I Campionati Mondiali di Pokémon 2022 si stanno per chiudere e tra i tanti momenti da ricordare c'è sicuramente il debutto di Pokémon Unite sulla scena competitiva mondiale. Il MOBA di TiMi Studio e The Pokémon Company, infatti, ha festeggiato il primo anno di vita incoronando i primi campioni del mondo della sua storia. Parafrasando eventi più importanti di questo, è stato un piccolo passo per i MOBA, ma un grande passo per i mostri tascabili, che dimostrano una volta ancora la loro trasversalità e la loro forza come brand.
Non era semplice, infatti, riuscire a infilarsi in un mercato altamente competitivo come quello dei multiplayer online battle arena, oltretutto mantenendo inalterati i tratti distintivi di pokémon, ovvero l'accessibilità, l'unicità e l'essere adatti a tutti.
A Londra il team di sviluppo ha presentato una nuova mappa, le Rovine celesti di Theia, ed era presente con Masaaki Hoshino, un veterano del settore che ora riveste il ruolo di producer di Pokémon Unite.
Rovine celesti di Theia
La nuova arena, Rovine celesti di Theia, debutterà in Pokémon Unite il prossimo 2 settembre e sarà disponibile sia per le partite competitive, sia per quelle standard. Si tratta sempre di un livello a 2 corsie; quello che cambia è la parte centrale della mappa, che sembra decisamente più complessa che in passato. L'obiettivo, per Hoshino, è quello di rendere le partite competitive ancora più intense e prevedibili e per farlo hanno deciso di potenziare il jungling e le lotte al centro della mappa.
Un altro grande cambiamento è la presenza di Rayquaza, uno dei pokémon leggendari più amati dai fan. Stando a quanto detto da Hoshino non si tratterà di una semplice reskin di Zapdos, il leggendario che attualmente compare nelle fasi finali della partita, ma di un avversario che, se sconfitto, dona alla squadra che lo ha abbattuto un bonus d'attacco. Una dinamica per certi versi opposta a quella attuale, che rende vulnerabili tutte le porte avversarie.
Oltre a Rayquaza, le Rovine celesti di Theia saranno popolate da nuovi pokémon selvatici come Xatu, Accelgor, Escavelier, Bunnelby e Baltoy. Il loro ruolo dovrebbe essere quello di carne da macello per salire più velocemente di livello, ma ampliano ulteriormente il catalogo di mostri tascabili presenti nel gioco.
L’intervista a Masaaki Hoshino
La nuova mappa fa parte del percorso di crescita che TiMi e Pokémon Company hanno ideato per Pokémon Unite. Un percorso non semplice, dato che deve muoversi su un filo del rasoio: da una parte abbiamo una parte dei giocatori che vorrebbero avere un'esperienza di gioco sempre più complessa così da poter avere finali esport degne di questo nome, dall'altra c'è la stella polare di The Pokémon Company che vuole che i suoi giochi siano adatti a tutti e contribuiscano a espandere il marchio verso nicchie di mercato inesplorate. Con la sempre incombente spada di Damocle del marchio, che impone di non snaturare lo stile e la natura dei mostri tascabili.
Hoshino ha confermato nell'intervista tutte queste cose. Innanzitutto si è detto sorpreso dal fragoroso successo del gioco e da come è stato accolto da tantissimi videogiocatori differenti. Ha detto di aver apprezzato molto che genitori e figli usino Pokémon Unite per giocare assieme e che il team è rimasto sorpreso anche dalla capacità di questo MOBA di piacere a persone che non conoscevano i Pokémon e di essere fruibile anche dai giovanissimi. Una categoria che, aggiungiamo noi, potrebbe avere molte difficoltà ad avvicinarsi a questo genere solitamente molto complesso e con comunità piuttosto abrasive e poco inclini ad accogliere le nuove leve.
Tra le altre cose interessanti dette dal producer, sfortunatamente, c'è il fatto che per il momento il gioco resterà solo su mobile e Nintendo Switch. Non sono previste, quindi, nuove piattaforme (PC?) anche perché le due comunità di gioco si sono amalgamate piuttosto bene tra di loro. Nella loro visione la versione Nintendo è quella da salotto, mentre il gioco su mobile è quello da portarsi in giro: anche per questo motivo non hanno intenzione di rendere compatibili i controller su iOS e Android.
Per quanto riguarda i nuovi pokémon, Hoshino ha detto che la sua precedente esperienza in Bandai Namco per Pokkén Tournament, oltre che la sua passione per i mostri tascabili, gli ha consentito di avere una sorta di base sulla quale partire per Pokémon Unite. Entrambi i giochi, infatti, prevedono combattimenti a 360°. Una cosa impensabile fino a pochi anni fa nella serie principale. Questo gli ha dato una mano per cominciare a pensare a come potevano gestire i movimenti liberi dei pokémon, oltre che le diverse interazioni.
Un altro aspetto complesso da gestire è l'integrazione dei nuovi pokémon all'interno del gioco. Questo perché il processo di traduzione delle abilità del personaggio all'interno dei MOBA non è così immediato. Il team di sviluppo, quindi, deve cercare sempre di trovare la giusta quadra tra le esigenze di gioco e quelle dell'universo The Pokémon Company
Hoshino ha infine confermato che stanno pensando a opzioni ritagliate intorno al gioco competitivo, come per esempio la possibilità di bannare determinati personaggi, oltre che a collaborazioni cross-game legate, ovviamente, a iniziative simili negli altri giochi dei pokémon.
Il torneo
A corollario della giornata si sono giocate le finali del Pokémon UNITE Championship Series, il campionato del mondo del gioco. La prima edizione è servita per rodare i meccanismi e cominciare a formare una scena competitiva intorno a un gioco dalle potenzialità molto interessanti.
Il substrato competitivo, però, deve ancora maturare, dato che i Black Hand, una squadra competitiva con base a New York, si sono dimostrati di gran lunga il team più forte. Non solo sono arrivati alla finale da imbattuti, ma qui hanno travolto i poveri Nouns Esport per 3 a 0, con un match finale che non ha mai avuto storie.
Ai vincitori sono andati il 10% del montepremi totale che ammonta a ben 1 milione di dollari. Un bell'incentivo per spingere nuovi giocatori a tentare la fortuna e provare a diventare un professionista.