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Elden Ring, Shadow of the Erdtree: analizziamo l'espansione annunciata da FromSoftware

FromSoftware ha annunciato ufficialmente Shadow of the Erdtree: ecco tutto quello che emerge dall'immagine della prima espansione di Elden Ring.

SPECIALE di Lorenzo Mancosu   —   28/02/2023
Elden Ring, Shadow of the Erdtree: analizziamo l'espansione annunciata da FromSoftware
Elden Ring
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Con l'annuncio dell'espansione Shadow of the Erdtree si apre ufficialmente la seconda fase del ciclo vitale di Elden Ring, titolo che si appresta - a un anno di distanza dalla pubblicazione - a muovere i primi passi nel territorio dei contenuti post-lancio. Un destino, questo, che è toccato a ciascuna opera di FromSoftware con le sole eccezioni di Sekiro: Shadows Die Twice e Demon's Souls. Nel corso degli anni, infatti, gli artisti della casa hanno costantemente voluto espandere l'universo narrativo e soprattutto la componente meccanica delle proprie opere, scommettendo di volta in volta su corposi ampliamenti dell'ambientazione, su nuovi strumenti da utilizzare in combattimento e soprattutto su battaglie la cui difficoltà è solitamente aliena allo standard del gioco base. Più di ogni altra cosa, le espansioni di lavori come Dark Souls, Bloodborne e Dark Souls 3 sono riuscite a chiudere il cerchio della narrativa, alzando il sipario sulle componenti più fumose della "lore" e mettendo al centro del palcoscenico entità di cui si conosceva a malapena il nome. Se gli scontri all'ultimo sangue con il Cavaliere Artorias, l'Orfano di Kos e Sorella Friede hanno alzato l'asticella delle coreografie facendo tremare le gambe anche ai combattenti più esperti, i fondali dei DLC - una nomenclatura riduttiva per la produzione dello studio - accoglievano gli ultimi tasselli del mosaico, facendo chiarezza una volta per tutte sui passaggi oscuri della storia. Shadow of the Erdtree sarà la prima espansione di Elden Ring: certo, non è detto che sia l'unica ed è praticamente impossibile teorizzarne i contenuti, ma è bastata l'immagine pubblicata per scatenare la fantasia degli appassionati.

Shadow of the Erdtree

Ecco l'immagine condivisa da FromSoftware
Ecco l'immagine condivisa da FromSoftware

Un'immagine. È solo questo che abbiamo a disposizione per provare a stringere l'obiettivo magari non sui contenuti veri e propri, ma per lo meno sull'ispirazione alla base di Shadow of the Erdtree. FromSoftware ha annunciato ufficialmente la prima espansione del suo open world attraverso un post su Twitter, che si limita ad affermare che è in sviluppo una imminente "una nuova avventura nell'Interregno". Tutto ciò che resta è un'istantanea: si può notare una figura dai lunghi capelli biondi in groppa a Torrente, la cavalcatura del Senzaluce, che si fa largo in un campo aureo, costellato di rovine e punteggiato di effigi trasparenti, mentre sullo sfondo si staglia un immenso albero dal quale sembra colare linfa dorata.

Un'immagine che per quanto comunichi poco fornisce già numerose informazioni: il personaggio in sella a Torrente, infatti, sembra corrispondere perfettamente all'identikit di Miquella, gemello della celebre Malenia nonché figlio di Radagon e Marika; un Empireo, una delle figure più importanti e al tempo stesso più nebulose nell'intera mitologia dell'opera. Torrente, invece, lo conosciamo tutti: è la fedele creatura che ci accompagna ai quattro angoli dell'Interregno, un essere che è un vecchio amico di diversi personaggi di rilievo, come ad esempio Melina e la principessa Ranni, che non mancano di fare spesso riferimento al suo vecchio proprietario. L'ambientazione ricorda vagamente quella dell'Altipiano di Altus, forse anche a causa delle silouhette spettrali che sorgono fra le spighe di grano, mentre quello sullo sfondo potrebbe sembrare l'Albero Madre, anche se la sua forma è decisamente più vicina a quella dell'Haligtree, ovvero il Sacro Albero di Miquella che si erge al confine dei Campi di Neve Consacrati.

