In linea con la roadmap che avrebbe visto un corposo aggiornamento per Cyberpunk 2077 entro la seconda metà di marzo, la patch 1.2 è finalmente disponibile su PC e console. Il changelog è così lungo che arrivare a leggerlo tutto è stato di per sé un'impresa, ricordarsene più di una ventina di punti, invece, impossibile. Le modifiche sono tantissime e sebbene non vadano ad aggiustare quelle che sono problematiche a monte per cui, lo si è già discusso diverse volte, andrebbe ripensato l'intero gioco, non si può negare che ora l'esperienza si possa godere senza troppi bassi come nei mesi passati. Siamo comunque di fronte al classico fenomeno della coperta troppo corta, perciò tirando da una parte è ovvio che ne rimanga scoperta un'altra.
Questo per dire che laddove sia stato sistemato un bug ne possono essere sorti altri di minore entità, che i crash non sono magari del tutto risolti e qualche stranezza si verifichi ugualmente, tuttavia la nostra ennesima immersione a Night City si è rivelata più piacevole dell'ultima volta. Consigliamo in tal senso di tuffarsi in partita? Sì e no, nel senso che la decisione è sempre vostra: oggettivamente le migliorie si percepiscono, su PlayStation 5, ma proprio per quanto riguarda la next gen - e a maggior ragione se questa dovesse essere la vostra prima partita a Cyberpunk 2077 - sarebbe senza dubbio più opportuno aspettare la patch dedicata. Stesso discorso per quanto riguarda PS4: la 1.2 è un'ottima patch ma c'è ancora margine per portare l'esperienza a un livello successivo e si tratterebbe dunque di aspettare ulteriori eventuali aggiornamenti. Non siamo qui per darvi diktat e, lo ripetiamo, al netto della suddetta coperta troppo corta i passi avanti sono evidenti.
Buone e cattive notizie
Cominciamo con le buone notizie: in totale abbiamo circa undici ore su questa nuova versione del gioco, quattro delle quale consecutive e il resto diviso in blocchi più o meno da un paio d'ore ciascuno. Vorremmo dire di non aver riscontrato crash ma mentiremmo, l'aspetto positivo però è che ne abbiamo subito uno solo durante la sessione di gioco più prolungata: considerato che abbiamo visitato punti noti per essere fra i meno sicuri in tal senso, e di averlo fatto in diverse occasioni lungo la giornata, potremmo annoverare quel singolo crash come un evento sfortunato a sé e non la norma com'era prima di questa patch.
Inoltre, sebbene la risoluzione non sia stata modificata su PS5 (1224p a 60fps), le prestazioni generali vantano una maggiore fluidità soprattutto in termini di framerate che si dimostra maggiormente stabile. Sono ben lontane dall'essere perfette, i cali si presentano ancora soprattutto nelle aree edificate, ma nel complesso ci è sembrato più stabile. Già solo il fatto di poter giocare consecutivamente senza essere interrotti da crash o bug che spingono comunque a un riavvio del gioco ci ha fatto tirare un sospiro di sollievo. È stato come prendere in mano un altro gioco e questo dice quanto poco basti per trasformare un'esperienza. Se la patch 1.2 si fosse concentrata soltanto sui crash, per quanto importanti, non saremmo però qui a scriverne.
L'altra miglioria evidente riguarda il mondo di gioco in sé. Night City è sempre stata uno spettacolo da vedere, con le dovute differenze tra console e PC, ma dietro l'estetica da cartolina c'era una città spenta, abitata da PNG talmente inconsistenti da non reagire nemmeno sotto minaccia diretta. In tal senso dobbiamo ammettere che a questo giro i cittadini ci sono apparsi un po' più reattivi: abbiamo ingaggiato scontri a fuoco in diverse situazioni e sì, li abbiamo visti fuggire anziché chiudersi a uovo in men che non si dica, dando quantomeno l'idea di avere davanti una persona (digitale) e non un manichino. Certo, anche in questo caso non sono mancate le stranezze, come una sorta di flashmob cittadino in cui, usciti da un vicolo dove avevamo appena combattuto gentaglia dell'Arasaka, ci siamo trovati davanti quattro ordinatissime file di PNG rannicchiati nonostante fossero passati ormai diversi minuti dallo scontro. Nella sua assurdità abbiamo comunque apprezzato la precisione con cui si sono disposti. Sapete, no? Quelle situazioni improbabili dove ci si domanda cosa stia succedendo e perché, eppure non si riesce a distogliere lo sguardo.
