Per il giocatore principale invece, Super Mario Galaxy resta un autentico e puro godimento; c’è poco da criticare, la magia della creatura di Miyamoto è davvero unica e si percepisce in ogni istante. I due livelli affrontati presentavano caratteristiche simili, ovvero una serie di mini-pianeti sulla superficie dei quali raccogliere una serie di stelline per passare a quello successivo, la maggior parte delle volte eliminando i nemici presenti. All’interno di una di queste sezioni abbiamo potuto provare la nuova abilità di Mario, preannunciata da una delle immagini distribuite stamattina; mangiando un fungo, l’idraulico si può trasformare infatti in una specie di ape baffuta, per volare verso zone altrimenti inaccessibili. I limiti sono fondamentalmente due: anzitutto la durata del volo, limitata da un indicatore ad alcuni secondi. E poi l’allergia di Mario-ape all’acqua, dato che il contatto con il liquido porta immediatamente a perdere i poteri. La sequenza della trasformazione si concludeva con Mario al cospetto di un’enorme ape regina, ricoperta di un pelo ottimamente realizzato in fur-shading che celava 5 pezzi di una stella da raccogliere. Il sistema di controllo è sempre incredibilmente accessibile: con lo stick del nunchuck si fa muovere l’idraulico, col tasto A lo si fa saltare e con B accucciare, mentre scuotere il wiimote gli permette di eseguire un attacco rotante e di interagire con una serie di oggetti. La componente grafica è davvero notevole, eccezion fatta per un po’ di aliasing di troppo; chiuso un occhio in tal senso, restano una direzione artistica sublime e una attenzione al dettaglio maniacale. Super Mario Galaxy è atteso entro fine anno in Europa, e siamo certi che le attese verranno ampiamente ripagate da un gioco con tutte le carte in regola per trainare la console Nintendo durante il periodo natalizio.
Uno dei giochi più attesi in assoluto per Wii, per non dire “il” gioco più atteso, è senza dubbio Super Mario Galaxy. Dopo la brevissima dimostrazione della non indimenticabile conferenza Nintendo, siamo stati invitati per provare a porte chiuse una versione avanzata della nuova avventura dell’idraulico baffuto. Memori dell’esperienza di gioco di oltre un anno fa, all’E3 2006, possiamo senza timore di smentita affermare che i programmatori hanno migliorato il prodotto sotto praticamente ogni aspetto. Abbiamo giocato a due livelli, entrambi piuttosto brevi e della durata inferiore ai 10 minuti l’uno, ma in grado di lasciarci una impressione più che positiva. Anzitutto la prima novità sta nella componente multiplayer; sì perchè Miyamoto ha voluto pensare anche a dare un ruolo attivo a chi di solito sta a fianco del giocatore limitandosi ad osservare. In Super Mario Galaxy è infatti possibile dare in mano un secondo wiimote ad un amico, il quale controllerà un puntatore a forma di stella liberamente gestibile all’interno dello schermo; premendo il tasto A puntando su un nemico lo si stordirà momentaneamente, mentre con il B si potrà sparare un proiettile. Una scelta di game design, questa, incredibilmente intelligente: la presenza del secondo giocatore non è così incisiva da sbilanciare gli equilibri del gioco, ma al contempo fornisce un interessante compito appunto ad un amico magari meno abile con il pad però desideroso di partecipare all’avventura in maniera attiva.