La figura sembra proprio Miquella in groppa a Torrente
La figura sembra proprio Miquella in groppa a Torrente

Sembrano pochissime informazioni, ma in realtà c'è molto da dire. Innanzitutto, sia esso l'Albero Madre o il Sacro Albero di Miquella, il panorama che si estende ai suoi piedi sembra suggerire che ci troveremo ancora una volta nel caro vecchio Interregno, senza stravolgimenti di ambientazione ma con un ben più probabile balzo temporale o dimensionale, proprio come accaduto nelle antiche espansioni Artorias of the Abyss per Dark Souls e The Old Hunters per Bloodborne. Tale tesi sembra ulteriormente corroborata dalla presenza del principe Miquella nella sua forma originale, ben prima di rinchiudersi nel suo bozzolo poi trafugato da Mogh e depositato in vetta al palazzo di Moghwyn. Se siamo tanto sicuri nell'associare la figura di Miquella al protagonista dell'immagine condivisa è perché la sua acconciatura e le caratteristiche fisiche corrispondono perfettamente alle rappresentazioni del principe, tanto dagli artwork relativi a Mogh quanto dalle numerose statue che sorgono nella città di Elphael. L'unico altro personaggio che potrebbe avvicinarsi a questo confuso identikit è la Regina Marika, ma costei è sempre raffigurata con un'unica treccia bionda nonché vestita di drappi blu, quindi ci sentiamo di escluderla dall'indagine con discreta sicurezza; inoltre, il modo in cui tale figura siede su Torrente, con entrambe le gambe poggiate al fianco sinistro, ben si sposa con la fantasia alla base del personaggio, che è condannato a rimanere eternamente bambino.

Resta da sciogliere il grande nodo dell'albero che torreggia sull'ambientazione, perché nonostante il titolo stesso dell'espansione faccia un preciso riferimento all'Albero Madre - l'Erdtree - il suo profilo ha ben poco da spartire con quello che domina dall'alto le gesta del Senzaluce. Privo di fogliame, piegato su un fianco, l'aura dorata che solitamente irradia è ridotta a una striscia di linfa, sembra quasi che si stia disgregando. È una visione del passato o una del futuro? Difficile a dirsi, ma è probabile che possa essere l'Haligtree, l'albero che Miquella avrebbe voluto trasformare in un "nuovo" Albero Madre lontano dall'influenza della Volontà Superiore. La conformazione del tronco in effetti ricorda molto da vicino quella del Sacro Albero di Miquella su cui s'inerpica la città di Elphael: possibile che l'immagine dell'annuncio raffiguri il momento esatto in cui il principe si è imbattuto nel luogo in cui avrebbe fatto sorgere il suo nuovo regno? Possibile che prima dell'Albero Madre che conosciamo ne esistesse un altro?

Un po' di lore

Un artwork ufficiale di Miquella portato via da Mogh
Un artwork ufficiale di Miquella portato via da Mogh

Miquella è il figlio di Radagon e Marika, nonché il fratello gemello di Malenia. "Mio fratello manterrà la sua promessa. Possiede la saggezza, il portamento di un dio, ed è l'Empireo più temibile di tutti". È proprio in questi termini che la celebre Dea della Marcescenza parla del suo eterno fratellino, condannato alla giovinezza e confinato nel suo corpo di bambino. Miquella crebbe all'ombra dell'Albero Madre cullato dagli insegnamenti di Radagon, tentando di fare tutto quanto fosse in suo potere per salvare l'amata gemella, toccata fin dall'infanzia da quella Marcescenza Scarlatta che le tolse la vista, un braccio e una gamba, e che verosimilmente l'avrebbe interamente consumata. Il principe era cresciuto nell'abbraccio dell'Ordine Aureo e aveva un ottimo rapporto con il padre, tanto che questi gli donò un incantesimo - gli Anelli di Luce - mentre egli stesso creò i Triplici Anelli di Luce per compiacere Radagon; "L'Empireo Miquella è molto amato", si legge nella descrizione del Ramo Ammaliatore, "e a quanto pare sa come vincere le simpatie del prossimo".

Il punto di rottura con il suo retaggio fu raggiunto proprio perché il fondamentalismo dell'Ordine Aureo, dottrina sovente associata alla figura di Radagon, non sarebbe mai stato in grado di purificare Malenia dalla Marcescenza Scarlatta, e tale realizzazione spinse il principe a cercare una soluzione alternativa. Fu così che Miquella procedette alla creazione dell'Haligtree, il suo personale Sacro Albero, nel tentativo di maturare fino all'età adulta e curare al tempo stesso la malattia della sorella. In un momento imprecisato del passato il principe si recò - assieme a Malenia e ai cavalieri più devoti - nella città di Elphael, e chiusosi all'interno di un misterioso bozzolo si fece innestare nelle radici del nuovo albero. Purtroppo, alla partenza di Malenia per condurre la campagna militare contro Radhan, tale bozzolo sarebbe stato trafugato da Mogh, presagio figlio di Marika che mirava a inaugurare una nuova dinastia di semidei convolando a nozze con il principe.

