Tra le strade di Akihabara, a Tokyo, si trova quella che da almeno un anno potrebbe essere considerata la mecca per tutti gli appassionati di carte collezionabili Pokémon che visitano la capitale giapponese. Chiamato Hareruya 2, il negozio ha aperto nell'estate del 2021, un tempismo abbastanza sfavorevole se si considerano le problematiche di aprire un'attività in piena pandemia, e per di più in un paese che ha bloccato l'accesso al turismo. Fin dall'inaugurazione si è autoproclamato il negozio più grande tutto dedicato alle carte Pokémon. Bisogna credergli sulla fiducia, perché - sebbene si estenda su ben sei piani - ciascun piano è estremamente piccolo.
Hareruya 2
Hareruya 2 non è impressionante, addobbato e caratteristico come i Pokémon Center ufficiali, ma la quantità e la rarità degli oggetti esposti non ha eguali. Entrando al piano terra si trovano file di carte rare, divise per serie di appartenenza e rarità, con ogni vetrina che espone una pratica guida alla classificazione delle condizioni della carta (da quelle che sembrano fresche di stampa a quelle che invece sembrano passate in lavatrice).
Si passa da carte dal valore di poche centinaia di euro ad altre che possono costare migliaia o decine di migliaia di euro. Prezzi stellari, che come i collezionisti tra voi sanno bene dipendono tanto dalle condizioni della carta quanto dalla sua rarità e unicità: è l'esempio di carte in edizioni estremamente limitate o, soprattutto, che presentano errori di produzione che le rendono di fatto uniche al mondo.
Un fondatore un po’ losco
Il nome Hareruya potrebbe suonare familiare agli appassionati di Magic: the Gathering, visto che la catena - con negozi in diverse città del Giappone - si è specializzata negli anni in carte Magic. Fu infatti fondata da Tomoharu Saito, un famosissimo giocatore professionista di Magic: the Gathering sospeso svariate volte dai tornei ufficiali per il comportamento scorretto e i tentativi di corrompere i suoi avversari. Oltre a perdere l'accesso alla Hall of Fame di Wizards of the Coast, Saito è stato recentemente cacciato da Hareruya per il suo coinvolgimento in scommesse illegali. Una storia interessante, no? Ma torniamo al negozio.
Rarità
Tra le carte che è possibile acquistare in negozio si trova ad esempio un raro Charizard della prima edizione, in condizioni near-mint (quindi quasi perfette) e su cui manca il simbolo che indica la rarità. Basta questo piccolo errore di stampa per renderla una carta da 2.800.000 Yen, quasi 20.000 euro.
Per darvi un'idea di quanto possono fluttuare i prezzi, vi basti sapere che di recente, lo stesso e identico Charizard, con lo stesso errore di stampa, ma in condizioni perfette (tanto da valergli il simbolo PSA, attribuito solo a poche carte al mondo) è stato acquistato dallo YouTuber giapponese Hikakin al prezzo di 50.000.000 di Yen (circa 350.000 euro).
Giusto per completezza di informazione, il record a oggi risale a marzo del 2022, quando un Charizard prima edizione, in condizioni assolutamente perfette, venne acquistato all'asta per 420.000$. Carte così rare non sono esposte nelle vetrine di Hareruya 2, ma vengono custodite in un'area non accessibile al pubblico, da un lato per evitare che diventino un'attrazione turistica, dall'altro per ovvi motivi di sicurezza (perché ok che siamo in Giappone, ma non si sa mai...). In compenso si trovano varianti più "economiche": il Charizard di cui sopra, senza simbolo di rarità, in condizioni lievemente peggiori viene esposto al prezzo di "soli" 600.000 Yen (4.000 euro).
Nello stesso negozio è ovviamente possibile vendere le proprie carte: in uno dei piani alcuni commessi valutano le condizioni e la rarità delle carte, mentre appesi alle pareti ci sono degli annunci con le carte che il negozio vorrebbe acquistare.
Il secondo piano è dedicato ai prodotti meno rari, all'acquisto di bustine, carte comuni e altri accessori per i giocatori di carte Pokémon. Il terzo assomiglia invece a un piccolo internet cafè, con una fila di computer attraverso cui navigare il sito ufficiale di Hareruya 2. Online si può accedere al database delle carte vendute e acquistate in negozio, comprare online, ma anche consultare il calendario degli eventi, tra presentazioni, tornei e incontri con personalità di spicco nella scena Pokémon. I restanti due piani sono infatti dedicati proprio alle competizioni, con numerose scrivanie pronte a ospitare sfide tra appassionati. In piena pandemia queste stanze erano probabilmente semivuote, ma quando siamo passati nel fine settimana non c'era mezzo tavolo libero, ma decine di giovani giapponesi che giocavano, chiacchieravano o guardavano di traverso quell'unico gaijin all'ingresso della stanza.