Da questa descrizione appare evidente come The Con assomigli più ad un gioco di boxe che ad un picchiaduro classico, e così è infatti: nonostante la presenza di personaggi dotati di diversi stili di combattimento (wrestling, jeet kune do, kickboxing, tae kwon do e così via), il prodotto SCEA si fonda principalmente sullo sfruttamento di schivate seguite da rapide serie di colpi o di prese. Il che giustifica –in parte- la relativa scarsità di mosse riscontrabili nella versione in prova. L’aspetto più originale di The Con è comunque relativo alle già citate scommesse che accompagnano il “regolare” svolgimento dei vari incontri. Prima di ogni combattimento si rendono visibili le quote standard assegnate ai due contendenti in base alle quali vengono puntati i soldi degli spettatori. Nelle prime fasi dell’incontro, poi, questo indicatore rimane visibile al giocatore, permettendogli così una doppia scelta: o continuare il pestaggio ed intascare qualunque somma gli spetta, oppure bluffare per cercare di guadagnare più denaro possibile. A livello pratico, è possibile dunque farsi volutamente mettere sotto dall’avversario nelle battute iniziali dell’incontro, di modo da far salire le sue quotazioni, per poi uscire fuori a scommesse chiuse per tentare una vittoria a sorpresa ed intascare un notevole gruzzoletto. Già decisamente interessante sulla carta, questo aspetto di gioco di The Con si rivela ben implementato all’interno della produzione SCEA, non solo con una serie di mosse atte proprio allo scopo di far girare la situazione a proprio favore, ma anche con un pubblico intelligente, in grado di capire i tentativi di simulazione troppo evidenti dell’utente. Considerate anche la buona veste grafica del prodotto e le sue confermate modalità multiplayer, The Con si prospetta come un beat’em up da tenere sicuramente d’occhio.
Annunciato già da diversi mesi, The Con era disponibile in forma giocabile sullo showfloor dell’E3, portando a tastabile conferma le caratteristiche ludiche che erano già state rivelate in precedenti uscite degli sviluppatori. Il prodotto SCEA offre quindi all’utente la possibilità di cimentarsi in brutali incontri di lotta clandestini con in aggiunta una gustosa sfaccettatura che permette di volgere a proprio favore gli esiti delle puntate degli scommettitori facenti parte del pubblico virtuale. Ma parliamo prima della fase beat’em up vera e propria: The Con varia dalla classica struttura a la Tekken, presentando uno schema di gioco paragonabile allo storico Super Punch Out. La telecamera è quindi posizionata alle spalle del proprio lottatore, reso semitrasparente per garantire una visualizzazione completa dell’avversario di turno. L’utilizzo di gambe e braccia è assegnato ai quattro tasti principali di PSP, con il D-Pad destinato invece a gestire le varie schivate.