Un po' d'entusiasmo
Come detto nella breve introduzione di lancio della nostra preview, tra pochi, pochissimi mesi ormai, uscirà anche per la console Microsoft Pro Evolution Soccer 4, il re dei giochi di calcio, checchè ne dicano gli appassionati della serie Fifa. Il re sarà tra noi! E’ un evento assolutamente da non sottovalutare considerata l’importanza che hanno i titoli calcistici per tutti i videogiocatori europei. La vicenda, però, non va osservata solo da punto di vista strettamente delle possibilità commerciali che indubbiamente si aprono, ma anche da quello della passione, sentimento che muove i giocatori prima di tutto. Fino a pochi mesi fa volevate giocare a calcio standovene comodamente seduti nel vostro salotto? L’acquisto di una PlayStation 2 era d’obbligo, la serie Pro Evolution, infatti, era assoluta (tranne una breve parentesi, peraltro solo in versione giapponese, sulla console Nintendo) esclusiva dell’hardware Sony. Sicuramente, una delle killer application che potevano far pendere la bilancia, al momento dell’acquisto, a favore della Ps2 era proprio il calcio Konami. Ora tutto questo cambierà, almeno in parte, e finalmente gli appassionati calciofili possessori di Xbox, potranno sfogare la propria “rabbia-pallonara” impugnando un bel joypad S, sapendo che un nuovo importante tassello mancante si aggiunge alla line up della loro console.
Da Winning Eleven 8 a PES 4
Pro Evolution Soccer 4, come d’abitudine in casa Konami, non sarà solo la mera conversione di Winning Eleven 8, sua controparte per il mercato nipponico, ma godrà di alcune piccole migliorie e messe a punto che non faranno altro che innalzare il livello già elevatissimo del gameplay del titolo KTYO. Aggiustamenti del frame rate, calibrazione dell’abilità dei portieri e qualche piccola animazione in aggiunta, solo per fare degli esempi di quello che è accaduto in passato e che dovrebbe ripetersi anche questa volta. In questa ultima incarnazione WE 8 ha subito le inevitabili migliorie che stupiscono come sempre noi amanti del calcio. Il classico dialogo tra due appassionati del titolo KTYO, quando si avvicina la data di uscita del nuovo prodotto, si basa sempre su cosa sia possibile migliorare in un prodotto che già così com’è rasenta la perfezione. Beh… i programmatori giapponesi ogni anno ci stupiscono riuscendo sempre a perfezionare la loro creatura. Non parliamo di migliorie estetiche o quanto mai accessorie, ma parliamo proprio di gameplay, di intelligenza artificiale dei nostri avversari, di movimenti dei giocatori, diagonali difensive e quant’altro.
I programmatori giapponesi ogni anno ci stupiscono riuscendo sempre a perfezionare la loro creatura
Da Winning Eleven 8 a PES 4
In questa ultima versione, comunque, Konami ha voluto dare un contentino a tutti quelli che chiedevano delle licenze ufficiali per non dover perdere giorni interi ad editare i nomi farlocchi dei propri amati calciatori. Ci saranno le licenze ufficiali di tutti i campionati più importanti, dalla Premier League, alla Liga, alla nostra Serie A. Sembra così colmato l’unico piccolo vantaggio che aveva la serie Fifa di Electronic Arts, fornendo finalmente anche al calcio Konami divise e rooster aggiornati. Un passo avanti che denota una sempre maggior attenzione verso l’utenza da parte della casa giapponese. Per la prima volta in un Pro Evolution Soccer si potranno giocare i campionati delle singole nazioni e non solo le leghe con le nazionali o fantomatici tornei fra club che nella realtà non si incontrano neanche nella Champions League. La Master League, vero cuore del gioco insieme agli scontri in multiplayer, è stata potenziata molto rispetto all’ultima versione e oltre all’incremento delle squadre presenti è stata introdotta la possibilità di giocarla da subito con i giocatori veri che appartengono a quel club, dovendo quindi stare attenti agli ingaggi e alle entrate calandoci in questo modo in un ambito strettamente manageriale. Ovviamente sarà anche possibile iniziare la ML con la squadra composta da giocatori inventati, come i vari Cellini e Kelsen, atleti che, seppur non reali, sono entrati nei cuori di tutti i profondi conoscitori della serie.
