La versione in nostro possesso ne presenta solo quattro (tra cui un edonista piuttosto ambiguo, una punk ed uno street rapper) con varie divise selezionabili, ma nella finale potremo deliziarci anche con emuli di Bruce Lee e Pamela Anderson, più altri simpatici cerebrolesi che non mancheranno di farsi notare. Da quello che abbiamo potuto testare, il gioco presenta già un’ossatura tecnica consistente, con un engine fluido e caratterizzato da modelli poligonali di ottima caratura, nonché una variegata serie di campi. L’hardware XBox risulta ben sfruttato, con buone texture ed una ricca palette cromatica, laddove l’uso accentuato dei chiaroscuri contribuisce ad incrementare l’atmosfera da street game trucido. Le opzioni di gioco affiancano alla consueta modalità partita dei minigiochi mirati al miglioramento della tecnica di gioco, sulla falsariga di Virtua Tennis 2, ed è ovviamente consentita una sfida multiplayer per un massimo di quattro utenti. Il gameplay si presenta immediato, godibile e più evoluto di quello visto in DOAX, ma d’altronde siamo di fronte ad un titolo strutturalmente più convenzionale di quello Tecmo, che focalizza principalmente l’attenzione sulle partite in campo. Tramite l’uso di un apposito tasto del pad, è addirittura possibile cimentarsi in furiose scazzottate non troppo dissimili da un picchiaduro ad incontri!
Per il resto i controlli risultano rapidamente accessibili, tanto che è sufficiente un breve lasso di tempo per padroneggiarli al meglio, complice anche la scelta di utilizzare una inquadratura fissa a volo d’uccello. Purtroppo questa impostazione grava sulla resa visiva dei personaggi, che sono ammirabili principalmente nei numerosi siparietti che li vedono protagonisti. Tra i difetti abbiamo notato qualche rallentamento nelle fasi più concitate ed un’eccessiva enfasi sui supercolpi a scapito delle azioni sotto rete, che rischiano di risolvere i match in furiose bordate da fondo campo… Ma non è da escludere un affinamento dell’ IA nella versione definitiva. Piacevole l’audio, arricchito dalle espressioni demenziali proferite dai vari personaggi, le reazioni del pubblico ed una buona selezione indie-rock per sottofondo. Le basi per un titolo degno di nota ci sono, restate sintonizzati per un’esaustiva recensione!
Il beach volley sta vivendo una seconda giovinezza nel tumultuoso mercato videoludico. L’ultimo esponente del genere arriva direttamente dal misconosciuto Hypnotix Team, già responsabile di Outlaw Golf, e dalla beta pervenutaci, possiamo affermare che i risultati sono degni di nota. Innanzitutto occorre sottolineare come il prodotto in questione interpreti questa disciplina sportiva in un’ottica marcatamente arcade e “politically uncorrect” I titoli di riferimento sono senza dubbio quelli di EA Big e l’ultima fatica Tecmo/Team Ninja: DOAX. Da quest’ ultimo la produzione Hypnotix riprende le allusioni sessuali delle esponenti del gentil sesso: non mancano infatti giocatrici formose quanto liete nel prodigarsi in pose ed atteggiamenti provocatori. Dalle follie EA Big invece attinge lo stile irriverente, gli immancabili supercolpi improbabili ed una stravagante caratterizzazione dei personaggi.