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[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend

Abbiamo avuto modo di vedere in movimento il nuovo episodio di Tomb Raider: ecco le nostre impressioni.

ANTEPRIMA di Fabio Palmisano   —   19/05/2005
Tomb Raider: Legend
Tomb Raider: Legend
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[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend
[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend
[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend

Mentre la telecamera ruotava attorno alla protagonista, Cooper ha descritto ogni dettaglio del suo nuovo abbigliamento, dalla cintura sulla quale sono appese granate ed un grappling hook (di cui parleremo tra poco), alle immancabili doppie pistole fino ad arrivare allo zaino, la cui capienza non sarà più illimitata come nelle precedenti edizioni. Dopo un evocativo prologo con una mastodontica cascata sullo sfondo, l’azione si è spostata davanti all’ingresso di un grande tempio, dove Cooper ha illustrato con un esempio pratico le meccaniche puzzle di Tomb Raider Legend, basate sull’interazione con lo scenario: in questo caso, Lara si è appesa ad una liana e dopo un paio di oscillazioni si è lanciata contro una pietra, facendola cadere ed attivando il meccanismo di apertura della tomba. Incalzato dalle nostre domande, Cooper ha rivelato poi con orgoglio come il sistema di controllo di Tomb Raider Legend sia stato ampiamente rivisto e reso molto più agile rispetto ai precedenti, così come le animazioni della protagonista, ora molto più fluide e non slegate tra loro come in passato. Proseguendo nella dimostrazione, si è potuta apprezzare l’utilità del nuovo gadget di Lara, il grappling hook di cui sopra, indispensabile per appendersi a determinati agganci e per attirare a sé oggetti metallici. L’introduzione di un simile elemento giova sia al profilo dei puzzle sia a quello del platforming, che peraltro è apparso totalmente migliorato, e che come Cooper ha voluto sottolineare dovrebbe essere esente dai problemi di morte accidentale che spesso hanno flagellato i precedenti episodi. Ma non è tutto: Crystal Dynamics ha messo mano anche al sistema di combattimento, fornendo Lara di una serie di mosse da vera action-girl e in generale rendendo il tutto più dinamico e –probabilmente- divertente. Insomma, per quanto abbiamo potuto vedere, Tomb Raider Legend sembra davvero un titolo capace di stupire, con un comparto audiovisivo di ottima fattura ed una struttura di gioco svecchiata e curata in ogni dettaglio: non resta quindi che attendere l’uscita del prodotto Eidos, prevista per il prossimo inverno.

[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend
[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend
[E3 2005] Anteprima Lara Croft: Tomb Raider Legend

L’esposizione a porte chiuse di Eidos ha offerto, tra le altre cose, la possibilità di dare un’occhiata a Lara Croft: Tomb Raider Legend, nuovo episodio delle avventure dell’archeologa più famosa dei videogiochi (e non solo), nonché il primo ad essere sviluppato da Crystal Dynamics invece che da Core Design. Situazione non certo semplice quella che hanno dovuto affrontare i coders californiani, tenuti ad offrire all’utenza un gioco finalmente degno di questo nome dopo la scia di episodi mediocri conclusasi con l’ultimo, deludente Angel of Darkness. Perfino Riley Cooper, lead designer del progetto e presentatore della preview, non nasconde di non aver propriamente apprezzato l’ultima avventura di Lara ad opera di Core: “Angel of Darkness effettivamente aveva dei grossi problemi” dice Cooper, “ed anche per questo motivo ci siamo impegnati al massimo per riportare la saga di Tomb Raider verso standard qualitativi elevati”. Impresa che, a quanto abbiamo avuto modo di vedere in questa presentazione su PS2, sembra avviarsi verso un deciso successo. Non appena l’addetto Eidos, seguendo le indicazioni di Cooper, ha cominciato a muovere Lara all’interno di un livello ambientato in una giungla, è parso evidente come la cura Crystal Dynamics abbia giovato in maniera esponenziale alla cosmesi del prodotto: Tomb Raider Legend mostra una grafica pulita, definita e ricca di dettagli, capace di mettere in mostra ambientazioni assai vaste senza soffrire di alcuna incertezza di frame rate. Il modello 3D di Lara, poi, è passato attraverso un drastico (e doveroso) restyling, beneficiando di un numero di poligoni quasi doppio rispetto all’ultima edizione e risultando così molto più realistico e meno caricaturale.