Ripetita iuvant?
Eccoci quindi a parlare di nuovo dei Dark Pokémon, introdotti con questi capitoli in tre dimensioni per GameCube: quando un Pokémon viene maltrattato e sfruttato per scopi poco nobili, il suo cuore si chiude e viene avvolto da un'aura malefica. E' in questi casi che entra in gioco la Snatch Machine del protagonista di Pokémon XD: essa produce delle Pokéball apposite, le Snatchball, in grado di catturare questi Pokémon anche se appartengono ad altri allenatori. La regola numero uno del perfetto allenatore di Pokémon è che le creaturine vanno catturate allo stato selvaggio ma, che diamine, state compiendo una buona azione! Una volta acquisito un nuovo Dark Pokémon, si noterà subito la mancanza dei suoi colpi speciali caratteristici, senza contare il fatto che combattendo non acquisirà esperienza: come in Pokémon Colosseum, infatti, ogni Dark Pokémon andrà ripetutamente mandato in combattimento finchè non si sarà liberato completamente dall'aura malefica che lo avvolge (un'apposita barra ne indicherà la quantità rimanente di volta in volta), e quando questa si sarà del tutto esaurita si dovrà sottoporre il Pocket Monster a una sorta di purificazione, facendo ricorso alla tecnologia dei centri di ricerca per Pokémon (in Colosseum era un più affascinante santuario eretto in onore di Celebi a svolgere questa funzione). A quel punto il Pokémon tornerà normale, entrerà a far parte ufficialmente della collezione del protagonista e, volendo, potrà essere inviato alle cartuccie per Game Boy Advance se si dispone dell'apposito cavo di collegamento. Tutto molto interessante, peccato che si sia già visto l'anno scorso. Insomma, Pokémon XD sembra la copia pedissequa di Pokémon Colosseum, con una meccanica di gioco totalmente identica, eccezion fatta per una storia che, a prima vista, sembra leggermente più infantile e meno coinvolgente. A completare questo bell'esempio di copia carbone, ci pensano le modalità comprimarie allo Story Mode, che permettono di sfidare degli avversari umani o computerizzati in battaglie all'ultimo sangue tra Pokémon, utilizzando quelli catturati nella modalità principale e quelli ottenuti nelle versioni per GameBoy Advance (in Colosseum la possibilità di trasferire i dati dall'handheld al GameCube si sbloccava terminando il gioco, speriamo che non sia necessario anche in XD).
Quando la fantasia scarseggia
Uno dei motivi che ha spinto la critica nipponica ad accogliere freddamente il nuovo Pokémon XD è stata non solo la somiglianza ludica davvero eccessiva con il precedente Colosseum, ma anche quella tecnica: il motore grafico sfruttato per generare il mondo di XD è lo stesso di Colosseum, e se questo non significa necessariamente che sia un male (Colosseum presentava delle ambientazioni splendide) d'altra parte non è certo una cosa positiva. Ad esempio, i modelli poligonali dei vari personaggi continuano ad essere rozzi e sgraziati, mentre quelli dei Pokémon sono, al contrario, magistralmente costruiti e dotati di animazioni spettacolari. E' vero che l'intero gioco ruota attorno ai combattimenti tra i Pocket Monsters, ma vedere dei pupazzi legnosi immobili che si scambiano battute silenziose tra un combattimento e l'altro continua a non essere piacevole. D'altra parte, ci aspettano di sicuro i soliti remix della colonna sonora originale di Pokémon per GameBoy (che a ben pensarci è stata un continuo remix dalle edizioni Red e Blue a oggi), mentre non sappiamo ancora se la Nintendo abbia finalmente implementato uno straccio di parlato digitalizzato, perlomeno per le sue creaturine, che godono del dono della parola, se così lo si puo' definire, da anni, attraverso il cartone animato, ma che nei videogiochi continuano a esprimersi attraverso incomprensibili effetti sonori. Pokémon XD: Gale of Darkness è previsto in Europa per Novembre, speriamo che come accadde per il suo predecessore le aspettative gelide vengano spazzate via da un prodotto completo decisamente più interessante e, sopratutto, originale.
Nintendo sembra volerci prendere in giro fin dal titolo questa volta, con quella sigla "XD" che tanto ricorda l'identica emoticon spesso usata per ridere acidamente di qualcosa nelle chat. In effetti, non si puo' non rimanere interdetti da questo nuovo Pokémon Colosseum: sì, non si chiama "Colosseum", ma il gioco è proprio quello. XD è il sequel ufficioso del RPG realizzato da Nintendo per GameCube con protagonisti i Pokémon, che ha colpito positivamente la critica circa un anno fa grazie a delle trovate interessanti e originali, come l'aspetto e la trama più mature e l'idea dei Pokémon oscuri da salvare. La storia si ripete anche in Pokémon XD, ma manca di quel tono maturo e a tratti anche un po' epico che aveva impreziosito Colosseum: se l'anno scorso il protagonista della storia era un ex-ladro votato alla distruzione della sua ex-banda criminale e deciso a salvare i Pokémon diventati malvagi, questa volta il nostro "eroe" è un ragazzino che per una serie ancora ignota di motivi dovrà partire per un viaggio intorno al mondo alla ricerca dei Dark Pokémon da purificare. La trama in Pokémon XD sembra mancare insomma di mordente, nonostante la ricchezza di comprimari rispetto al prequel: in Colosseum ad accompagnare il nostro protagonista era solo una ragazza in grado di percepire la malvagità dei Pokémon, in XD questa funzione rivelatrice è svolta dagli occhiali Aura Searcher dell'eroe, accompagnato pero' nelle sue peregrinazioni dalla sorellina Mana e aiutato nella lunga avventura che l'aspetta dalla propria madre e dal nuovo direttore dell'istituto di ricerca che suo padre dirigeva prima di morire. Un bambino e una bambina al timone della nuova avventura, sembra quasi che Nintendo abbia abbassato il target...