0

Tennis Master Series 2003

Ace, Smash, Net... Microids, casa francese famosissima in ambito PC, comincia le proprie incursioni su console con una simulazione di tennis: non lascia fuori il GameBoy Advance, ma sul portatile Nintendo sarà "Game, Set and Match"?

APPROFONDIMENTO di Claudio Camboni   —   19/02/2003
Tennis Masters Series 2003
Tennis Masters Series 2003
Immagini

Ritorno al Passato...

A dire la verità, appena accesa la console sono stato preso dalla curiosità di vedere l’introduzione. Curiosità direi soddisfatta a metà, vista la brevità e la realizzazione della stessa: il logo del gioco, la scritta scorrevole che passa davanti e l'ombra di un giocatore che dopo aver fatto una battuta si gira ad esultare, tutto qua. Magari sarebbe stata ben gradita qualche animazione oppure un'introduzione più stilosa, più accattivante e colorata, ma il team ha preferito non concentrarsi tanto su quest’aspetto e la sensazione che se ne ricava è di sobrietà massima. La musichetta è carina e la grafica dei menu anche: Master Series, Esibizione, Multigiocatore, Opzioni e Crediti. Mi tuffo nella prima opzione. Stagione corta o lunga? Lunga dai... ho tempo!
E' qui che il tarlo del "già visto" si insinua silenzioso nella mia mente: è un GBA o un GameGear? Pare di tornare indietro nel tempo… Osservando il personaggio che controllo non posso non notare le buone animazioni, quindi scuoto la testa e continuo nella sfida. La battuta ricalca fedelmente il metodo usato in Virtua Tennis: premere, far arrivare la barra dell'energia più in alto possibile facendo attenzione a non farla ridiscendere in basso, rilasciare.
La realizzazione tecnica, così come la presentazione lasciava presagire, è anch'essa spartana e semplice. Fondamentalmente non è un male: cosa bisogna mettere in un gioco di tennis oltre al campo, i giocatori e la pallina? Null'altro… Ma il punto non è questo: manca qualcosa che faccia esclamare "Accidenti, ganzo!", mancano i particolari, mancano i tocchi di stile. Si sente la mancanza di un'introduzione alle partite (magari con l'ingresso dei giocatori), un replay, una zoomata, una sezione d’allenamento magari con la possibilità di creare e potenziare il nostro omino… Anche il reparto sonoro è semplice, pure troppo: non ci sono nemmeno i rumori delle scarpe da ginnastica che stridono sulla superficie del campo (un classico) e tutto si limita al rumore della racchetta che colpisce e il rimbalzo della pallina in terra. Ah, il commentatore che comunica il punteggio c'è.
I giocatori selezionabili, infine, sono frutto della fantasia malata dei programmatori, non è sfruttata alcuna licenza ufficiale del circuito tennistico, purtroppo.

Tennis Master Series 2003
Tennis Master Series 2003

...e la Sostanza Rimane quella

Già, la sostanza. La sostanza quale dovrebbe essere? Divertirsi…
In questo, Tennis Master Series riesce bene: rimanendo attaccato ad uno stile di gioco classico e ormai ben testato, da una parte diverte ancora come 10 anni fa, dall'altra però non riserva grosse sorprese.
I campi sono tanti e variegati: cemento, terra, erba, c'è tutto, ed ogni superficie ovviamente implica un differente comportamento della pallina al rimbalzo. Coreograficamente un campo non fa differenza dall'altro, purtroppo: l'inquadratura è così vicina da lasciar fuori gli spalti e non permettere quasi di distinguere uno stadio dall'altro (Anche per questo una presentazione ci sarebbe stata bene). I tasti usati nel gioco sono tutti quelli che offre la consolina Nintendo: A per il colpo normale, B per il pallonetto, R per il taglio e L per il Top Spin; come in Virtua Tennis, la posizione del corpo ed il momento nel quale si scocca il colpo influiscono profondamente sull'efficacia del colpo. Il sistema di controllo del giocatore è molto preciso, fortunatamente, così come il sistema di indirizzamento del tiro: non di rado mi è capitato di spedire la palla fuori dal campo per aver ecceduto nella pressione del direzionale.
Il cardine del gioco è il torneo Master Series che vi vedrà impegnati in una serie di campionati ad eliminazione diretta da svolgersi in ogni campo disponibile: ogni vittoria porta dei punti che vanno a registrarsi in una classifica generale, e alla fine dell'ultima competizione il vincitore è ovviamente il giocatore che ha collezionato il punteggio più alto.
Di tutt'altra sostanza il multiplayer che ho provato personalmente con un amico: esilarante e longevo al massimo, come nella miglior tradizione dello sport simulato elettronicamente, credo che l'eventualità di giocare con gli amici a questo gioco sia il motivo principale che dovrebbe spingere qualcuno a comprarlo, a meno che non sia un vero appassionato/malato di tennis…

Tennis Master Series 2003
Tennis Master Series 2003

Commento

Tennis Master Series è un prodotto molto classico, su questo non ci sono dubbi. Così come non ci sono dubbi sul fatto che si poteva fare di più, molto di più, perché a questo punto ci potevamo trovare di fronte ad un piccolo gioiellino del tennis videoludico: le premesse e le basi c'erano tutte, ma sono state in parte tradite. Una realizzazione approssimativa e semplice fa da cornice ad un gioco tutto sommato divertente e coinvolgente, longevo solo nel multiplayer, dove dà veramente il meglio di sé.
Il titolo in questione si va a scontrare sul mercato con il diretto rivale, Virtua Tennis GBA, e dal confronto ne esce tutto sommato sconfitto, peccato.

Pro

  • Buon sistema di controllo
  • Tutto sommato divertente
  • Esaltante e longevo in multi...
Contro
  • ...ma breve in singolo
  • Realizzazione grafica frettolosa
  • Sonoro anonimo
  • Poche opzioni di gioco

Ho ancora vivido nella memoria il ricordo dell'ultima volta che giocai a tennis su un portatile: Wimbledon su GameGear. All'epoca un vero must del divertimento, per me, e ne passarono di anni prima di reimpugnare tra le mani una croce direzionale allo scopo di dare qualche colpo ad una pallina, almeno quanti mi separavano dal bellissimo e divertentissimo Virtua Tennis… Mettendoci dentro anche il grande Super Tennis del Super Nintendo sono quindi questi gli elementi che mi permettono di giudicare un nuovo prodotto dello stesso genere: oggi, nel 2003, mi trovo di fronte ad un nuovo videogioco tennistico sul piccolo e versatile portatile Nintendo, Tennis Master Series, ed una sensazione tremenda di deja vu mi assale spingendo su ON l’interruttore del GBA…