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Diario di un Hunter, Volume 4

Quarta puntata del nostro diario: andare, giocare, vivere online!

APPROFONDIMENTO di Alessandro Bacchetta   —   11/07/2003
Phantasy Star Online Episode I & II
Phantasy Star Online Episode I & II
Immagini

Comunicare è Importante…

Parliamo della comunicazione, cosa fondamentale per Phantasy Star Online. Ovviamente, per chi abbia intenzione di giocare seriamente, è caldamente consigliato l’uso della tastiera, disponibile in due versioni: quella più dispendiosa e semi-ufficiale realizzata dalla ASCII, che è come una normale tastiera se non fosse che alle due estremità si trovano la parte sinistra e la parte destra del controller Cubico, e quella “normale” e più economica della Datel. Quella della ASCII consente di risparmiare tempo, poiché non c’è bisogno di passare dal controller alla tastiera, e questa è una cosa estremamente positiva. I difetti sono il prezzo troppo alto ed i tasti forse troppo piccoli, ma questo era quasi scontato visto che è uscita solo in Giappone (ma si trova abbastanza bene anche da noi) e, oltretutto, deve fare anche da controller. Quella della Datel è una normalissima tastiera uscita anche in Europa, più economica ma sicuramente meno comoda (anche se più leggera).
Se non si possiede la tastiera, la comunicazione non potrà essere molto veloce né tantomeno espansiva, ma si potrà usufruire delle Shortcut, che ognuno può registrare a proprio piacimento (4 frasi preparate prima che appaiano semplicemente premendo la direzione C a cui sono state assegnate); si può scegliere tra alcune proposizioni create dal Sonic Team, utilissime per parlare, solo per fare un esempio, coi giocatori Giapponesi, visto che ognuno le visualizza nella propria lingua. Ci sono poi le immagini, da preparare anch’esse in precedenza (si possono fare semplici disegni), che servono più a segnalare particolari situazioni che non a dialogare. Ovviamente, al di là delle Ship Nazionali (non ufficiali ovviamente ma nominate dagli stessi giocatori), la lingua ufficiale di PSO è l’Inglese.

Diario di un Hunter, Volume 4
Diario di un Hunter, Volume 4

I Mondiali di PSO

Parlavamo di nazionalità… Su PSO è naturalmente possibile incontrare persone di ogni parte del mondo: sicuramente giocare con gli Italiani è molto divertente, pur conoscendo bene l’Inglese, parlare la nostra lingua madre risulta più semplice e meno faticoso (soprattutto alle quattro del mattino), e quando non si gioca ma si sta nelle Lobby, stare su Alphard è quasi d’obbligo. Ma se uno vuole giocare seriamente - e qui generalizzo un po’, ovviamente esistono tante eccezioni - la Ship Italiana non è certo il meglio che ci si possa aspettare: la maggior parte dei nostri compatrioti usa armi “dupate”, cioè armi Rare (solitamente) copiate tramite dei codici. Ovvio che, se ci si trova vicino ad un SuperEroe, non è poi molto divertente giocare… Poi ognuno la pensa come vuole, questo è il mio punto di vista. Oltre a noi Italiani, altri giocatori che barano molto sono quelli Americani, forse anche di più, il che è ancora più grave, visto il loro numero molto più elevato. Ovviamente esiste anche il discorso opposto, ci sono i giocatori “fissati” che appena vedono un’arma sdoppiata preferiscono uscire dal Team (ciao, Klay!)…
Per giocare veramente bene, oltre che entrare in un Team formato da persone fidate (ciao, Ness!), bisogna andare nelle Ship Giapponesi; ma anche tra i nipponici ci sono dei rischi, alcuni dei quali si sono materializzati pochi giorni fa proprio davanti ai miei occhi: semplicemente, in quei server il gioco si disconnette o si blocca molto più frequentemente. Se il gioco si disconnette i problemi sono solo di natura temporale e/o emotiva: si potrebbe perdere il posto in un team (formato al massimo da 4 persone), oppure irritarsi quando si lasciano i propri compagni durante lo scontro con il boss. Rischio numero due: il GameCube si blocca. Purtroppo, se la vostra amata console si blocca, non potete far altro che spegnerla: non c’è alcun modo di farla ripartire. Ma, se non si salva, si perdono anche tutti gli oggetti non equipaggiati con relativa arrabbiatura. Rischio numero tre, tramutatosi in realtà pochi giorni fa: il GameCube si blocca mentre il gioco sta salvando. Cosa succede? Assolutamente niente, se non che il salvataggio insieme alle vostre misere ed insignificanti 316 ore di gioco e 131 livelli va a farsi benedire. Mentre torno Online col nuovo personaggio, uguale al precedente, mi dicono che esiste un metodo per perdere solo gli oggetti ma non il personaggio: purtroppo, però, nessuno mi ha saputo dire precisamente in cosa consista.

