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E3 2002: Il più bell'Expo da sempre
L’imponenza di questa macchina da soldi è sorprendente ma in qualche modo già conosciuta: aumentano le cifre in gioco di anno in anno ma tutto segue un binario previsto, ogni E3 e’ il remake con piu’ colori e piu’ frames al secondo dell’anno precedente. Almeno fino ad oggi.
Quello che rende unico il 2002, e lo destina per sempre alla storia dell’intrattenimento elettronico, è la concomitanza di investimenti di tre grandi industrie del settore: Sony, Nintendo a la novella Microsoft.
Mai prima d’ora il dualismo a cui gli utenti sono stati abituati negli anni era esploso esponenzialmente, e mai prima d’ora la scelta e l’imbarazzo erano stai così grandi.
Il 2002 e’ l’anno della Console War. Ricordatevi queste due semplici parole perche’ le risentirete alla noia: tre grandi avversarie agguerrite e potenti insieme sfidano il mercato di massa con le identiche convinzioni di vittoria.
Il battage pubblicitario è superiore a qualsiasi precedente, nulla rimane intentato, nessun media è trascurato. La sfida a colpi di esclusive e la corsa al ribasso dei prezzi già hanno inscenato improbabili teatrini nei negozi di mezzo mondo (non ultima l’Italia con il crollo del prezzo di Xbox e l’imbarazzante ricorso a giochi regalo per gli sfortunati acquirenti del giorno prima).
La guerra è solo al suo inizio, impossibile ora dirsi certi dei vincitori. Forse gli unici vincitori saranno gli utenti, omaggiati da prezzi ultracompetitivi, o forse no, perche’ come vedremo non sempre il lancio di una nuova console significa arrivo di idee originali, quanto piuttosto di remake scontati e ultrapompati di cui le software house possono prevedere con facilità la mole di venduto. Una prima risposta sarà data qui, all’E3 di Los Angeles, dove verranno lanciati sul tavolo da gioco tutti gli assi disponibili per la stagione in corso e dove verranno fatte tutte le promesse e gli spergiuri per il futuro.
Ecco allora intrecciarsi allo spettacolo dei megaschermi con l’ultimo picchiaduro di grido e le ballerine in costume, le conferenze tecniche, dove si parla di wireless gaming, di massive multiplayer, di distribute computing e chi piu’ ne ha piu’ ne metta nel tentativo di disegnare visioni del futuro dell’intrattenimento che non siano solo slogan efficaci ma sappiano suonare convincenti a chi nei sogni deve ora investire il vile denaro.
Alleanze strategiche, grandi manovre di mercato, le firme della telefonia mondiale (Nokia, DoCoMo, Motorola), i più diffusi ISP (AOL, So- Net, Nifty) e le multinazionali dell’ICT (Sun, IBM, Microsoft), tutto avverrà qui e tutti saranno qui.
Per coloro invece che non avranno questa fortuna ci sara’ Multiplayer con una copertura audio e video in tempo reale senza precedenti per l’Italia, che vi invitiamo a seguire giorno per giorno via internet.
Insieme cercheremo di mettere ordine fra le immagini e gli annunci, per capire dove si muove realmente il mondo del videogioco e quali saranno gli scenari del futuro imminente.
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Cambierà davvero il nostro modo di giocare? Si abbatteranno le frontiere culturali e tecnologiche che dividono i giocatori dei vari continenti? Sara’ necessariamente un passo verso il bene o forse dobbiamo guardare con timore e circospezione alle rivoluzioni?
La grande rivoluzione sicuramente promessa da tempo ed oggi pronta a debuttare all’E3 è la distribuzione di grandi moli di informazioni. Il BroadBand (BB) renderà obsoleta ogni forma conosciuta di divulgazione via internet e imporrà lo studio di nuove tipologie di servizio all’utente che coinvolgeranno non più le semplici immagini ma la televisione realtime, il cinema on demand e la interattività multiutente a lunga distanza.
Tutto questo non e’ destinato ai soli PC, ma invaderà le vostre macchine da gioco e i vostri cellulari.
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Immaginate la vostra console collegata 24h/24h al network, e di poter giocare a distanza in qualsiasi momento con utenti di tutto il mondo, immergendosi in un universo ludico che vive di leggi propie e che evolve incessantemente anche senza il vostro contributo, così che ogni partita non sarà mai la stessa ed ogni personaggio non sarà mai quello che avete lasciato alla vostra ultima visita.
State immaginando Final Fantasy XI. State ragionando in base ad una nuova tipologia di valutazione ludica fondata non piu’ sul valore tecnico e artistico del videogioco, ma sul suo potenziale evolutivo. Non esisteranno più i giochi classici, riproponibili ad anni di distanza, perchè la ragione stessa di un titolo cesserà di essere quando gli utenti mondiali smetteranno di collegarsi al suo server, e lo lasceranno morire.
