Tutta mia la città, un deserto che conosco
L'introduzione è affidata ad una serie di disegni pitturati a mano che illustrano i rapporti tra occidente ed oriente appena prima che il petrolio iniziasse a scarseggiare, mostrando tra l'altro i chiari volti di personaggi politici come Bush e Putin. Lo stile è quello delle graphic novel americane, ben realizzato e ottimamente narrato. La guerra inizia con l'alleanza tra Russia e Cina, i due grandi dell'Est, che si contrappongono alle potenze dell'occidente per la conquista dell'energia. Velivoli, armature ed armi attingono dall'universo di Halo ed in generale della fantascienza spaziale senza troppi timori reverenziali, e lo spirito dei dialoghi è quello da camerata yankee che tanto piace in questo genere di giochi. Appena impugnato il pad, appare subito evidente quanto Frontlines attinga a piene mani sia dal genere dello shooter tattico, sia dallo sparatutto arcade meno ragionato. Una volta sbarcati sul campo di battaglia la visuale passa in soggettiva e ci lascia mostrare la HUD, pulita, ben disegnata e poco invasiva. L'obiettivo da conseguire è segnalato direttamente su schermo con la relativa distanza, mentre in basso a sinistra si trovano tutte le altre informazioni: vitalità, caricatori, granate e posizione di combattimento.
La guerra inizia con l'alleanza tra Russia e Cina, i due grandi dell'Est, che si contrappongono alle potenze dell'occidente per la conquista dell'energia
Ci spostiamo compatti insieme ad altri sei militari, che si muovono autonomamente senza la possibilità di potergli impartire alcun ordine. La loro IA è buona, si nascondono, gridano aiuto, attaccano e difendono in inferiorità numerica. Ma sopratutto, fattore da non sottolalutare nei giochi dove una squadra autonoma ci accompagna, non fanno il lavoro che è il nostro, lasciandoci giocare e divertire senza aiutarci troppo. Il primo impatto con il comparto grafico è buono, ma non stupisce affatto. Ottime texture, definite e varie come quelle della pavimentazione, si alternano a molte altre in bassa risoluzione, spalmate su rocce ed alberi. Lo scenario non è troppo carico di poligoni: si tratta di un'ambientazione esterna, con molta vegetazione, in mezzo a montagne e colline. Alcuni livelli più avanzati come quelli cittadini lasciano però intravedere cose migliori. I personaggi appaiono invece ben strutturati e disegnati, con ombre, effetti e buone animazioni. Qualche difetto grafico salta subito all'occhio, come alcuni sporadici ma costanti cali di frame-rate. L'aspetto sicuramente peggiore però sono gli effetti speciali: le esplosioni non sono all'altezza di un titolo next-gen. Il problema più generale sembra essere però la mancanza di solidità del motore 3D, con i personaggi, se guardati bene, che sfarfallano e hanno dei movimenti repentini ed inconsulti, pur basandosi su un motion capture ben eseguito. Il codice non è ancora definitivo però, ed è possibile che queste imperfezioni vengano limate nella versione finale.
Online in 32 giocatori.
I comandi di mira e di spostamento reagiscono bene alle sollecitazioni del joypad, regalando a tutti i giocatori di shooter dei controlli familiari e facili da domare fin da subito. Non serve imparare i tasti perchè sono stati utilizzati tutti i classici clichè delle più usuali configurazioni da sparatutto: il grilleto fa fuoco, l'altro lancia le granate, LB ricarica e la pressione dell'analogico attiva il mirino. Fattore che sarà gradito a molti: è stata inserita la corsa, come in Half Life 2 o COD 4 tramite la pressione di RB. La vera novità di Frontlines è però l'inserimento di piccoli droni radiocomandati che possono essere usati per infiltrazioni kamikaze tra le fila nemiche. Ne esistono di due tipologie, da uso terrestre ed aereo, e funzionano entrambi nello stesso modo. Una volta attivato il piccolo robot, la visuale passa in terza persona dietro il veicolo, che può quindi essere letteralmente guidato dove vogliamo, per poi farlo attaccare con mitragliatore o granata autoesplosiva. Gli sviluppatori hanno evidentemente a cuore gli amanti degli sparatutto action, con l'azione sempre concitata mai confusionaria, con momenti di tatticismo e ragionamento alternati da assalti ad armi spianate sul nemico.
L'arsenale è varietago e ben rappresentato dalle armi più diffuse in questa tipologia di gioco
Online in 32 giocatori.
L'arsenale è variegato e ben rappresentato dalle armi più diffuse in questa tipologia di gioco e si va dal mitragliatore alle granate, passando per lanciarazzi e fucile a pompa. Gli otto spazi disponibili per usare le shortcut della selezione armi verranno riempiti con molta facilità già nel primo livello della demo. L'interattività degli scenari è buona. Gli oggetti su schermo, una volta colpiti, saltano in aria, esplodono, si infrangono. Frontlines: Fuel of War, pur mostrando qualche sbavatura del motore grafico (si tratta dell'Unreal Engine 3) ed una struttura molto classica, riesce comunque a divertire con le sue novità e la sensazione di ritrovarsi nel bel mezzo di un vero conflitto del tutto credibile. Nel gameplay giocheranno un ruolo fondamentale gli attacchi aerei e veicoli come elicotteri o mezzi corazzati, mentre per quanto riguarda il Live, gli sviluppatori assicurano che la versione Xbox 360 supporterà il multiplayer online fino a 32 giocatori. L'uscita del gioco è prevista per fine Febbraio.