Diario del capitano
Non so voi, ma quando ero piccolo e vedevo passare i postini con i pacchi per qualcun altro sognavo, nella mia intimità, di poterli scartare tutti per sapere cosa c'era dentro. Il mistero e il fascino del pacco, specie se uno di quelli incartati con carta marrone e tanto nastro intorno, sono state sempre le caratteristiche essenziali di ogni scatola incartata io abbia mai visto.
Seppur cresciuto, e con un senso di dignità migliorato, quell'emozione di Pucci bambino di fronte ai pacchi non è mai scemata del tutto. Negli ultimi tre anni di Multiplayer.it di pacchi in redazione ne sono arrivati a centinaia. All'inizio ogni arrivo era una festa, e ci si alzava tutti per vedere. Oggi invece passa tutto attraverso una procedura che prevede l'arrivo in segreteria, l'archiviazione, l'annotazione e lo smistamento. Qualche volta però capita che i pacchi diretti, personali, vengano recapitati direttamente, senza le cosiddette "procedure", recuperando quindi un po' di gioia. Vi lascio dunque capire cosa ho provato un paio di giorni fa quando ho trovato sulla mia scrivania un bel pacchetto ordinato, proveniente dagli Stati Uniti, tutto per me. La signora Pucci aveva deciso che era tempo che il sottoscritto si digitalizzasse con uno di quei palmari firmati Handspring il cui compito sarebbe facilitare la vita. Su questo punto saprò dirvi meglio in futuro. Adesso è tempo di sperimentare. Intanto c'è stata la gioia del pacco tutto per me, che non fa mai male.