Una lei o un lui?
Contrariamente alla serie Grand Theft Auto, in cui il personaggio è predeterminato da esigenze di sceneggiatura, è possibile disegnare da zero il proprio alter ego, alterando oltre ai parametri fisici classici (uomo, donna, altezza, razza, viso, capelli e così via), anche quelli età, forma fisica, ma soprattutto parametri come stile di combattimento, taunts, ovvero prese per i fondelli (tanto varie quanto grevi e volgari), tipo di camminata e complimenti per la propria gang. Ovviamente per ogni parametro sono presenti decine di possibilità di scelta, impossibile quindi scriverle tutte o farne un elenco sintetico. Di fatto si potrebbero passare ore a scegliere come iniziare la scalata verso il successo a Stilwater: oltre al classico stereotipo gangsta a giudicare dalle realizzazioni dei giornalisti convenuti, tutti si sono divertiti a realizzare attempate signore, più o meno obese, decisamente a proprio agio tra AK 47, bombe a mano e macchine veloci! Pad alla mano gli sviluppatori ci hanno mostrato alcune interessanti aggiunte, tra le quali spiccano l'uso degli elicotteri, gli scudi umani e le granate detonabili da remoto. L'elicottero, piuttosto semplice da pilotare innanzitutto, è servito per una missione di scorta in cui, tramite mitragliatore e missili "lancia e dimentica" dovevamo provvedere al supporto a terra dei membri della gang, braccati per tutta la città dalle bande rivali. Quando invece si è in una situazione in cui il proprio volume di fuoco non basta per uscirne vivi è possibile prendere un ostaggio e usarlo come giubbetto antiproiettile improvvisato.
Una lei o un lui?
Ovviamente un poliziotto non sparerà ad un civile, tutto il contrario avviene quando ci si para davanti un membro di una gang avversaria che non farà tante distinzioni tra ostaggio e rapitore. Le granate detonabili da remoto invece non sono altro che una festa per gli amanti dei giochi pirotecnici. Si attaccano a tutto, lanciarle come se fossero delle comunissime granate è semplicemente riduttivo.
Come in Red Faction, ma senza il raffinato motore fisico, si aprono una serie di possibilità tattiche per il loro utilizzo. Imboscate, autobombe, ma anche veri e propri kamikaze, diventano metodi di distruzione imprescindibili per la conquista di Stillwater. Un'altra aggiunta interessante è quella delle moto, così come il cruise control che ci viene in soccorso quando durante un inseguimento dovremmo sparare alle vetture avversarie. In questo caso non c'è più da preoccuparsi dell'acceleratore, bastano solo dei piccoli click per impostare la velocità, rendendo di fatto molto più semplice prendere la mira. Visto che il nostro alter ego ha possibilità "infinite" di customizzazione sarebbe quanto meno improprio non fare lo stesso con il suo covo. Mano a mano che si progredisce nel gioco, è possibile non solo comprare nuovo abbigliamento da sfoggiare per guadagnarsi il rispetto della propria gang e di quelle avversarie, ma anche oggetti e suppellettili d'arredamento. Gli sviluppatori hanno mostrato, tanto per farci capire bene cosa intendono per varietà, oltre agli inflazionati plasma, biliardi e juke box, anche un bel palo da strip tease sul quale ovviamente far danzare una ginnica ballerina!
Coop, luci ed ombre
Chi ha fatto del gioco cooperativo la propria ragione di vita, troverà in Saint's Row 2 un ottimo terreno per coltivare la propria passione: fino a due giocatori possono affrontare la campagna principale, entrando e uscendo dalla partita a piacimento in ogni momento. Interessante è la soluzione adottata quando uno dei due giocatori si trova a giocare in single player una missione già portata a termine in cooperativa precedentemente, potendo di fatto saltarla o rigiocarla integralmente. I nuovi mezzi sembrano fatti apposta per essere giocati in coppia, l'elicottero ad esempio permette infatti una perfetta suddivisione dei comandi, con un giocatore in cabina di pilotaggio e l'altro a dispensare morte e distruzione via mitragliatrice e missili. Più in generale sembra che Volition abbia spinto molto sul valore aggiunto del giocare insieme ad un amico, con missioni che, a detta degli sviluppatori, necessitano di un sapiente approccio tattico da parte dei due giocatori per essere portate a termine.
