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Spostando l’obiettivo verso un tipo di gameplay leggermente più riflessivo troviamo Starfox Adventures, ovvero il primo ed ultimo titolo sviluppato da Rare per Cubo. Il testamento della software house britannica non è tuttavia così brillante come ci si attendeva, fondamentalmente a causa di una leggera mancanza di ritmo e varietà nelle situazioni da affrontare. Resta comunque di certo un validissimo acquisto, soprattutto per gli amanti del genere che non potranno non restare affascinati dalla splendida grafica e dall’eccezionale ambientazione. Non un capolavoro quindi, ma di certo un motivo più che buono per premere il tasto “power” della propria console.
Rimanendo nel regno dei platform game, si offre come buona alternativa per gli amanti dei personaggi Disney Chi è PK? di Ubi Soft
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Facendo un ulteriore passo verso il genere adventure non si può non citare Eternal Darkness, uno dei titoli più rimandati degli ultimi anni; dai tempi del suo annuncio su Nintendo 64 ne è passato di tempo, e benché alcuni retaggi del passato a 64 bit siano visibili per quanto riguarda il comparto tecnico, la fatica di Silicon Knights riesce a catturare soprattutto grazie all’eccellente atmosfera, alla eccezionale storia e ad un gameplay davvero ben riuscito, che accompagna il giocatore senza mai generare frustrazione. Forse eccessivamente lineare e leggermente meno ispirato nelle battute finali, Eternal Darkness resta comunque uno dei titoli per Gamecube di maggiore peso del 2002.
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Per chi preferisce passare in compagnia i momenti davanti alla tv col pad in mano, Gamecube offre una grande possibilità di scelta a partire dal party game per eccellenza, ovvero Mario Party 4. Quello che, giocato in singolo, è infatti un titolo decisamente monotono e poco godibile, si trasforma letteralmente in multiplayer diventando un piccolo gioiello capace di riempire intere serate con gli amici. Decine di mini-games, conditi da una grande quantità di opzioni e modalità, fanno di Mario Party 4 un vero e proprio must del genere.
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Decisamente più violento ma altrettanto godibile in compagnia è Timesplitters 2, l’atteso ritorno di Free Radical Design che rappresenta la continuazione ideale della filosofia di FPS di titoli come Goldeneye e Perfect Dark. Timesplitters 2 è quindi un prodotto marcatamente votato al multiplayer, modalità nella quale è capace di offrire un grado di personalizzazione enorme, oltre ovviamente ad una marea di diverse modalità di gioco. Leggermente meno appagante per quanto riguarda il gioco in singolo, soprattutto a causa di una storia decisamente debole e di un rivedibile sistema di salvataggio, la produzione Eidos resta comunque un valido acquisto per gli appassionati del genere.
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Sul fronte sportivo/corsaiolo la scelta su GameCube è invece decisamente limitata. Per gli amanti del calcio segnaliamo Fifa 2003 della linea EA Sports, mentre per chi preferisce il parquet e il canestro consigliamo NBA Live 2003. Decisamente più arcade ma molto divertente, soprattutto in multiplayer, è Sega Soccer Slam, che propone adrenaliniche sfide a calcetto tre contro tre.
Se ai faticosi sport fisici preferite le quattro ruote il GameCube ci offre l’ultima incarnazione della serie Need for Speed, Need for Speed: Hot Pursuit 2, che vi metterà al volante delle più prestanti supercar.
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Import, che passione!
Per chi può invece fare affidamento anche al mercato d’importazione, ai titoli già citati si aggiungono altri veri pezzi da novanta; su tutti, spicca Metroid Prime, il discusso e attesissimo debutto 3d della serie. Retro Studios è riuscita nell’intento di superare sé stessa confezionando un autentico capolavoro, capace di ambire non solo alla palma di miglior gioco per Gamecube ma anche a quella di miglior titolo dell’anno. Metroid Prime rappresenta esattamente ciò che avrebbe dovuto essere Metroid con l’aggiunta della terza dimensione, e ciò si materializza in un titolo praticamente privo di reali difetti e il cui acquisto è non solo consigliato, ma imposto.
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Import, che passione!