Immaginate ora di chiamare il vostro amico sul suo Macintosh o sul pc, usando la vostra console preferita. Gli lanciate una sfida all’ultima versione di PES. Immaginate di non sapere neppure come sia collegato al network: per voi è assolutamente trasparente, per voi esiste solo il vostro amico/giocatore.
La distinzione fra hardware incompatibili cesserà di avere importanza, ogni macchina convergerà verso i servizi, e diverrà prioritario garantire l’accesso a questo o all’altro gioco di successo, anzichè porre l’accento all’esclusività dei propi titoli, disponibili solo sulla propia macchina.
Questo scenario è da tempo ipotizzato dai guru dell’elettronica, e ammiccato da grandi industrie tra cui Sony e Microsoft.
Immaginate addirittura che il vostro amico non possieda il gioco in questione, e che sia la vostra Playstation a farlo girare, permettendogli di collegarsi ed inviandogli le immagini del campo, cosicchè la sua console si trasformi momentaneamente in una pura proiezione elitaria del vostro gioco, concessa e voluta da voi. Uno strumento anzichè un direttore, una finestra sul divertimento anzichè la fonte stessa.
State pensando ad un network dove la potenza di calcolo e’ condivisa e cresce con il crescere delle console connesse, dove ognuna contribuisce e solo alcune dirigono i lavori. Una grande macchina virtuale dalla potenza infinita, alla quale la Sony sta già pensando per la sua PS3.
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Immaginate ancora di aver terminato la vostra avventura a Resident Evil, e di non voler attendere un minuto per sapere quali nuove evoluzioni e colpi di scena sono in arrivo a Racoon City: vi collegate online e scaricate a pagamento il capitolo successivo, e così settimana dopo settimana, seguendo le orme di quella che non e’ piu’ un survival horror fine a se stesso, ma una epopea televisiva che potrebbe continuare per anni, come una soap opera.
La Microsoft è stata una delle prime a credere in questo scenario, e molte case giapponesi (citiamo la Squaresoft) sono pronte a testare il mercato.
Immaginate infine di volere tutto questo senza dover restare a casa ed accendere la vostra console.
Lo volete ora e subito, ovunque voi siate: giocherete Halo o FF sul vostro cellulare di ultima generazione, con schermo a colori, quickcam e riconoscimento vocale. Impossibile? E’ il wireless gaming, una realtà più vicina che mai, che incominceremo a conoscere a fine anno.
Di tutto questo si parlerà e si vedrà a Los Angeles nell’anno 2002.
Ma il videogioco, si intendo il videogioco nella sua essenza, lui ci sarà? Ancora non lo sappiamo.
La giocabilità fatta di immediatezza e la fantasia del giocatore escono dalla grande bagarre forse un poco umiliate.
Chi come noi opera nel settore dai compianti anni ‘80 si trova suo malgrado ad affontare domande nuove e più difficili che mai, e deve affrontare il viaggio verso la California con la consapevolezza che, forse, un’epoca è finita ed un mondo nuovo è alle porte... questa volta per davvero.
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E3 2002: Il più bell'Expo da sempre
Nella cornice futuristica ed esageratamente spettacolarizzata dell'Expo di Los Angeles, andrà in scena fra poco più di due settimane uno dei massimi eventi di divulgazione massiva dell'intrattenimento che l'uomo abbia saputo creare.
Riuniti tutti insieme sotto lo stesso tetto decine di produttori, sviluppatori, multinazionali e non del videogioco, grandi industrie delle telecomunicazioni che investono nel settore, oltre centomila spettatori paganti, nonchè televisioni, radio, case cinematografiche, giornalisti di tutte le testate editoriali del globo e magari anche qualcuno capitato per sbaglio...
Qui all'E3 si attendono le rivelazioni più clamorose, qui si svelano i segreti delle grandi major pronte a darsi battaglia, qui vengono enunciate le strategie aziendali di medio e lungo termine.
L'industria dell'intrattenimento ha assunto ormai da un paio di anni una dimensione pubblicitaria ed economica pari a quella di Hollywood, se non addirittura superiore (nessuno può ancora definirlo per certo) e seconda a nessun’altra. E’ normale quindi che tante aspettative ruotino attorno all’evento losangelino, divenuto ormai un business in se stesso, con notevoli cifre investite dai media e alti incassi al botteghino.
Attori di questo spettacolo i volti più noti del panorama videoludico, come Hideo Kojima di Konami, Yuji Naka di Sonic Team o lo stesso Bill Gates che non manchera’ di elargire i suoi generosi sorrisi alla folla degli adepti.
Ormai il dialogo con le testate giornalistiche e la presenza ai principali eventi mediatici costituiscono una parte rilevante del lavoro dei più famosi game designers, tanto che ci chiediamo a volte quanto tempo residuo abbiano ancora per dedicarsi a nuovi progetti.