima di tutto. Per annullare spazi, per sentirsi dentro l'azione come mai prima d'ora. Se, come sostiene più di qualcuno, il controllo del Wii è potenzialmente più immersivo di una grafica next-generation, è anche da giochi come questo che si aspettano conferme.