Sicuramente meno rivoluzionario ma in grado di far la felicità di molti appassionati è Resident Evil 0, anch’esso passato da Nintendo 64 a Gamecube ma completamente riprogrammato nel suo aspetto grafico. La tecnica è quella del Rebirth (già disponibile in formato PAL), quindi il massimo che i fondali pre-renderizzati siano in grado di offrire; la classica e familiare meccanica di gioco della serie è stata in quest’occasione leggermente rivista, soprattutto grazie alla possibilità di controllare 2 personaggi contemporaneamente. Un prodotto quindi non certo innovativo ma di grande spessore, da non perdere per gli amanti della serie.
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Import, che passione!
Lasciamo volutamente da parte il nuovo episodio di The Legend of Zelda: Kaze no Takuto, disponibile entro Natale ma solamente nel Sol Levante, con tutte le limitazioni che conseguono al giocare ad un titolo del genere completamente in giapponese.
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Playing everywhere...
Passando al Game Boy Advance, il titolo da avere è sicuramente Metroid Fusion: Nintendo ha realizzato un gioco senza dubbio meno sorprendente di Metroid Prime, ma dalla qualità complessiva quasi identica. Fedele alle sue origini 2d, l’episodio su GBA rappresenta il vertice massimo del genere su console portatile.
Eccellente anche Castlevania: Harmony of Dissonance: il secondo episodio della serie su GBA rappresenta un passo in avanti rispetto al prequel sotto ogni aspetto, il che è tutto dire visto l’elevatissima qualità di quest’ultimo. Un titolo da consigliare a chiunque quindi, non solo ai fedelissimi della saga Konami ma anche a chiunque sia alla ricerca di un titolo profondo, godibile e eccezionalmente giocabile.
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Playing everywhere...
The Legend of Zelda si impone invece come l’acquisto da fare per gli utenti GBA alla ricerca di un action-Rpg favoloso, da molti ritenuto il miglior episodio in 2d della saga di Zelda. Alla conversione da Super Nintendo è stata aggiunta una eccellente modalità in multiplayer, denominata The 4 swords, capace di giustificare da sola l’acquisto di un cavo link. Il gioco è già nei negozi che si occupano di importazione parallela in versione americana, in inglese quindi, ed uscirà in versione italiana, completamente localizzata, nei primi mesi del 2003.
Il poker di assi del GBA si completa con Super Mario Advance 3: Yoshi’s Island, ovvero la conversione di quello che è ritenuto da molti uno dei migliori platform 2d mai realizzati. Il capolavoro per Super Nintendo è stato adattato perfettamente al portatile a 32 bit, e ciò che ne risulta è un acquisto obbligato per chiunque.
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Playing everywhere...
Oltre a questi veri e propri pezzi da novanta, perché non fare un tuffo nel passato con Super Ghouls’n Ghosts, riproposizione di un vecchio classico per Super Nintendo? E, tra un zombie e l’altro, consigliamo caldamente di scaricare la tensione con Street Fighter Alpha 3, picchiaduro bidimensionale uno contro uno. Per i fans del maghetto più famoso del mondo poi è ovviamente consigliato l’acquisto di Harry Potter e La Camera dei Segreti. La magia di Hogworts arriva anche su GBA…
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Playing everywhere...
Anzitutto, partiamo da una premessa: il Natale per i possessori di Gamecube usa/jap sarà decisamente più appagante di quello degli utenti pal. Sfortunatamente infatti, alcuni pezzi da novanta non ce l’hanno fatta ad arrivare nel vecchio continente prima del 2003, lasciando quindi un po’ di amaro in bocca a chiunque non sia in grado di attingere al mercato d’importazione.
Ciò nonostante, per quest’ultimi la situazione è tutt’altro che drammatica: su tutti, il gioco da avere è sicuramente Super Mario Sunshine, il titolo che ha sancito l’attesissimo ritorno dell’idraulico baffuto più famoso al mondo. Benché rappresenti un’evoluzione del capolavoro Super Mario 64, Sunshine introduce un elemento come lo zaino ad acqua capace di un tocco di reale originalità ad un genere nel quale le idee sembravano iniziare a mancare. Benché Sunshine non possa, per ovvi motivi, rappresentare quella pietra miliare che è stato il suo predecessore, ciò nonostante l’episodio su Gamecube si impone come uno dei migliori titoli dell’anno, oltre che un acquisto indispensabile per ogni fan della grande N.