Diario del capitano
L'altro giorno, dopo tanto procrastinare, ho noleggiato la videocassetta di "The Fast and The Furious" (DVD ovviamente esaurito). Ero stato lungamente in dubbio perchè, essendo io uno di quelli che pensa che l'auto serva per spostarsi non per esaltarsi, temevo che avrei finito per sbadigliare. Tuttavia, apprezzando Vin Diesel dai tempi di Pitch Black (e ancor prima su Salvate il Soldato Ryan), alla fine ho ceduto. Dunque, per una perfetta serata Fantozzi di fronte alla televisione, tutto era predisposto: telecomandi a portata di mano, cellulare e telefono nella giusta posizione, qualcosa da bere, giusto per sentirmi più cinematografico, volume dello stereo pompato. Senonché qualche animale che aveva messo le mani prima di me sulla vhs, aveva ridotto il nastro a brandelli, utile per far giocare il gatto. Tormento e fastidio, serata Fantozzi rimandata.
Ovviamente il buonuomo della videoteca ha riconosciuto i miei diritti di cliente e mi ha concesso la sostituzione, ma stavolta in formato DVD. Ecco dunque come trasformare un problema in un'opportunità! Questa frase, tante volte letta nei libri di self-empowerment, per la prima volta nella storia aveva trovato applicazione pratica. Tralasciando i discorsi filosofici: com'è questo "The Fast and The Furious"? Se fossi un appassionato di pistoni e cavalli, sarebbe stato la mia terra promessa, il Guerra e Pace di Maranello. Siccome non lo sono, posso dire che è una specie di versione rivisitata commerciale di Point Break, in cui non ci sono cavalloni da domare, ma semplici cavalli. Tutto sommato si può vedere. Fate ancora in tempo prima che esca l'acclamato seguito.