Pad alla mano però, non tutto quello che ci era stato illustrato ha trovato una messa in opera coerente con le aspettative creatisi. Innanzitutto graficamente Saints Row 2 non è un passo avanti sconvolgente rispetto al primo capitolo: migliori effetti speciali e qualche riflesso in più sono le novità che saltano subito all'occhio. Purtroppo un aliasing spesso presente e alcuni problemi di frame rate hanno fatto più volte capolino in questa build di prova. Comunque visto che il gioco sarà in uscita il 26 agosto, gli sviluppatori hanno tutto il tempo per sistemare le cose, per raffinare un prodotto comunque piuttosto ben realizzato.
Aggiornamento dalla GC 2008
Nonostante la sua release sia recentemente slittata ad Ottobre, Saints Row 2 è comunque un titolo molto atteso dagli appassionati e da un nutrito gruppo di utenti che lo ritengono per certi versi addirittura superiore alle produzioni Rockstar. Inevitabile dunque spendere un po' di tempo con la demo presente a Lipsia, illustrataci per l'occasione in forma privata. Era possibile affrontare la primissima missione offerta dal gioco, ovvero la fuga del protagonista e di un suo complice dal penitenziario di Stillwater: nel corso dell'evasione, abbiamo potuto prendere nota delle nuove feature del prodotto Volition. Cambia anzitutto il sistema di combattimento a mani nude, che ora tollera prese, lanci di oggetti (e di persone) e colpi caricati, e si può anche usare un avversario come scudo umano. Ci saranno inoltre una varietà di nuove armi, fra le quali spiccano le satchel charges, delle vere e proprie sticky bombs che promettono davvero faville. Un'altra feature interessante riguarda invece la guida delle vetture, e si tratta del cruise control: in sostanza, è possibile settare una velocità mentre si è alla guida di un auto, di modo da farla procedere in automatico lasciando all'utente maggiore libertà per sparare agli obiettivi desiderati. Una sostanziale evoluzione rispetto al prequel riguarda invece l'intera sezione dedicata al tagging: la pratica di disegnare graffiti è ora maggiormente elaborata, e ci sarà un editor apposito per realizzare loghi e marchi da scrivere sui muri o da imprimere sugli abiti della propria gang. Forte di una build abbastanza recente, Saints Row 2 girava piuttosto bene, senza subire particolari rallentamenti e sfoggiando una cosmesi di tutto rispetto, anche se permanevano alcuni aspetti un po' grezzi che dovrebbero essere corretti in tempo per l'uscita nei negozi. A seguito del nostro playtest abbiamo potuto fare quattro chiacchiere con glli sviluppatori, che ci hanno dato qualche informazione in più: hanno anzitutto dato una collocazione “storica” al prodotto, visto che gli eventi narrati avvengono 20 anni dopo quelli del prequel all'interno di una città per molti versi rinnovata (ad esempio, quelli che nel primo capitolo erano dei cantieri ora saranno dei giganteschi grattacieli, mentre quartieri malfamati al tempo potrebbero essersi trasformati in rispettabili zone residenziali). Hanno poi posto l'accento su due elementi forti del prodotto: anzitutto su un sistema di punteggio basato sul rispetto, da ottenersi risolvendo quest e compiendo particolari azioni e che permette di sbloccare nuovi contenuti. E' stata poi la volta dell'editor del personaggio, potenziato in ogni suo aspetto e capace di generare figure di ogni tipo, da veri e propri mostri fino a credibili sosia di celebrità. Sul fronte del multiplayer, invece, si ha avuto conferma del notevole impegno di Volition in tal senso. oltre a poter contare su Deathmatch e compagnia bella, il prodotto finale avrà anche una modalità co-op tramite la quale affrontare con un amico ogni singola missione, con un sistema drop-in e drop-out che si preannuncia molto snello. Chiudiamo infine con due annotazioni: a detta degli sviluppatori, Saints Row 2 dovrebbe durare tra le 40 e le 60 ore, e molto probabilmente non conterrà i trofei nell'incarnazione PlayStation 3.