Comunque. Tornando all'argomento in questione sì, l'intelligenza artificiale degli abitanti di Night City è stata aggiustata ma non aspettatevi livelli di interazione alla Red Dead Redemption 2 - anche perché questo vorrebbe dire tornare sulla questione dell'agency e di quanto il mondo si ricordi delle nostre azioni, cosa che in Cyberpunk 2077 non accade. Se non altro i PNG ora agiscono con una parvenza di logica. Almeno finché sono a piedi. Appena entrano in macchina sembrano perdere qualsiasi velleità interattiva ed è capitato di trovare veicoli piantati in mezzo alla strada senza apparente ragione, o essere investiti come se per i guidatori noi nemmeno esistessimo. Bene ma non benissimo, quindi, anche se una lancia a favore della guida in generale va spezzata: grazie a una maggiore stabilità delle prestazioni, farsi un tour di Night City a bordo del nostro bolide è diventato molto più piacevole grazie a cali di frame nettamente inferiori.
Senza soluzione di continuità siamo passati alle note ancora dolenti della produzione e come non mettere in cima alla lista le nostre amate forze dell'ordine. Gli agenti, diventati nei mesi uno tra i meme di punta sul gioco, continuano purtroppo a essere una nota dolente. D'accordo, adesso non si manifestano alle vostre spalle subito dopo aver commesso un qualsiasi crimine, tuttavia le tanto attese migliorie a questa particolare meccanica sono state risolte semplicemente allungando il tempo dello spawn: contate circa una ventina di secondi e, se avete la fortuna di guardare nella giusta direzione, potrete notarli apparire dal nulla in fondo alla strada pronti a darvi la caccia. Meglio di prima? Innegabile. Meglio nel complesso? Decisamente no e ci auguriamo che questa soluzione sia solo temporanea in attesa di un'implementazione migliore delle forze dell'ordine.
A seguire, i problemi di pop-up funestano ancora l'esperienza generale. Aspettatevi di vedere persone e auto apparire o scomparire, a seconda del caso, ruotando la telecamera da un angolo all'altro. Inutile dire quanto, ancora una volta, questo spezzi l'immersione considerata la frequenza con cui succede. C'è ancora molto da fare, inoltre, per quanto riguarda le texture. Per questo, almeno in merito a PS5, si dovrà puntare tutto sulla patch next-gen mentre per quanto riguarda le versioni PS4 sarebbe lecito sperare nelle piccole migliorie generali previste dalla roadmap. Da ultimo, ma non per importanza, c'è il problema dei tempi di caricamento: ci sono sembrati peggiori e, comunque, ancora troppo lunghi soprattutto dopo essere stati uccisi. Abbiamo contato tra i quindici e i venti secondi, a volte anche qualcosa di più.
Tirando le somme, la patch 1.2 porta delle migliorie sensibili - fosse anche solo riuscire a giocare senza crashare - ma c'è ancora molta strada da fare. Considerate le condizioni su console al lancio, se non altro, la sensazione di ritrovarsi tra le mani un gioco diverso c'è: le prestazioni sono migliorate, i PNG sono meno ingessati e inanimati, le missioni fin dove ci siamo spinti non si sono mai buggate e in generale ci sono stati moltissimi ritocchi che rendono l'esperienza godibile. Non abbiamo giocato dall'inizio alla fine, dunque non possiamo assicurarvi che non ci saranno problemi nel corso di un'intera partita. Se il tempo e soprattutto i giocatori saranno clementi con CD Projekt Red, le console riusciranno ad avere quella versione che avrebbero meritato fin dall'inizio. Il prossimo riscontro, se tutto andrà liscio, lo avremo con la patch next gen a fine anno.