Il ritorno del principe
Le vicende di questo seguito vanno a posizionarsi in un periodo che va dai 7 ai 9 anni dopo il precedente episodio, con il principe maturato e dalla personalità decisamente più dark. Come gli stessi sviluppatori ci tengono a precisare, infatti, in Prince of Persia 2 avremo a che fare con un protagonista per qualche oscura ragione più "cattivo" che in passato, con evidenti ripercussioni sull'intero gioco, in particolare per quel che concerne il sistema di combattimento: nel breve filmato che abbiamo avuto modo di visionare, il principe si esibiva in un'ampia gamma di mutilazioni ai danni degli avversari, con teste che saltavano, arti che sparivano ed addirittura malcapitati nemici tagliati di netto in 2 (sia verticalmente che orizzontalmente!). Moltissime inoltre le nuove mosse a nostra disposizione, gestibili attraverso un sistema di combo sensibilmente più evoluto che in precedenza, in cui avremo un maggiore controllo sul nostro eroe, piuttosto che limitarci a premere in continuazione il pulsante di attacco; particolarmente intrigante, inoltre, la possibilità di "rubare" l'arma all' avversario, scatenando così la nostra furia in devastanti attacchi a due mani. Tutto questo però non avrebbe molto senso senza un degno repertorio di mostri e nemici assortiti, ed anche in questo caso PoP 2 promette faville, attraverso l'introduzione di una schiera di avversari notevolmente più variegata, che spazia dai canonici umanoidi sullo stile del precedente episodio, fino ad arrivare a mastodontici colossi armati fino ai denti, sui quali sarà persino possibile arrampicarsi sulla schiena e le spalle per attaccare direttamente la testa. Appare quindi piuttosto evidente come gli sforzi maggiori da parte degli sviluppatori siano stati rivolti all'ottimizzazione del sistema di combattimento, probabilmente l'aspetto meno solido di Prince of Persia: the Sands of Time a causa la sua ripetitività, in modo da renderlo più vario e completo.
Ufficialmente riconfermata la possibilità di controllare il tempo a nostro piacimento, questa volta però in maniera molto più legata alla meccanica di gioco, in modo da obbligare il giocatore a farne ricorso per proseguire l'avventura, non solo per avere qualche chance in più nei passaggi particolarmente critici. Sembra invece che non ci sia purtroppo più spazio per la bella Farah in questo nuovo capitolo, sebbene ci sia stata confermata la presenza di altri "gregari" pronti a darci man forte, in maniera decisamente più attiva ed indipendente che in precedenza.
Lontani da casa
La versione mostrataci in filmato era quella PlayStation 2, e tutti coloro che credevano che con The Sands of Time il monolite di mamma Sony avesse definitivamente mostrato tutto quello che era in grado di fare, dovranno in parte ricredersi. Non aspettatevi certo chissà quale rivoluzione, tuttavia il motore grafico che accompagna questo nuovo capitolo della saga di Prince of Persia ci è sembrato potenziato quel tanto che basta, riuscendo a garantire ambientazioni più dettagliate e ricche, unitamente a nemici più grandi e complessi. Anche l'Intelligenza Artificiale è stata sensibilmente migliorata, non essendo più limitata al controllo di un solo nemico alla volta, ma di tutta la marmaglia che dovremo fronteggiare, regalando scontri più impegnativi e realistici.
Le ambientazioni che saremo chiamati ad attraversare questa volta hanno apparentemente poco a cui spartire con la Persia ed i suoi lussuosi palazzi, anzi seguono un tema decisamente più marittimo, in quanto, condannati a morte dall'immortale Dahaka (una specie di incarnazione del Fato), dovremo cercare di raggiungere una misteriosa isola maledetta per evitare che il nostro destino si compia. Abbiamo avuto modo di vedere livelli a bordo di una sorta di galeone fantasma, circondati da fiamme e da avversari, oppure all'interno di un tempio mimetizzato da una lussureggiante foresta, per cui sembra davvero che la tendenza per questo episodio sia di abbandonare la calda e secca Persia, in favore di qualche umida isola tropicale: i puristi della serie magari potranno storcere un po' il naso, tuttavia si tratta di un passo probabilmente necessario per proporre un titolo che non sia un semplice clone di The Sands of Time.
Aspettatevi altri succosi aggiornamenti da Los Angeles...
Visto l’enorme successo ottenuto da Prince of Persia: the Sands of Time, Ubisoft non poteva certamente lasciarsi scappare l’opportunità di sfruttare ulteriormente un franchise di tale importanza, ed infatti durante la nostra visita alla presentazione dei nuovi titoli della software house francese ha fatto capolino un inedito filmato, che mostrava l’atteso nuovo capitolo in tutto il suo splendore. Scoprite insieme a noi quali avventure attendono nuovamente il principe di Persia!