Arbitro delle cose di calcio
Queste migliorie ovviamente non possono far altro che piacere, ma ciò che più conta, ne parlavamo poco sopra, sono le innovazioni a livello di gameplay. Le partite disputate a WE 8 ci sono subito parse molto più ragionate ma non per questo meno intense, mettendo da subito in evidenza i progressi della serie. Il dribbling, quasi a contraddire quanto appena affermato, è diventato più semplice da effettuare, soprattutto se “recitato” da un Ronaldinho piuttosto che da un Gattuso, ma anche i difensori sono diventati più esperti e meno facili da saltare. L’intelligenza artificiale è stata aumentata in maniera incredibile, tanto da rendere impalpabili i confini tra una partita virtuale ed una trasmessa in televisione… manca solo Caressa al commento. A parte gli scherzi è stupefacente vedere come si muovono sul terreno di gioco i nostri avversari, ma anche i nostri compagni. Le caratteristiche di ognuno dei calciatori spiccano evidentemente, Roberto Carlos ovviamente spingerà sulla fascia molto più di Pessotto o di Favalli. Figo in attacco darà filo da torcere a chiunque, mentre Camoranesi sarà bravo anche nei recuperi in fase difensiva. Vedere comunque un nostro compagno scattare in avanti dettando il passaggio o creando lo spazio è qualcosa di impressionante. Giocare per credere! Le punizioni sono state modificate con la possibilità di battere anche quelle di seconda, creando così i presupposti per nuovi schemi e nuove possibilità d’attacco. Altra nota positiva di questa nuova edizione è sicuramente l’ingresso in campo dell’arbitro, invisibile fino alle ultime edizioni del titolo Konami, ora è ben presente sullo schermo, pronto a correre per novanta minuti di fila, con il fischietto in bocca. Dotato anche lui di un comportamento più che realistico, tanto che, in caso di passaggio della palla dalle sue parti, cercherà in tutti i modi di scansarsi, allargando le gambe o scartando all’ultimo istante. Non solo le animazioni sono buone ma anche il suo comportamento è decisamente calibrato (a seconda poi della sua bravura) e si ricorderà se un giocatore è stato precedentemente ammonito e quindi con un ulteriore cartellino giallo verrebbe espulso, in questo caso se il fallo non è gravissimo si limiterà quindi ad un rimbrotto verbale.
In diretta da Londra
Dopo la necessaria introduzione, la prova pad alla mano. Antonio Fucito, a Londra, si è lanciato immediatamente a provare la versione Xbox ed ecco le sue impressioni. Dopo anni di PlayStation, scopriamo che effetto fa su Xbox!
Gli utenti Xbox lo aspettavano da tempo, e finalmente al Game Star Lives faceva bella mostra di sé la prima incarnazione di Pro Evolution Soccer per la console Microsoft (oltre alla scontata versione per Ps2), giunto al quarto episodio in questa generazione di console. L’attesa non è stata vana: il gioco, che si trova attualmente al 70% dello sviluppo, promette di regalare tante ore di divertimento ed una versione all’altezza delle aspettative.
Già a questo punto il feeling del gioco è molto positivo, le novità sono le stesse introdotte in Winning Eleven 8 (solo per citarne qualcuna, la presenza dell’arbitro in campo, le punizioni a due, nuove animazioni, licenza ufficiale per lega Italiana, Spagnola e così via), così come il sistema di gioco, realistico, simulativo e che permette di imbastire un numero di soluzioni offensive molto elevato.
