Warhammer 40.000 - Glory in Death
Ne avevamo già parlato diversi mesi fa in occasione della presentazione della lineup stagionale e questa incarnazione di Warhammer 40.000 ci aveva subito conquistato: una fedele trasposizione su Ngage del più classico dei wargame con miniature.
Avendone finalmente provato con mano una versione quasi definitiva, possiamo rilevare come il lavoro ad opera di Razorback abbia centrato l'obiettivo "fedeltà e fan service", ovviamente anche grazie al supporto di Game Workshop nella realizzazione del progetto.
Quattro le razze giocabili (Space Marine, Space Marine del Chaos, Orki ed Eldar) per altrettante campagne singleplayer, che ripercorrono parallelamente - ma da diversi punti di vista e incrociandosi nei punti più significativi - la medesima trama, illustrata dai disegni di Mike McMahon (2000AD Comics).
Trattandosi di uno strategico a turni, le analogie con il tabletop originale sono talmente marcate che a conti fatti si tratta fondamentalmente dello "stesso" gioco, a meno ovviamente delle limitazioni imposte dallo schermo dell'Ngage in termini di interfaccia e visibilità del campo di battaglia... elemento che, come confermatoci da Timo, è stato il principale cruccio degli sviluppatori.
Ad ogni modo le singole missioni delle campagne sono pensate per durare dagli 8 ai 14 turni, per un totale di circa 35 ore di gioco singleplayer. Le modalità di gioco proseguono con l'immancabile Skirmish, pensato per partite veloci dove è possibile scegliere ogni singolo parametro, dallo scenario (ben 20 le mappe) agli eserciti coinvolti, difficoltà, durata e così via.
Passando al multiplayer, all'atto della release (prevista per l'inverno del 2006) potremo giocare 1vs1 via Bluetooth, a turno sullo stesso terminale o tramite Ngage arena, approfittando in quest'ultimo caso del sistema di classifiche e - presumibilmente - del download futuro di nuove mappe e scenari.
Nessun dettaglio per ora sull'eventuale rilascio nel tempo di altre razze giocabili, in modo da aumentare la completezza di quello che a conti fatti risulta essere la più fedele trasposizione a turni mai realizzata di Warhammer 40.000.
Payload
Atteso per questa primavera, Payload è un titolo di corse arcade, come molte delle new entry nella lineup Ngage degli ultimi mesi.
A caratterizzare quello che Andy Mazurek ha definito - con notevole eloquenza - uno "Story Driven Action Combat Racer" è però proprio la presenza di una trama articolata, raccontata con degli storyboard a fumetti piuttosto accattivanti (ben 100 le tavole totali).
Ambientato ovviamente in un lontano futuro, Payload racconta la storia di Abel Harker, provetto pilota di "Skims" (le classiche navette volanti monoposto alla Wipeout), impegnato nel pericoloso campionato avente luogo su Ararat, l'unico pianeta dove è possibile reperire il preziosissimo carburante "Furium", premio per il vincitore.
Un gioco di corse frenetico, immediato e graficamente interessante, con scenari ampi e complessi che si muovono a ottima velocità.
Una sfida tecnica, come ha sottolineato Andy, che ha messo a dura prova l'hardware di Ngage, ma che ritiene siano riusciti a vincere, arrivando a offrire ai giocatori una peculiare esperienza di gameplay, con enormi percorsi non lineari e in ampia parte imprevedibili.
L'aspetto della "personalizzazione" è uno dei temi centrali di Payload in quanto non solo è possibile affrontare i percorsi in modi diversi, ma al giocatore viene lasciata significativa libertà di scelta anche nel settare e modificare gli scenari stessi e le condizioni di vittoria delle partite, il che aggiunge notevole flessibilità alla modalità multiplayer.
Quest'ultima potrà coinvolgere fino a 4 giocatori via Bluetooth, mentre un sistema di Ranking globale terrà nota dei risultati di ciascun giocatore, permettendo lo sbloccaggio di armi, veicoli e scenari aggiuntivi.
Come quasi tutto il software per Ngage, Payload potrebbe farvi perdere qualche diottria a lungo andare, ma nel complesso sembra cavarsela egregiamente, rivelandosi tecnicamente superiore alla concorrenza della stessa categoria.
Atari Materpieces Volume 2
Il primo Atari Masterpieces per il portatile Nokia pare sia stato un buon successo e il secondo Volume punta a bissarne e risultati, proponendo una nuova raccolta di archeologia videoludica.
I nomi di richiamo per i nostalgici non mancano, annoverando Asteroids Deluxe, Tempest, Warlords, Crystal Castles... ma soprattutto Centipede, Pong, Liberator e alcuni classici per Atari 2600 quali Air-Sea Battle, Canyon Bomber, Mini-Golf e Video Checkers, presenti in qualità di bonus.
Difficilmente qualcuno di questi titoli potrà risvegliare il vostro interesse se non come semplice curiosità, a meno che voi stessi non vi siate trovati a spendere ore e ore su di essi tra il 1979 e i primi anni '80, ma se avete acquistato il primo volume, sappiate che il secondo vanta la medesima attrattiva e paradossalmente molti di questi esemplari di immediatezza e semplicità si rivelano più giocabili di gran parte del software per Ngage più reclamizzato.
Magie d'immediatezza d'altri tempi.
Un americano, un finlandese e un italiano si incontrano al telefono...
In occasione della presentazione dei nuovi titoli per Ngage, Nokia Italia ha pensato bene di organizzare degli incontri telefonici con alcuni figure rilevanti del panorama "mobile gaming".
Alla cornetta con i producer Timo Toivanen, Samuli Huuhtanen e Andy Mazurek abbiamo dato un'occhiata ai dettagli di Warhammer 40.000 - Glory in Death, di Payload, Atari Masterpieces 2 e Civilization (del quale vi abbiamo già fornito un'esaustiva recensione). Vediamo dunque a cosa potremo giocare sul portatile Nokia a partire da questa primavera.