Al volante...
Sega GT 2002 si presenta subito bene. Menu semplici e chiari, caricamenti veloci e tutte le modalità di gioco che sono alla base di un titolo di questo genere. La modalità Quick Battle consente di lanciarsi subito nel mezzo dell’azione, scegliendo un’auto, un circuito e via di sgommate, oppure di sfidare un amico in split screen; la modalità Time Trial ci fa lottare contro noi stessi e contro il cronometro, mentre vero fulcro del gioco sono le modalità Sega GT 2002 mode e Chronicle Mode. La prima ci mette nei panni di una giovane promessa del mondo dell’automobilismo che dovrà, partendo dal basso, costruirsi una carriera e guadagnarsi i soldi necessari per acquistare e potenziare vetture da sogno, la seconda ci consente di sfidare con vecchie glorie del passato auto più recenti, per dimostrare le proprie doti di guida con vetture potenti ma difficili da ‘addomesticare’ e per sbloccare queste auto anche nella normale modalità Sega GT 2002 mode.
Ovviamente intraprendiamo subito la modalità carriera e ci ritroviamo con giusto i soldi necessari per acquistare un’utilitaria (nel nostro caso una Peugeot 206 nuova fiammante) e per iniziare a partecipare alle prime gare contro vetture della medesima categoria. La struttura del gioco è in tutto e per tutto simile a quello degli altri titoli del genere: si affrontano varie gare, si vincono soldi o altre auto, si arricchisce il proprio garage e si cerca di avere vetture abbastanza potenti da poter gareggiare nelle categorie superiori. Ma Sega GT 2002 aggiunge a tutto questo qualcosa di suo: innanzitutto sono presenti due tipi di competizioni, quelle della stagione regolare e gli eventi speciali. Per proseguire nella stagione regolare e vincere così il titolo di miglior pilota del mondo è necessario, dopo alcune gare, affrontare un esame per ottenere una nuova patente di guida, mentre alcuni eventi speciali possono essere affrontati solo utilizzando auto di un certo tipo. Innovativo poi il sistema di gestione dei danni introdotto da Sega, che costringe il giocatore a prestare la massima attenzione al volante: a ogni impatto in gara cresce una barra dei danni alla vettura (i danni non sono purtroppo riprodotti visibilmente nel gioco) e, alla fine della competizione, vengono automaticamente detratti i soldi necessari per eseguire tutte le riparazioni del caso. Soprattutto nelle prime gare con i montepremi più bassi o guidando (e incidentando...) vetture particolarmente costose da riparare si rischia quindi di portare a casa vincite davvero magre e del tutto insufficienti per proseguire velocemente nel gioco. E c’è dell’altro: tra una gara e l’altra infatti alcune componenti delle vetture (motore, sospensioni, pneumatici e freni) si deteriorano progressivamente, costringendoci a spendere soldi dal meccanico per riportare le auto a una perfetta efficienza. D’altronde nessuno vuole in garage una Viper che va come una Cinquecento…
Al volante...
Le fisiche implementate nel gioco sono piuttosto realistiche e Sega GT 2002 offre una simulazione di buon livello. Soprattutto con le vetture più potenti è divertente domare in curva i fenomeni di sotto e sovrasterzo nel tentativo di ricercare una guida il più pulita possibile (fondamentale per spuntare buoni tempi e vincere le gare più ostiche) e battagliare all’ultima staccata tra le chicane. Solo un consiglio: disabilitate subito da menu il Controllo di Trazione e il Controllo di Stabilità. Il gioco risulta incredibilmente più appagante e divertente senza l’aiuto del computer sul controllo della vettura.
Il design dei tracciati è molto buono, le piste sono complessivamente varie anche se il loro numero non è eccezionalmente alto. E lo stesso si può dire per le vetture: il gioco propone una buona selezione di auto, non vastissima ma con un occhio di particolare riguardo al passato, come testimoniano le varie Lotus Seven, Lotus Europa, Jaguar E-Type, Ford GT 40, Mustang Shelby, Mercedes SL 300 Gullwing, Alpine A110, e chi più ne ha più ne metta, inserite nel gioco…
...e con i pop-corn in mano ad ammirare i replay!
