Diario del Capitano
Ieri sera non ho potuto trattenere un sorriso emozionato quando, girandomi per vedere chi c'era sul treno alle mie spalle, ho scorto Mr Freeman mentre si recava al suo primo, disastroso, giorno di lavoro allo stabilimento di Black Mesa.
Il gioco, lo avrete capito, è Blue Shift, la più particolare delle espansioni di Half Life dove il protagonista del gioco è questa volta una delle guardie di sicurezza dei laboratori. Ad essere sinceri, ieri Black Mesa è stato per me un piccolo rifugio: intrappolato in una stanza dove l'unico televisore acceso rimaneva fisso sull'ultimo (ir)reality Show arrivato in Italia, Operazione Trionfo, rapito dalla perentoria presa della mia compagna di vita, non ho resistito più di qualche secondo e ho acceso il piccino per trovare un pò di relax in quella che sembrava una serata compromessa. Considerando che i due titoli che sto giocando da qualche settimana, Ghost Recon e Warcraft 3, richiedevano una concentrazione che non ero capace di produrre, ho cercato in casa tra i tanti giochi che non avevo ancora installato e, dopo una scelta durata qualche minuto, ho optato proprio per Blue Shift: mai decisione fu tanto azzeccata, direi.
Perchè rivedere prima Freeman e poi l'uomo in nero ha suscitato in me un'emozione davvero forte, tanto che ho voluto interrompere la visione (imperdibile?) di "Operazione Trionfo" e condividerla con quella ragazza con gusti televisi così diversi dai miei, che in realtà mi ha degnato solo di uno sguardo traverso e di un: "Ehi, ma questo gioco è quello dove tutti diventano mostri!".
Non è proprio così...ma meglio di niente, non credete?