Rockman è Forte
La dinamica di gioco è sempre la stessa, nella fattispecie: con un tasto saltate, con l’altro sparate. Deliziosa e completa sintesi dell’interattività, tanto vi basterà per comandare a dovere il vostro omino. Ah, ovviamente con la croce direzionale, be’, direzionate…
Megaman è dotato del solito sparo concentrato del quale potrete apprezzare gli effetti tenendo premuto e rilasciando il tasto di fuoco, mentre Bass è capace di sparare a raffica quando ciò vi sembrerà più congeniale. E’ inoltre ovviamente presente anche un’altra caratteristica che rappresenta quello che personalmente non riesco a mandare giù in ogni capitolo del buon Megaman, il fatto che sia impossibile accucciarsi: azione che istintivamente tento sempre di eseguire quando mi sparano addosso facendo puntualmente subire allo stoico personaggio una mitragliata in testa, che l’eroe Capcom peraltro sopporta senza battere ciglio. Questione di abitudine suppongo, ma andiamo oltre…
La storia ci propone il canovaccio tipico: Robot King ha rubato i piani del Dr. Wily e intende costruire un nuovo esercito di droidi (comincia ad essere un’abitudine...) per sconfiggere l’umanità, ma la nostra accoppiata non starà certo a guardare!
Let’s Rock’man’roll!
Una caratteristica molto interessante in questo gioco è la possibilità di scegliere il percorso da seguire, ovvero la possibilità di selezionare quale livello tentare una volta eliminato il boss precedente. Il che ci pone innanzi ad una discreta varietà di situazioni visto che oltretutto il design dei livelli è alquanto eclettico, lasciando al giocatore un minimo di libertà nella costruzione della storia; non si tratta insomma di proseguire meramente stage dopo stage senza intervenire, il che in un gioco del genere è già una conquista, e lascia inoltre spazio alla rigiocabilità del titolo una volta completato, se avrete voglia di vedere i livelli non affrontati nel corso della partita. Un po’ come accade in Megaman Zero, insomma, anche se in M&B (o R&F, se preferite) le cose sono un po’ più semplificate, si potrebbe dire “ridotte all’osso”; ma è anche vero che sono due giochi concepiti in periodi alquanto differenti...
Il confronto potrebbe essere interessante: questo M&B, in effetti, si dimostra (per quanto sono riuscito a visionare) alquanto grezzo rispetto allo Zero, graficamente dà l’impressione di essere un gradino sotto l’altro, nonostante si attesti comunque su livelli rispettabilissimi, bello colorato e ben animato. Ciò che però lo caratterizza è di essere più puramente Megaman, mentre il secondo è più ragionato, più complesso: in effetti mancava un’incarnazione del “classico” su GBA che per ora ci aveva fatto godere il robottino Capcom solo attraverso gli ottimi titoli “alternativi” finora sfornati (i Battle Network e, appunto, lo Zero). Non ci resta che aspettare l’ormai vicinissima, poco più di due settimane, uscita europea per un giudizio definitivo!
La Strana Coppia
Nonostante il titolo, non ci troviamo di fronte ad un simulatore di pesca sportiva tra cyborg, questo Megaman and Bass è infatti la versione anglofona di Rockman & Forte, uscito diversi mesi orsono su GBA Jappo. Mentre è uscito il terzo titolo della nuova serie Rockman EXE, questo Megaman and Bass ripropone invece la vecchia impostazione propria della saga, rispolverando la versione SNES (anzi, SFamicom); ci ritroveremo dunque a saltellare e correre tra piattaforme et similia nelle varie ambientazioni in cui verremo catapultati, alla ricerca del cattivello di turno, sparando come folli a tutto ciò che si muove. In questo, Megaman non sarà solo, ad accompagnarlo nell’avventura ci sarà infatti Forte (o Bass), selezionabile a inizio gioco, alter-ego del nostro beniamino: nero e dall’aspetto risoluto, possiede più o meno le stesse caratteristiche del cyborg azzurro ma con una capacità di fuoco più dinamica e veloce. Pare inoltre che entrambi siano accompagnati dai rispettivi aiutanti, ovvero Rush per Megaman e Treble per Bass.