Una diretta conseguenza
Non è un'introduzione troppo polemica. Quando uscì Starcraft, così come la sua espansione Brood War, la comunita' seguì costantemente le evoluzioni dei siti Blizzard che, ogni settimana, offrivano supporto, tornei, "gadget" di tutti i tipi e soprattutto mappe. Dopo il rilascio di Warcraft III, invece, i contatti con Blizzard si sono chiusi. Se da una parte il sito ufficiale dedicato al gioco si è sempre rivelato fonte inesauribile di informazioni, dall'altro lato ci sono state poche patch con bilanciamenti, poche mappe, poco seguito. Si è avuta come un'impressione di abbandono. Tanto più che, dopo mesi dalla sua uscita, nonostante le spettacolari vendite, Warcraft III soccombeva sotto il dominio di Starcraft, al trono degli RTS online per (e "dopo") 5 anni.
Ora, Blizzard Entertainment per anni ha dimostrato di avere un rapporto con gli utenti fenomenale, e lo dimostra l'abnorme comunita' che le sta dietro (per esempio, su Multiplayer.it il forum di Blizzardplayer dedicato a Diablo, con più di 200mila post in più di 12mila topic, è secondo solo a Blah Blah). Come puo' essere, quindi, che Warcraft III venga supportato così malamente? La risposta è in questo annuncio, che elimina tutti i dubbi fin qui esposti.
L'unica perplessita' rimane a questo punto su World of Warcraft. Una beta e la messa definitiva online erano attese per la primavera circa: con Frozen Throne che fine fara'? Ci saranno due beta sovrapposte? Difficile. Probabilmente World of Warcraft sara' posticipato. Per gli amanti dei MMO(A?)RPG una notizia come l'annuncio di un'espansione è meno buona di quanto la si dipinga.
L'arrivo si trasforma in partenza
Il successo di Warcraft III, oltre che sul nome che si porta dietro e sulle ormai note potenzialità online, ha fatto perno anche su una solida e coinvolgente trama singolo giocatore. Basandosi su una cronologia degli eventi ben studiata, gli sceneggiatori Blizzard hanno saputo integrare in un gioco strategico in tempo reale dallo stampo classico una trama ricca di colpi di scena, fluida e colma di dettagli.
Le sorprese non mancheranno anche in questa espansione. La trama non è stata ovviamente rivelata nei dettagli, ma ritroveremo tra gli altri Arthas (in una veste ancora più malvagia), accompagnato dal carismatico Illian (l'Elfo della Notte traditore). La campagna comincia con gli Elfi della Notte, progredisce con l'Alleanza degli Umani e finisce con i Non Morti. Gli Orchi avranno una campagna speciale tutta per loro che seguirà una storia diversa, sviluppata per mostrare molte delle possibilità applicabili alle campagne del nuovo e migliorato Editor di Mondi.
Caratteristiche
Se della trama si conosce ancora poco, le informazioni sulle caratteristiche dell'espansione non mancano. Ecco un assaggio niente male:
- Un nuovo Eroe per razza (in Warcraft III erano tre per razza), ognuno con magie e abilità speciali specificatamente progettate per ognuna delle razze: i nuovi Eroi saranno delle razze appartenenti alle rispettive alleanze. Ad esempio, il nuovo Eroe degli umani è il Blood Mage, un mago degli Elfi del Sangue. Gli Elfi del Sangue, precedentemente noti come Elfi Alti, sono da molto tempo membri dell'Alleanza degli Umani.
- Nuove unità, con magie e abilità nuove, che permetteranno ai giocatori di poter creare nuove e differenti strategie e tattiche di combattimento. Per esempio una delle nuove unità degli Umani sara l'Elfo del Sange Spell Breaker. Lo Spell Breaker è una sorta di ladro magico: la sua abilità innata è l'immunità alle magie, mentre puo' imparare lo "spell steal", una magia automatica che rimuove gli effetti delle magie positive dalle unità nemiche (come la Sete di Sangue e il Fuoco Interiore) e in più le trasferisce alle unità alleate.