Oltre al gameplay di assoluto rilievo Sega GT 2002 offre un comparto tecnico di tutto rispetto e all’altezza delle capacità di Xbox. Il dettaglio delle varie piste, seppur con alcuni alti e bassi, è complessivamente soddisfacente, mentre sfiora l’incredibile la cura posta nel realizzare ogni singola vettura presente nel gioco. Un lavoro certosino e maniacale, che ha come risultato alcune delle più accurate riproduzioni virtuali di auto mai viste in un videogame: ogni più piccolo dettaglio è stato preso in considerazione e ricreato poligonalmente nel gioco. Così la Ford GT40 mantiene intatto tutto il suo fascino da prestante muscle car, le Lotus la scattante agilità felina e l’aristocratica Jaguar E-Type tutto il suo appeal da sportiva d’elite. Davvero difficile chiedere di più, anche se un peccatuccio veniale lo segnaliamo: non sempre le auto sono presenti con tutte le livree e le colorazioni reali previste dalla casa costruttrice. Ottimi anche gli effetti implementati: fantastici i riflessi sulle carrozerie, molto buono il lens flare, ma ci saremmo aspettati qualcosina di più dagli effetti particellari. E il gioco, nonostante la notevole mole di poligoni da gestire contemporaneamente su schermo, può vantare un frame rate sempre ancorato ai 60fps, una dote questa davvero fondamentale per un racing game. Presente ovviamente una valida modalità replay, dotata di una centralina di montaggio che consente di arricchire l’impatto visivo delle ‘riprese virtuali’ con svariati filtri grafici.
Sotto il profilo audio Xbox ci ha sempre abituato decisamente bene, e questo SegaGT 2002 non fa eccezione. A rendere più immersivi e poderosi gli effetti sonori ci pensa il supporto al Dolby Digital 5.1, mentre le musiche di accompagnamento, di stampo rockeggiante, sono adeguate, ma non strabilianti.
...e con i pop-corn in mano ad ammirare i replay!
Insomma, Sega GT 2002 ha tutte le carte in regola per soddisfare gli utenti Xbox appassionati di giochi di guida e per proporsi come degno ed agguerrito rivale alla saga di Gran Turismo. In attesa della nostra recensione, non possiamo che consigliare a tutti i fans del genere di tenere gli occhi ben aperti: l'uscita del gioco in formato Pal è ormai prossima...
E nel frattempo, godetevi la nostra galleria screenshots:
In principio fu Polyphony Digital. Dopo un paio di racing game discreti ma nulla più (Motor Toon GP 1&2 per PSX), il team di sviluppo interno a Sony e meglio conosciuto sino ad allora come Polys ha la grande idea: un simulatore di guida con l’acceleratore spinto a tavoletta sul collezionismo, con la possibilità di acquistare ed upgradare le proprie auto, tutte rigorosamente fedeli riproduzioni delle controparti reali, che offriva a tutti l’illusione di essere provetti gentlemen driver. Uniamo questa geniale intuizione ad un ricchissimo garage e a piste dall’ottimo design, condiamo il tutto con fisiche che, per quanto non del tutto realistiche, ben simulavano la realtà, aggiungiamo una spruzzatina di grafica mozzafiato e una colonna sonora degna di nota, et voilà, il capolavoro è servito. E la saga di Gran Turismo, da allora, detta legge nel settore e ha creto un genere di gioco del tutto nuovo: quello dei real driving simulator. Ad opporsi allo strapotere Polyphony, l’unica a farsi seriamente avanti sinora è stata Sega, prima con Sega GT su Dreamcast e ora con questo Sega GT 2002 per il ben più potente Xbox. E noi, dopo qualche ora (o dovrei dire molte ore…) passata a correre come matti e a rimepire il nostro garage virtuale di auto adeguatamente potenziate, siamo pronti a darvi le nostre prime impressioni sul gioco…