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Server, Ship, Blocchi…

Appena ci si connette dobbiamo scegliere su quale server giocare (US, EU, JP), poi la Ship (come Alphard 10), poi il Blocco (ogni Ship è composta da dieci blocchi). A questo punto ci sono quindici lobby per ogni blocco: solitamente tutti si ritrovano nella lobby 1, ma quando questa è piena si viene trasferiti nella 2 e così via. Il quattordicesimo ed il quindicesimo blocco ospitano un minigame calcistico estremamente malriuscito, sia come qualità che, soprattutto, per colpa dei problemi di lag che fanno apparire e scomparire il “pallone” da una posizione all’altra dello schermo.
In ogni Lobby troverete una “ricevitoria”, che vi permetterà di entrare nei vari team: da ogni lobby potrete accedere a tutti i team di quel blocco. I Team si dividono in vari generi a seconda della tipologia di gioco: Normal (il nome dice tutto), Challenge (avventura in cui tutti partono da livello 1 e la disposizione dei livelli è diversa, vi si vincono premi speciali se si completa in poco tempo), e Battle (battaglia in un’arena). A loro volta queste tipologie di gioco, naturalmente la più selezionata è la Normal, si dividono in quattro livelli di difficoltà: Normal (accessibile a tutti), Hard (da livello 20 in poi), Very Hard (da livello 40 in poi) e Ultimate (da livello 80 in poi). Una volta arrivati a Ultimate, almeno su Episodio Uno, cambieranno sia gli sfondi che i nemici.
Giocare Online poi ci consente di usufruire di tutti gli ottimi servizi della Sega, che ad ogni evenienza aggiorna le lobby con decorazioni, magari inserendo anche oggetti speciali nelle avventure, oppure delle quest, che variano la nostra esperienza di gioco: più o meno ogni mese va Online una nuova quest.

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Server, Ship, Blocchi…


Volume 1
Inauguriamo il nostro speciale dedicato a Phantasy Star Online Episode I & II: attraverso le avventure del nostro Alessandro Bacchetta e del suo Link, conosceremo tutto quello che c'è da sapere sul favoloso RPG Online di Sega. Seguiteci, non ve ne pentirete!

Volume 2
La seconda puntata del nostro Diario è ancora introduttiva: i mestieri e i personaggi di PSO si presentano al gran completo.

Volume 3
Parametri del personaggio, armi ed equipaggiamento, magie, il Mag... Tutto questo e altro ancora nella terza puntata del nostro speciale!

Volume 4
Andare, giocare, vivere Online!

Phantasy Star Online Episode I & II: un gioco appassionante e "additivo" come pochi, un'esperienza coinvolgente, una realtà parallela e il primo gioco online per GameCube. E chi siamo noi per non dedicare uno specialone a tanto ben di Dio?

Attraverso le avventure del nostro Alessandro Bacchetta e del suo Link (un nome, una garanzia) conosceremo tutto quello che c'è da sapere su Ragol, quindi armatevi di Modem e cominciate a leggere!


Giocare Online. L’unica cosa veramente innovativa che questa generazione ci ha proposto, sul GameCube possiamo farla solamente con PSO.
Ma che differenze ci sono tra il gioco Offline e quello Online? A livello di puro gameplay, se non l’aumento della componente strategica e della cooperazione, ben poche… La vera differenza risiede nell’esperienza PhantasyStarOnline, nel giocare e vivere con altri Hunter/Persone, nel ritrovarsi ogni sera a quella determinata ora con un amico che abita dall’altra parte del mondo per fare una partitina di mezz’ora… PSO e più generalmente l’Online abbattono le difficoltà spaziali, e ci consentono di conoscere e di giocare con persone che abitano dall’altra parte del globo.