Pochi ma su più piani
La gestione del piccolo esercito da gestire è stata pensata per essere il più facile possibile e, in qualche modo, agevolata dall'intelligenza artificiale tanto che a ogni plotone può essere impostato l'atteggiamento da tenere - aggressivo, difensivo o neutro - e il tipo di formazione tra una scelta comunque piuttosto ampia di possibilità. Lo schema dei comandi è estremamente semplice e, aiutandosi con lo spostamento della telecamera alle spalle del gruppo di unità prescelto, chiede di inclinare l'analogico sinistro per indirizzare un cono di luce verso gli altri alleati di cui si vuol prendere il controllo, che avviene semplicemente muovendo il solo cursore su schermo nella posizione desiderata. La posizione ravvicinata della visuale unita alla strutturazione su più piani cambia radicalmente l'esperienza rispetto ai soliti strategici in tempo reale, mettendo nella condizione di non sapere esattamente cosa si trova oltre gli angoli bui o su un altro piano d'altezza, a meno di non disporre dell'altra interessante introduzione di questo StormRise: è stato mostrato una sorta di generale dalle bizzarre forme mutanti, che da solo si spostava sui tetti attorno al centro cittadino in cui poi è infuriata la battaglia e che dalla sua posizione privilegiata riusciva a dominare tutto lo spazio sottostante.
Pochi ma su più piani
Un punto d'osservazione privilegiato per quello che dovrebbe essere solo un esempio di una versione potenziata del classici Eroi presenti negli RTS, tanto che tra le sue abilità erano contemplate l'invisibilità e il controllo mentale dei nemici. Gli scontri veri e propri sono stati mostrati in modo piuttosto veicolato e con gli avversari in palese inferiorità numerica e senza alcuna unità speciale a disposizione, ma l'impostazione piuttosto atipica data al gameplay sembra favorire la gestione tramite pad in modo intelligente e funzionale, lasciando alle prime prove dirette i giudizi sul bilanciamento. Poche informazioni sul fronte modalità: due campagne per il singolo giocatore, una per fazione, ma dalla non precisata durata e un multiplayer per otto persone in combattimento tra di loro o fino a quattro in cooperativa.
Tecnicamente c'è moltissimo lavoro da fare anche se il motore già allo stato attuale dei lavori sembra poter muovere parecchi poligoni e con buone animazioni, mentre il lavoro artistico è solido anche se non particolarmente originale. Texture e ambientazioni lasciano al momento a desiderare, ma i molti mesi a disposizione sono assolutamente una valida ragione per le attuali mancanze. Previsto per la prossima primavera 2009, StormRise potrebbe rivelarsi una gradita sorpresa.
Aggiornamento Game Conference 2008
A poco più di un mese dalla E3 2008 è stato possibile vedere nuovamente Stormrise, presentato in una versione che moltissimo aveva in comune con quella precedente ma con un paio di piccole differenze comunque interessanti. Innanzitutto le ambientazioni: a quella cittadina già vista ne è stata aggiunta una seconda, all'interno di un porto e con diverse strutture ad alternarsi a enormi distese di conteiner e gigantesche gru; la tendenza sembra quindi quella di privilegiare le aree urbanizzate piuttosto che quelle meno intaccate dall'opera dell'uomo - o nel caso di chi per lui. Tecnicamente ci sono stati dei progressi che hanno coinvolto il numero di unità contemporaneamente sullo schermo, ora più di quaranta senza far registrare particolari cali nel framerate, e la definizione delle texture che ricoprono le unità, prima troppo anonime, mentre i dettagli dei livelli tardano a essere sistemati. Giusto un paio di note, quindi, ricordandone l'uscita per il prossimo anno, con ancori molti mesi per perfezionare una buona idea che sembra solo aver bisogno di tempo per essere realizzata a dovere.