Chi non ha mai giocato un episodio della saga, trovarà in Pes 4 la simulazione calcistica più realistica, varia e completa esistente sul mercato, sia console che Pc, e potrà finalmente godere di un gioco restato per anni ad esclusivo appannaggio di Psx e Ps2. L’uso del controller di Xbox si è rivelato discreto in tutte le situazioni, la mappatura dei tasti è infatti molto simile come disposizione a quella di Ps2: Con il tasto A potremo effettuare un passaggio oppure tentare di sottrarre la palla al giocatore avversario, con il tasto B crossare, con il tasto Y fare passaggi in profondità, con il tasto X invece tirare od eseguire una scivolata quando non in possesso di palla. I tasti dorsali sinistro e destro sono demandati rispettivamente all’uso del cross automatico, velo e cambio di giocatore per il primo, alla corsa per il secondo; si nota invece abbastanza l’assenza di due altri tasti dorsali, che su Ps2 permettevano di eseguire ad esempio il cambio rapido di direzione ed alcune soluzioni legate al dribbling, mentre su Xbox vengono effettuati effettuando una pressione di tasti un po' macchinosa, che prevede anche l’uso del tasto nero in basso a destra. Lo stick analogico sinistro ha una corsa leggermente troppo lunga per permettere di essere efficaci in fase di dribbling, l’ideale rimane quindi la croce digitale, che permette diagonali più precise e cambi di direzione più repentini da parte dei giocatori.
Tecnicamente parlando troviamo l’assenza completa di rallentamenti, un buon numero di poligoni per i calciatori più rappresentativi ed una fluidità sempre elevata.
In diretta da Londra
Per usare quindi al meglio il pad è necessaria una buona pratica iniziale, soprattutto se si è abituati ad usare il Dual Shock, che probabilmente rimane la miglior soluzione per questo tipo di gioco. Tecnicamente parlando troviamo l’assenza completa di rallentamenti, un buon numero di poligoni per i calciatori più rappresentativi ed una fluidità sempre elvata. Gli unici problemi sono, complici forse i monitor presenti, di qualità non certo elevata, alcuni problemi di shimmering sul campo e sugli spalti, oltre ad una pulizia grafica generale leggermente imperfetta. La tanto agognata modalità online, grazie al servizio Xbox Live, è presente all’interno del gioco, ma non è ancora stata comunicata ufficialmente la sua funzione, se legata solo all’aggiornamento delle squadre, al Live Aware o al gioco online vero e proprio. Evidenziando l'apposita icona nel menu, viene fuori una sibillina scritta che indica la possibile scelta di giocare online un match di esibizione o un turno di rigori, ma clickandola si accede semplicemente alla schermata per la creazione di un account Live, tipica delle debug unit. Abbiamo provato a chiedere a membri dello staff a più riprese, ma ci hanno detto che non possono ancora confermare nessuna ipotesi. Dicono che è evidente come ci stiano lavorando, ma che non sia ancora stata presa nessuna decisione definitiva in merito.
In definitiva manca ancora qualche mese dall’uscita di Pro Evolution Soccer 4, mesi nei quali Konami avrà modo di introdurre ancora nuovi elementi e migliorie rispetto a Winning Eleven 8, attuale metro di paragone assoluto per tutte le simulazioni calcistiche. Cominciate il riscaldamento!
Pro Evolution Soccer 4 su Xbox da sogno a realtà. Ciò che fino a pochi mesi fa era un desiderio proibito, in autunno si incarnerà in un bel dvd e finirà dritto dritto nei vostri scatolozzi verde crociati. Quello che è universalmente riconosciuto come il miglior gioco di calcio della storia dei videogiochi sta per rompere uno degli ultimi granitici tabù di questi anni della storia delle console e lasciare l’isolamento dorato di PlayStation 2. Riuscirà la verde macchina Microsoft, dopo un evento del genere, a trasformarsi in una principessa affascinante capace di ammaliare migliaia di giocatori? Siamo sicuri di sì, anche se più che le sembianze di una bella fanciulla, prenderà le forme dei vostri, e nostri, amati beniamini del calcio: da Totti a Vieri, da Henry a Zidane.