- Tre nuove ambientazioni con nuove terre da esplorare, come le Sunken Ruins, ambientate in una foresta pluviale. Questa mappa è su di un'isola con molte pozze d'acqua, fiumi e una lunga spiaggia. Gli alberi che tradizionalmente possono essere visti in Warcraft III sono rimpiazzati da delle palme e delle rovine simili a quelle Maya, che ricoprono il paesaggio tropicale. Il tutto completato da numerose creature neutrali (per esempio mostri anfibi che vanno da enormi tartarughe marine ad un'antica tribù di giganti del mare) contro cui ingaggiare battaglie per guadagnare esperienza e oggetti.
- Negozi costruiti dai giocatori (in Warcraft III erano esclusivamente neutrali), unici per ogni razza, equipaggiati con oggetti specificatamente progettati per migliorare e curare le unità di ogni razza.
- Costruzioni neutrali, che permetteranno al giocatore di acquisire nuovi aggiornamenti, oggetti e abilità.
- Eroi Neutrali, recrutabili da tutti i giocatori, che possono affiancare e rinforzare le armate del giocatore con magie e abilità uniche.
- Editor di Mondi avanzato che permetterà ai giocatori di creare le proprie campagne personalizzate, complete di intermezzi, doppiaggi e con la possibilità di "unire" delle mappe così da influenzarsi a videnda. Per esempio quello che viene fatto dai giocatori in una mappa verrà ricordato e "portato" nelle successive.
- Molte nuove mappe multigiocatore.
- Opzioni multigiocatore espanse su Battle.net, inclusi nuovi generi di gioco e supporto di clan e tornei.
Conclusione
Due anni fa uscì Lord of Destruction, l'espansione di Diablo II. Non solo aggiunse un capitolo nella trama e due nuove classi, ma migliorò molte caratteristiche del gioco originale. Diablo II cambiò volto, o meglio, migliorò ancor di più, rendendo l'acquisto della sua espansione quasi un obbligo per avere il gioco di ruolo d'azione definitivo.
L'elenco sopra descritto di alcune caratteristiche di Warcraft III: The Frozen Throne, lascia ben sperare. Se i cambiamenti apportati al gioco saranno positivi come quelli apportati da LoD a Diablo II, allora bisognerà subito comprarsi una bacinella per raccogliere la bavetta.
L'attesa si stima breve, di ufficiale c'è un "estate 2003". Diablo II (2000), Diablo II: Lord of Destruction (2001) e Warcraft III (2002) uscirono tutti tra il 28 giugno e il 3 luglio. Perchè non ripetersi?
Annuncio scontato?
Mungi le vacche finchè danno latte. E la saga di Warcraft, con il terzo capitolo che fino ad oggi ha venduto più di due milioni di copie, di latte da dare ne ha ancora parecchio.
Dopo l'annuncio di Starcraft: Ghost, che ha lasciato di stucco più per la piattaforma su cui non verrà sviluppato (PC) che per il genere (tattico d'azione), i fan Blizzard si stavano già sfregando le manine, pronti ad assaporare la trasposizione completamente online di Warcraft chiamata, per l'appunto, World of Warcraft.
Eppure il fumettoso 3D generato dal motore di Warcraft III non poteva essere lasciato ad ammuffire. Le possibilità erano due: un'espansione di Warcraft III, che avrebbe completato una trama in parte lasciata in sospeso, o Starcraft II, sviluppato graficamente da zero sullo stesso motore, i cui marine e idralische apparivano in un "easter egg" alla fine della sigla di Warcraft III.
La saga nelle terre di Azeroth ha avuto successo, Blizzard ha palesemente capito che Arthas, Thrall e compagnia portavano grana a sufficienza e, con un motore già pronto e una grafica quasi completa, si sono messi al lavoro sul seguito di Warcraft III.