Si può intravedere un certo criterio nella scelta effettuata da Microsoft sui giochi da portare sulle altre console in questa inedita apertura al multipiattaforma, e Grounded è sembrato subito uno dei candidati più indicati per un'operazione del genere. Invece che partire dalle grandi produzioni in stile blockbuster, sono state scelte delle esperienze molto particolari dal catalogo di Xbox Game Studios, tra giochi single player dotati di un'identità molto spiccata e titoli multiplayer che possono godere di un ampliamento del pubblico potenziale per rimanere attivi e rilevanti sul lungo termine. Il tutto cercando anche di capire, al contempo, come possa reagire l'utenza "straniera" alle produzioni in questione, cosa che al momento sembra aver dato ragione all'esperimento.
Per quanto riguarda il survival di Obsidian, questo giunge nella sua forma più completa e aggiornata con la Fully Yoked Edition, ma per una valutazione vera e propria vi rimandiamo ancora alla nostra recensione originale, mentre qui vogliamo fare un po' il punto su come funziona Grounded su Nintendo Switch perché, a nostro avviso, questa potrebbe essere una piattaforma ideale per godersi il piccolo-grande progetto di Adam Brennecke e compagni.
Posto che il gioco sia ancora una vera perla e le tante aggiunte applicate dagli sviluppatori in questi mesi l'abbiano reso ancora più ricco e completo, bisogna dire che questa versione non rappresenta propriamente lo stato dell'arte delle conversioni su Switch, purtroppo, e la cosa si fa un po' sentire, nonostante la fedeltà grafica non sia un elemento fondamentale per godersi Grounded.
Fully Yoked
La conversione su altre piattaforme arriva in corrispondenza con la conclusione dello sviluppo attivo su Grounded, che ha raggiunto a questo punto la completezza, rappresentata da questa Fully Yoked Edition. È stato un lungo percorso, per chi ha seguito questo progetto fin dall'accesso anticipato nel 2020, ma sostenuto da un'evoluzione costante che l'ha fatto sempre sentire vivo e particolarmente curato dagli sviluppatori, i quali hanno infuso una notevole passione in questa idea. Dal punto di vista dei contenuti, il gioco era già alquanto completo con la versione 1.3 Make it or Break It, ma la 1.4 ha perfezionato il tutto e aggiunto ulteriori caratteristiche in modo da rifinire Grounded e consegnarlo alla storia videoludica.
Dal punto di vista dei nuovi contenuti, l'aggiunta più interessante è rappresentata dall'arrivo delle formiche regine. Queste imponenti creature possono rappresentare delle sfide di notevole entità, ma la cosa più interessante è che ci pongono di fronte a una scelta: combatterle o allearsi con loro, cosa che porta a diverse conseguenze nei rapporti di forze delle varie zone del giardino.
Sul fronte del crafting, l'aggiornamento ha portato oltre 20 nuovi oggetti ed equipaggiamenti vari, oltre a nuove possibilità di costruzione delle basi.
Per quanto riguarda opzioni e modalità di gioco, Fully Yoked introduce una sua specifica versione del classico New Game Plus con l'introduzione del REMIX.R, sbloccabile una volta raggiunta una prima "conclusione" di Grounded e in grado di trasportarci in nuove dimensioni composte da remix di elementi già visti, apportando nuove sfide, boss e segreti nascosti, tra i quali anche varie creature mutate dall'infusione di Scienza pura. Sul fronte della "quality of life", l'aggiornamento ha introdotto la possibilità di scambiare salvataggi in multiplayer, l'opzione per ritrovare i pet perduti e un sistema di misurazione della quantità di oggetti presenti in un mondo, in modo da capire come questo possa essere gestito anche su hardware meno performanti.
