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Fa troppo caldo all'inferno!

L'inferno scende sulla terra e si scontra con le forze del Paradiso, ma questa volta stiamo dall'altra parte, vestendo i panni di un agente delle forze speciali arrivati direttamente dagli inferi!

PROVATO di Claudio Camboni   —   25/05/2009
Infernal: Hell's Vengeance
Infernal: Hell's Vengeance
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Infernal è uno shooter in terza persona sviluppato dai Polacchi di Metropolis Software, già autori di alcuni giochi d'azione in ambiente PC come Archangel e Soldier Elite. Nella loro ultima fatica (in realtà anche questa è una riedizione di un gioco PC di qualche tempo fa) vestiamo i panni di Lennox, agente speciale dai poteri ultraterreni che sfida da solo la compagnia segreta degli angeli, potente organizzazione armata e ben addestrata.

Fa troppo caldo all'inferno!

Il tipo di telecamera utilizzata ricorda molto tutti gli ultimi titoli dello stesso genere, partendo da Resident Evil e la sua visuale dietro la spalla. La mira è libera dalla pressione di alcun tasto, a differenza del titolo Capcom si punta liberamente e si spara con il grilletto: un po' come avveniva in Lost Planet, gioco (ancora una volta Capcom) che inizialmente salta alla memoria. Ma non ci sono nè mostri nè zombie in Infernal, bensì un'organizzazione paramilitare dai poteri occulti e dagli scopi poco nobili. La prima "dote" particolare ce l'ha proprio Lennox: è in grado di scatenare la potenza degl inferi aggiungendo ad ogni colpo una vampata di fiamme luciferine che ne aumentano a dismisura la distruttibilità. E' anche capace di teletrasportarsi da un punto all'altro della schermata, oppure di diventare invisibile per qualche breve secondo e di usare la telecinesi. Tutte le sue abilità speciali sono utilizzate per sbloccare alcuni particolari punti del gioco, andare avanti nei livelli o risolvere piccoli enigmi. Sostanzialmente, però, Infernal è un action game puro e crudo.

Il Ninja infernale si nutre delle anime nemiche

In Infernal non si utilizza un classico sistema di ricarica dell'energia vitale: spray medici, erbe, unguenti, bensì è necessario attingere dall'anima dei nemici appena uccisi, portandogli via la residua vitalità, armi e munizioni. Lennox è equipaggiato di una pistola e di shuriken giapponesi, inizialmente, e nel corso dell'avventura veniamo in possesso del resto dell'arsenale infernale che comprende i classici mitragliatori e fucile da cecchino.

Fa troppo caldo all'inferno!

Lennox è in grado anche di coprirsi dietro a muri ed oggetti per schivare colpi avversari e contrattaccare. Il sistema è un pò macchinoso e lento, e se ne fa volentieri a meno, tranne in alcuni casi in cui è obbligatorio strisciare sui muri e nascondersi per poter proseguire. I controlli funzionano bene per il resto, ma il problema sembra essere piuttosto un generale anonimato sia del gameplay che del comparto grafico. Nonostante lo sforzo degli sviluppatori di "disegnare" caratteristiche peculiari attorno al personaggio (vedi: una certa ironia nei dialoghi, il fatto stesso di avere poteri infernali, ecc), la meccanica di gioco risulta fin troppo familare e carica di deja-vu. Gli enigmi non sono mai troppo impegnativi, ma qualche errore di game design potrebbe renderli frustranti. Graficamente il gioco soffre dello stesso sintomo di anonimità: c'è la fisica, ma non è mai applicata ai fini del gameplay; ci sono i poligoni, ma qualche errore di compenetrazione; ci sono gli effetti, ma niente di mai visto; il motore è solido, ma a volte soffre inspiegabilmente. Nei primi livelli provati manca la varietà: i nemici sono sempre gli stessi, le texture spesso ripetute e le situazioni di gioco anche. Speriamo che nel suo svolgimento globale la varietà migliori e le situazioni proposte si facciano più interessanti e coinvolgenti.

CERTEZZE

  • I poteri infernali
  • L'autoronia del personaggio

DUBBI

  • Comparto audiovisivo anonimo
  • Il gioco non propone niente di nuovo