Diario del Capitano
Ho seguito con relativo interesse la diatriba che ha avuto come oggetto il Premio come Miglior gioco dell'anno in Italia che Multiplayer.it assegnerà il prossimo 28 agosto a Londra, in occasione dell'ECTS 2003.
Innanzitutto, dovremmo essere tutti felici che l'Italia sia stata chiamata ad esprimere un suo giudizio in un mercato in cui notoriamente, tra pirateria e pratiche commerciali opinabili, non ha mai contato un granchè. E invece di felicitarci di essere italiani e di mostrare i nostri gusti di gente moderna, e non di tardoni medievali, sulla scena londinese, ci accapigliamo per preferenze campanilistiche per una piattaforma da gioco o un'altra.
Il futuro signori è il videogioco, non la piattaforma. Il contenuto è più importante del contenitore. Quindici anni fa il videogioco era il coin-op, poi il PC, poi la Playstation, poi le "console" e in futuro altro ancora. Il videogioco sopravvive alla piattaforma e alle mode di genere. Prima andavano tanto di moda gli arcade, poi gli sparatutto, poi gli strategici, poi gli MMORPG, poi le simulazioni. Anche qui siamo in attesa del nuovo genere che farà impazzire il mondo.
L'importante è tenere presente che il videogioco sta al resto, come il vestito sta alla moda: ci si veste sempre, comunque vada la moda. Poi si può opinare che per PC la redazione abbia selezionato Rise of Nations anzichè Vietcong, ad esempio. Ma l'espressione della democrazia ha deciso questo e il resto sta ai lettori. L'annata appena trascorsa è stata avara di capolavori, ce ne ha regalati pochi, ancor meno di quelli partecipanti alle votazioni (una rosa di scelte che comunque abbiamo tenuto ampia per soddisfare tutti i gusti).
Esaminiamo, per esempio, l'ultimo in classifica, l'Eye Toy per Playstation 2. Ora, se c'è una cosa veramente divertente e originale negli ultimi mesi è l'Eye Toy di Sony. Un giocattolo veramente unico nel suo genere, di cui parlai lo scorso anno quando ebbi l'occasione di provarlo per la prima volta durante la mostra della storia del videogioco GameOn (sempre a Londra).
A prescindere dalla piattaforma, l'Eye Toy è veramente un tocco di originalità in un mercato piatto. Eppure, tra le tante scelte, le preferenze l'hanno piazzato a meno dell'1%. Questo perchè? Forse perchè è troppo avanti rispetto alle necessità attuali dei videogiocatori che hanno fame di giochi "tradizionali" sicuri e longevi.
Con la limitazione del "gioco uscito" la votazione non ha potuto dunque spingersi a giochi che usciranno dopo l'ECTS, e in questo caso di carne al fuoco all'orizzonte se ne vede molta.
Abbandoniamo dunque le ostilità.
Che vinca il migliore.
Andrea Pucci, editore Multiplayer.it