Sopravvivenza condivisa
Il supporto per il cross-play consente di utilizzare le nuove versioni di Grounded per proseguire la propria avventura ovunque, oltre a consentire di giocare con altre persone, indipendentemente dalla piattaforma utilizzata, e questi sono elementi di notevole importanza per un titolo come questo, che può andare avanti a lungo se ci si fa prendere dai meccanismi che esulano dal seguire la storia principale. Abilitando l'opzione per il cross-play nella schermata delle opzioni, c'è da eseguire un veloce passaggio per accedere con il proprio account Microsoft su un altro dispositivo e a questo punto possiamo recuperare i salvataggi e di fatto trasportare l'esperienza pregressa su Nintendo Switch, cosa che rappresenta una soluzione stimolante vista la possibilità di giocare in mobilità.
La condivisione è un po' il principio base su cui è impostato il gioco e la stessa operazione di conversione, visto che ci troviamo di fronte a un'avventura che viene goduta al meglio in compagnia, sebbene sia perfettamente affrontabile anche da soli. Con questo spirito, l'apertura a nuove community di giocatori è un evento di notevole importanza, ma in questa prima fase di lancio bisogna registrare qualche inconveniente nel supporto online.
Questo non risulta ancora molto stabile in questa prima versione, sia per quanto riguarda la gestione dei salvataggi che per l'organizzazione di partite multiplayer. Sono questioni probabilmente risolvibili nel giro di pochi aggiornamenti post-lancio, dunque vanno soppesate come elementi in divenire, ma è indubbio che, in questa prima fase, Grounded su Nintendo Switch abbia diversi problemi che investono la sfera tecnica.
Questioni tecniche
Considerando la già ottima valutazione di Grounded all'epoca della versione 1.0, le aggiunte apportate in questi anni e culminate con questa 1.4 non fanno che incrementare il giudizio positivo, nel complesso. Le note dolenti si riferiscono nello specifico alla versione Nintendo Switch, che dimostra notevoli incertezze sul fronte tecnico. La caratterizzazione scelta per la grafica, che richiama l'atmosfera generale da cartone animato degli anni '80 e non vuole essere particolarmente realistica, aiuta sicuramente a smussare le imperfezioni e l'operazione di conversione probabilmente non è stata semplice, ma le differenze con le altre piattaforme e in particolare con Xbox Series X|S sono veramente evidenti.
Pur essendo un titolo che non fa della tecnica il suo elemento distintivo, Grounded è comunque in grado di mostrare scorci graficamente notevoli. Switch ha dimostrato in passato di saper gestire conversioni forse anche più impegnative, cosa che rende poco giustificabile questo enorme divario in termini di qualità grafica e prestazioni.
Le analisi tecniche hanno mostrato valori nettamente inferiori in termini di risoluzione e frame-rate, ma al di là delle tabelle queste riduzioni sono ben visibili sullo schermo, dove il gioco tende ad avere un aspetto molto più grezzo e meno dettagliato rispetto allo standard.
La complessità di Grounded non si trova tanto nel livello di dettaglio e nella ricchezza delle geometrie, ma nella densità di elementi sempre visibili sullo schermo e nella gestione di un open world interconnesso, fatto di tanti elementi mobili e interazioni possibili con gran parte dello scenario, che subiscono modifiche gestite in tempo reale. Al tutto si aggiunge un ciclo giorno/notte dinamico, una gestione di luci e ombre non banale e soprattutto la possibilità di incrementare la complessità dello scenario con la costruzione di basi che possono raggiungere dimensioni notevoli. Tutto questo pesa particolarmente sulle prestazioni della versione Nintendo Switch, che parte già da un frame-rate dimezzato rispetto ai 60 fps stabili visti su Xbox e PC e può subire cali sia nelle fasi più impegnative che con l'aumento di elementi personalizzati all'intento del mondo di gioco.
In definitiva, Grounded non trova certamente la sua migliore espressione su Nintendo Switch, dove il gioco fa chiaramente fatica e si mostra in uno stato piuttosto lontano dal suo massimo splendore, tuttavia può trovare nella dimensione portatile uno stimolo in più, trattandosi di un gioco che si presta a essere fruito con approcci e ritmi differenti, molto personali. La speranza è che gli inconvenienti tecnici possano essere eliminati, o quantomeno mitigati, con l'arrivo di aggiornamenti già nel prossimo periodo.