Un mondo divertente, nè grande, nè piccolo
Little Big Planet si è nuovamente mostrato in versione giocabile alla Game Convention 2007, con una demo che ha approfondito ancora una volta le sue potenzialità come sandbox “sociale” con cui divertirsi con gli amici.
Dopo una rapida introduzione sui fondamentali del gioco – per una descrizione dettagliata dei controlli, vi rimandiamo al box dedicato – e una dimostrazione della versatilità degli Stickers (immagini applicabili come adesivi a qualsiasi superficie, importabili a partire da qualunque immagine e che permettono di costruire il proprio album fotografico tridimensionale) la presentazione si è focalizzata soprattutto sulla versatilità del sistema di costruzione degli scenari.
Un mondo divertente, nè grande, nè piccolo
La libreria è infatti ricca di oggetti finiti, ma anche di primitive geometriche facilmente modificabili, che possono essere fuse insieme in forme complesse, che unite al motore fisico e alla possibilità di connettere elementi diversi tramite perni “motorizzati”, consentono di costruire macchine semoventi di grande complessità. Fra gli esercizi creativi che ci sono stati mostrati c’era addirittura una sorta di pallottoliere meccanico in grado di fare somme in binario, oltre a una specie di spigoloso drago semovente, che arrancava come una sorta di inquietante giocattolo a carica.
Ai fini del gameplay, Little Big Planet è di fatto un titolo bidimensionale, e ciò contribuisce non poco alla semplicità dell’intera interfaccia, dal momento che il posizionamento come l’interazione fra e con gli oggetti avviene strettamente lungo due assi.
A detta degli sviluppatori, il titolo dovrebbe essere pronto nel corso del 2008 entro una finestra temporale che va da marzo a giugno e includerà una serie di scenari impostati sotto forma di missioni, con precisi obiettivi da raggiungere, grazie ai quali sbloccare contenuti quali nuovi fondali 3D, Stickers e oggetti speciali.
Alcuni di questi puzzles richiederanno però la presenza di almeno due personaggi per essere risolti, quindi la componente cooperativa resterà un elemento di primo piano per questo originale esperimento per Playstation 3.
L'importanza di controllarsi
I controlli di Little Big Planet sono elaborati e al tempo stesso sorprendentemente intuitivi. Si parte con il thumbstick sinistro per muoversi e il tasto X per saltare come in ogni buon platform; a seguire, il sensore di movimento del Sixaxis permette di controllare l’orientamento della testa del personaggio, mentre una volta premuti i due grilletti L2 ed R2, le levette analogiche diventano il mezzo con cui muovere indipendentemente le sue braccine e aggrapparsi alle varie superfici ed oggetti. Questi ultimi vengono selezionati nella libreria tramite croce direzionale e aggiunti allo scenario tramite una semplice interfaccia di posizionamento basata nuovamente sui due thumbstick.