Sequel si nasce...
Il seguito di Otogi è ambientato nel periodo Heian, in un Giappone alternativo e l’azione è incentrata su di un esorcista di nome Seimei Abeno, che è uno dei sottoposti dell’ormai famosa Imperial Court. Questo è tutto quello che è stato divulgato riguardo alla trama, ovviamente gli sviluppatori tengono la bocca ben cucita per alimentare l’hype e l’aura di mistero attorno al loro titolo.
Da quanto abbiamo potuto provare al Tokyo Game Show il gioco non delude affatto, anzi punta a sviluppare ulteriormente le buone premesse poste dal suo predecessore. La novità più rilevante riguarda sicuramente l’introduzione di un altro personaggio che guideremo nel corso dell’avventura. Gli schemi in cui si muoverà questo fantomatico personaggio ( per ora non se ne conosce il nome) hanno destato particolarmente la nostra attenzione, sono infatti molto diversi rispetto alle cupe ambientazioni alle quali ci eravamo abituati guidando il mezzo demone Raikoh (protagonista del primo Otogi) nel suo cammino. Cosa hanno di particolare? Sono livelli molto molto luminosi, quasi paradisiaci, come se questo nuovo soggetto si muovesse in un altro mondo rispetto a quello di Seimei, ma questa è solo una nostra supposizione e le notizie a riguardo non ci aiutano in tal senso.
Entrambi i protagonisti sfruttano l’ottimo sistema di controllo già visto nel prequel: A per saltare, B e Y per i due attacchi e X è usato per le magie.
Gli elementi Rpg sono stati mantenuti ed ulteriormente migliorati, prima di ogni livello potremo infatti potenziare e accessoriare il nostro esorcista con armi e incantesimi dei più svariati, anche se rimane qualche punto oscuro visto che la lingua giapponese rimane un ostacolo di tutto rispetto e le informazioni sono quanto mai scarne.
DISTRUGGO TUTTO!!!
Uno degli aspetti più gratificanti di Otogi era quello di poter interagire quasi totalmente con gli elementi dello scenario e, anche in questa nuova incarnazione, gli sviluppatori di From Software non ci hanno deluso e hanno reso ancora più completa tale interazione. La sensazione di potenza data dallo sfondare muri e palazzi con un solo colpo di spada, come se fossero di carta velina, non ha eguali in nessun altro gioco.
I combattimenti, vero punto di forza del titolo, sono sempre molto coreografici e la possibilità di rimanere in aria quasi all’infinito, sospinti dai colpi inferti ai nemici, li rende frenetici ed entusiasmanti.
Un altro aspetto da rimarcare è sicuramente la caratterizzazione dei nemici, già molto buona in Otogi e qui ancora migliorata, con modelli poligonali molto dettagliati e dal forte impatto “emotivo”.
Il motore grafico di Otogi Hyakki Toubatsu Emaki è qualcosa di impressionante. Gli schemi da noi provati sono molto ben fatti, con un ampio orizzonte visivo e un poligon counting molto alto. Abbiamo potuto ammirare scenari molto suggestivi e, tra l’altro, delle cascate ricreate perfettamente e un fantastico mutamento del cielo in tempo reale, fino a diventare un vortice di spaventose dimensioni. Veramente incredibile. Texture molto ben definite ed effetti particellari a profusione completano un quadro che già di per sé fa gridare al miracolo.
Otogi 2 è previsto per fine anno in Giappone e nel 2004 da noi; al lancio sarà accompagnato da una campagna pubblicitaria molto vantaggiosa per gli acquirenti del sol levante. Il titolo infatti conterrà al suo interno anche il dvd della versione europea di Otogi: Myth of Demons, due ottimi giochi al prezzo di uno. Per ora non si sa se tale promozione verrà allargata anche oltre i confini nipponici.
Non possiamo che aspettarci un titolo molto valido, sicuramente superiore al primo capitolo. Speriamo che gli sviluppatori abbiano colto le lamentele di noi utenti e abbiano migliorato uno dei difetti che più inficiava tale gioco: la trama troppo banale e incapace di coinvolgere il giocatore. Incrociamo le dita e non ci resta che aspettare natale per poter avere le idee più chiare su di un titolo che si posiziona di diritto fra i più attesi del 2004.
Otogi: Myth of Demons era partito molto in sordina, mano a mano che però le informazioni circolavano e i primi fortunati entravano in contatto con le acerbe build del gioco la curiosità cresceva. In fondo nessuno si aspettava un gran titolo, ma la realtà dei fatti ha ribaltato tale verdetto. Otogi è sicuramente, a tutt’oggi, il miglior action presente nella lineup Xbox: ottimamente ambientato, personaggi suggestivi e una realizzazione tecnica che sfrutta a dovere l’hardware del colosso di Redmond. Otogi è appena uscito nel vecchio continente, con un ritardo abbastanza inspiegabile rispetto alla versione giapponese, e quasi in contemporanea From Software ha annunciato di essere al lavoro ormai da tempo sul seguito: Otogi Hyakki Toubatsu Emaki, scopriamolo insieme.