Si entra nel vivo dell'estate anche per quanto riguarda i Games with Gold, che questo luglio 2019 presentano un'infornata molto interessante, anche se è un po' difficile che i titoli maggiori presenti in questo caso non siano già stati giocatori da una buona parte degli utenti Xbox One. In ogni caso, l'iniziativa Microsoft dedicata agli abbonati Xbox Live Gold ci aveva abituato negli ultimi mesi ad un livello non proprio eccelso dei giochi in regalo, pertanto ritrovarsi con Inside e Castlevania: Symphony of the Night nel giro dello stesso mese sinceramente ci rende poco inclini alla lamentela. Il sondaggio diffuso presso i lettori mostra vincitore un "Per nulla" come risposta più votata alla domanda sull'essere soddisfatti o meno dell'offerta di questo mese dei Games with Gold, ma considerando lo scarto minimo con la risposta "Abbastanza" lo prendiamo come un risultato quasi positivo. Piuttosto, c'è da registrare ormai l'avvio ufficiale del nuovo abbonamento Xbox Game Pass Ultimate che integra il vecchio Live Gold con Xbox Game Pass e Microsoft sembra puntare fortemente su questo tipo di soluzione. Visto il prezzo mensile, la sottoscrizione base che consente solo l'accesso al gioco multiplayer sembra ormai la soluzione meno conveniente considerando quanto il Game Pass continui a offrire su base mensile, ma ci auguriamo che la tradizione dei Games with Gold sia destinata a continuare indisturbata. Se non altro, considerando che difficilmente Sony abbandonerà l'iniziativa dei titoli gratuiti su PS Plus possiamo contare sul fatto che la concorrente diretta voglia mantenere l'offerta contrapposta ancora a lungo.
Inside - Xbox One, dal primo al 31 luglio
Nel giro di un paio di giochi, Playdead è riuscita a farsi un nome di primo livello nell'ambito dello sviluppo indie, riuscendo anche ad emergere con uno stile marcato e particolare. Limbo è tutt'ora ricordato come uno dei migliori adventure con elementi action e puzzle e Inside ha sottolineato ancora la grande padronanza dei mezzi da parte del team danese in termini di direzione artistica e game design. Il gioco è prima di tutto un'avventura affascinante, misteriosa e a tratti molto inquietante, ma propone anche dei puzzle intelligenti, che stimolano a ragionare fuori dagli schemi pur attenendosi sempre a una logica rigorosa. Si nota, in questo gioco, una netta maturazione sia dal punto di vista tecnico che di progettazione dei livelli, ma rimane quel senso di mistero e quell'atmosfera cupa e malinconica con cui Playdead si era già fatta conoscere all'epoca del suo sorprendente debutto. In un futuro distopico, in cui gran parte degli umani sembrano soggiogati da un sistema oppressivo volto all'ordine totale, alla disumanizzazione e al controllo totale della volontà, un bambino senza nome si trova in qualche modo scollegato dalla catena di comando, forse dotato di una propria coscienza e dunque costretto a fuggire, costantemente braccato da forze dell'ordine, macchinari e creature misteriose.
Big Crown: Showdown - Xbox One, dal 16 luglio al 15 agosto
Big Crown: Showdown non è propriamente un videogioco memorabile, anzi in effetti forse non molti sapranno che è disponibile già dal dicembre scorso su PC e console, ma questa può essere una buona occasione per conoscerlo e apprezzarlo. D'altra parte, si tratta di uno di quei giochi che possono tornare utili per passare un po' di tempo in compagnia attraverso la buona vecchia pratica del multiplayer in locale, con condivisione di schermo e divano. Big Crown: Showdown è infatti un party game, essenzialmente: nei panni di sgangherati cavalieri, ci troviamo a dover combattere per la corona all'interno di numerosi livelli caratterizzati da ambientazioni diverse, cercando di arrivare per primi al traguardo posto alla conclusione di questi. Impresa più facile a dirsi che a farsi, considerando la quantità immane di ostacoli, trappole mortali, dirupi e altre minacce che riempiono gli scenari, senza considerare che i nostri compari faranno di tutto per ostacolarci e cercare di arrivare prima di noi. Il gioco si presenta dunque come un party game strutturato su uno stile ibrido tra platform e action, con la necessità di attraversare indenni i livelli evitando i pericoli ambientali ma anche combattendo costantemente con gli altri giocatori, all'interno di un clima chiaramente fumettoso e umoristico.
Castlevania: Symphony of the Night - Xbox One e Xbox 360, dal primo al 15 luglio
Difficile trovare qualcuno che non conosca Castlevania: Symphony of the Night, così come non facile trovare anche qualcuno che non ci abbia giocato in precedenza. Il capitolo in questione trasportò la serie Konami in pieno periodo 32-bit, colpendo con un impatto devastante: proprio in mezzo al momento in cui tutto doveva essere 3D, Castlevania: Symphony of the Night rimaneva fedele alla tradizione della serie di Igarashi mostrandosi orgogliosamente 2D e seguendo un'impostazione apparentemente molto classica ma in verità alquanto innovativa all'interno della serie. Pur recuperando la meccanica in stile action-platform tipica e le sue dinamiche di combattimento con arma principale, secondaria e abilità speciali, il tredicesimo capitolo di Castlevania introduce tutta una serie di elementi in stile RPG che rendevano tutto ancora più profondo e coinvolgente, con un'evoluzione costante del personaggio a rafforzare il senso di progressione all'interno del castello nell'ennesima sfida contro Dracula. Al di là dell'aspetto tecnico, con una grafica in 2D di ottima fattura e una colonna sonora di alto profilo, Castlevania: Symphony of the Night è ancora ricordato e giocato per l'ottimo bilanciamento, il carisma dei personaggi e tutti quegli elementi tipici di Castlevania come esplorazione, enigmi, boss e tattiche di combattimento qui proposti all'ennesima potenza.
I Robinson: Una Famiglia Spaziale - Xbox One e Xbox 360, dal 16 al 31 luglio
Ecco, questo sinceramente è un gioco di cui non sappiamo praticamente nulla, nonostante sia uscito ormai da 12 anni. Tie-in di un film Disney che a sua volta non ha lasciato più di tanto il segno, rispetto ai molti altri classici della casa cinematografica, il videogioco in questione era all'epoca una classica operazione commerciale per sfruttare la scia del nome importante e tutti gli anni passati da allora non hanno certamente migliorato la sua situazione. D'altra parte, c'è evidentemente una linea preferenziale che porta i tie-in Disney all'interno dei Games with Gold, come visto in passato con Cars, The Brave e altri titoli del genere usciti in passato, dunque possiamo aspettarcene anche altri nel prossimo futuro. In ogni caso, per i più giovani questo può essere un titolo particolarmente adatto: rispetto all'omonimo film, il videogioco si distingue per una trama originale che modifica la prospettiva cambiando il protagonista e sostanzialmente tutta la storia, in una scelta piuttosto interessante. Dal punto di vista ludico, I Robinson: Una Famiglia Spaziale è il classico action platform in 3D dotato di una certa base narrativa e livelli piuttosto ben definiti l'uno dall'altro, nello stile standard dei tie-in. È anche vero che giochi di questo tipo sulle console stanno diventando molto rari, pertanto un ritorno a queste atmosfere è piacevole e quasi rinfrescante.