Le statue di Elphael raffigurano l'abbraccio tra il principe e Malenia
Le statue di Elphael raffigurano l'abbraccio tra il principe e Malenia

Il piano di Miquella non si sarebbe mai concretizzato, ma è proprio a lui che dobbiamo l'Ago Dorato, lo strumento che consente di purificarsi dall'influenza delle divinità esterne, pertanto è plausibile che fosse sulla buona strada. Gideon Ofnir l'Onniscente afferma che "Finché continua a dormire nel suo bozzolo, andrà tutto bene..." suggerendo in modo inequivocabile che il principe sia ancora vivo, benché al momento in stasi. Ancor più interessante è la frase esatta in lingua inglese: "If he continues his slumber within the cocoon, all will be well..."; la scelta del termine "slumber", infatti, riconduce direttamente al personaggio di Santa Trina, sovente indicato come "God of Slumber", una figura i cui tratti corrispondono perfettamente a quelli di Miquella. C'è molta incertezza se St. Trina sia maschio o femmina, il Giglio di Trina è esattamente identico al Giglio di Miquella, mentre la prova definitiva risiede nel Ricettario che contiene le istruzioni per costruire il Ramo Ammaliatore, scritto da un seguace di St. Trina eppure contenente informazioni facenti esplicito riferimento a Miquella.

L'ultimo elemento che vale la pena di analizzare è Torrente, cavalcatura del Senzaluce affidatagli dall'enigmatica Melina e riconosciuta dalla principessa di Caria Ranni all'interno della Chiesa di Elleh. Per molto tempo si è speculato su chi fosse l'originale proprietario della bestia, e l'immagine mostrata sembra suggerire che si tratti proprio di Miquella. Ciò, a margine, sembrerebbe confermare che il principe intrattenesse dei rapporti sia con Ranni che con Melina, e tale rivelazione potrebbe stravolgere gran parte dell'interpretazione della narrativa dell'opera. La speranza è che nell'espansione ci sia spazio per rispondere agli ultimi interrogativi che tutt'ora orbitano attorno all'enigmatica figura di Melina e alla congiura perpetrata dall'astuta Ranni, e l'eventuale coinvolgimento di Miquella - l'Empireo più temuto in assoluto - avrebbe dell'incredibile.

Un'espansione in stile FromSoftware?

Possibile che sia anche l'occasione per fare chiarezza su Melina?
Possibile che sia anche l'occasione per fare chiarezza su Melina?

FromSoftware ha sempre avuto grande dimestichezza con i contenuti post-lancio. Oltre a sfruttare le fasi più nebbiose della sua componente narrativa per mettere in scena grandi rivelazioni, spalancando il sipario su personaggi leggendari emersi più volte fra dialoghi e descrizioni, ha anche un discreto talento nell'effettuare operazioni di bilanciamento indiretto. Capita spesso che proprio dai confini delle espansioni emergano armi inedite capaci di stravolgere il meta della componente PvP, oppure stregonerie e incantesimi pensati per potenziare le frange più deboli dell'apparato magico. Allo stesso modo, i designer si sono sempre trattenuti sul fronte della difficoltà nelle opere originali per poi alzare tremendamente l'asticella con i contenuti aggiuntivi, mettendo gli appassionati di fronte a boss - e persino nemici comuni - capaci di far sembrare gli avversari più coriacei del gioco base dei teneri gattini.

Che le nostre speculazioni siano giuste o sbagliate, Shadow of the Erdtree è attualmente in sviluppo ed è la prima espansione ufficiale di Elden Ring, annunciata a stretto giro dall'anniversario dell'opera magna della casa, che giusto qualche giorno fa ha infranto il muro dei 20 milioni di copie vendute. Fin dal momento della pubblicazione molti appassionati avevano subodorato il profumo di espansione che emergeva dall'arena in cui si combatteva Mogh, a pochi passi di distanza dal bozzolo infranto di Miquella, e in questo caso ci sentiamo di affermare con certezza che il naso non li ha traditi.

La speranza è che questa iniezione di contenuti voglia proseguire nella caratterizzazione di un mondo virtuale - quello dell'Interregno - che ha traghettato la filosofia di Hidetaka Miyazaki fino alle porte di milioni di appassionati, facendogli scoprire quanto sia effettivamente profonda e affascinante la tana del Bianconiglio secondo FromSoftware.