Si salvi chi può
Essendo The Club in buona parte basato sul miglioramento dei propri record e sulla costante ripetizione delle prove, così da cercare di scalare le classifiche e superare gli altri utenti, non poteva il tasso di sfida non essere elevato alle massime vette possibili. Prendere in mano il pad, selezionare la difficoltà Folle e quindi entrare in azione per la prima volta farebbe sentire chiunque un pivello, ripetere la stessa operazione a Reale spingerebbe a cambiare hobby. La sensazione è che con l'allenamento sia possibile portare a termine ogni livello con un'unica ed enorme combo, in un balletto in stile Bolshoi che comprende la perfetta memorizzazione di ogni evento scriptato e la raccolta di tutti i bonus, compresi quelli atti all'attivazione di speciali eventi, come la comparsa di avversari supplementari.
Se a ciò si unisce una durata media di ogni sfida quantificabile in pochi giri della lancetta dei secondi e la necessità di rannicchiarsi per correre più velocemente e non perdere i moltiplicatori, la percezione di essere al cospetto di un insolito miscuglio tra un gioco con la light gun ed uno di corse è servita.
I comandi funzionano a dovere, nonostante un corpo a corpo poco sviluppato, ed in particolare i due che permettono di girarsi di 180 gradi e come già detto di sprintare, sono la chiave della vittoria. L'interazione con i fondali è piuttosto limitata ma l'abbondante collocazione di oggetti esplosivi unita a quella, più parsimoniosa, di ringhiere o parapetti dai quali calarsi per guadagnare qualche istante, sembrano garantire ulteriore spettacolarità.
L'8 febbraio è dietro l'angolo e con esso la nostra più approfondita valutazione finale. Già da ora – e tenute presente le molteplici ed oggettive qualità espresse ,- si può però profetizzare una spaccatura netta tra gli animi dei giocatori: The Club è senza compromessi e non è per tutti, o si ama o si odia.
The Club è in uscita per PC , Playstation 3 e Xbox 360.
La versione testata è quella per Xbox 360.
The Club è un gioco unico ed innovativo, che ha anche la qualità di saper essere immediatamente divertente e fresco: sicuramente ci troviamo di fronte ad un mix di generi e stili che non avevamo mai testato prima d'ora. Si tratta fondamentalmente di uno sparatutto a punteggio, dove non conta tanto rimanere vivi ed eliminare i nemici quanto lo stile e la velocità con la quale eseguiamo combo ed uccisioni. A qualcuno viene in mente Project Gotham ed i suoi Kudos? Mischiateli con un gioco a base di fucili a pompa e granate ed avrete una vaga idea. The Club è una gara a tempo, a punti e a combo. Una volta scelto il personaggio, tra una folta schiera di soldati ottimamente caratterizzati con uno stile tipicamente "SEGA", colorato e cartoonesco, si sceglie un livello e si parte con la competizione.
The Club è un gioco unico ed innovativo, che ha anche la qualità di saper essere immediatamente divertente e fresco
La visuale di gioco è in terza persona, con la possibilità di zoomare in stile Resident Evil 4 o Gears of War, con il personaggio spostato sulla sinistra e l'arma al centro. Muovendo il personaggio tornano alla mente giochi come Lost Planet ed Outrigger: con l'analogico sinistro si spostano gambe e tronco, mentre con quello destro la visuale. La prima cosa che salta all'occhio è l'estrema cura del dettaglio grafico: le texture sono dettagliatissime e, sopratutto, molto variegate, che creano un impatto visivo appagante. Il frame rate, inoltre, è granitico e non si notano mai rallentamenti con il gioco che scorre via fluido senza incertezze, anche nei momenti più concitati. La struttura a binario dei livelli, tutti ben congeniati e diversificati tra loro, ha sicuramente aiutato gli sviluppatori a domare meglio le prestazioni hardware di Xbox 360, cosicchè non si notino mai cali o perdite di fotogrammi. Le strutture architettoniche sono ben disegnate e durante alcuni passaggi si possono apprezzare scenografie ricche di poligoni, elementi ed effetti, che creano una cornice di gioco dall'impatto grafico più che buono. Buoni gli effetti di luce e il blur che sottolinea le esplosioni nelle esplosioni e la profondità di campo visivo.
Come dicevamo in apertura, l'obiettivo in The Club non è quello di uccidere il più possibile, piuttosto si tratta di farlo più velocemente e meglio che possiamo. I colpi alla testa e quelli dalla lunga distanza regalano un punteggio più alto, che può essere moltiplicato da combo e speciali. Uccidendo un nemico si attiva infatti una combo 1x, ed abbiamo una barra di tempo che ci indica quanti secondi rimangono per non far scadere il moltiplicatore e portarlo a 2x, 3x, 4x e così via, abbattendo sempre più avversari in fila. Durante i percorsi sono sparsi degli oggetti speciali da scovare e distruggere, che faranno lievitare ulteriormente lo score totale.
The Club è una corsa contro il panico; centrare gli head-shot è fondamentale
The Club è una corsa contro il panico, centrare gli head-shot è fondamentale, ed il fatto di doverlo fare il più velocemente possibile per incatenare una combo giusta riesce a trasformare un normale sparatutto in una gara di abilità, precisione e nervi d'acciaio come non si era mai visto prima d'ora. Giocato a livello normale, The Club si presenta già molto tosto da portare a termine: per raggiungere gli obiettivi richiesti c'è da sudare parecchio. E la cosa interessante è che esistono due ulteriori livelli di difficoltà; la sensazione è quella che, come Geometry Wars, questo possa essere un potenziale titolo da far perdere il sonno a molte persone. Bizarre promette più di 60 modalità di gioco e ben 600 tipi di classifiche su Xbox Live, ed è facile intuire che le modalità sfida e multiplayer giocheranno un ruolo fondamentale nel gameplay e nella longevità di The Club. Non ci resta che aspettare di mettere le mani sulla versione finale, in arrivo entro Marzo 2008.
Nonostante l'oramai imminente uscita, Bizarre Creations ha dato modo di vedere ancora una volta il suo The Club, rivelando alcuni nuovi dettagli e mostrandone un paio di aspetti fino ad ora tenuti nascosti.
I precedenti articoli e le due demo, per entrambi i servizi online di Playstation 3 e Xbox 360, hanno fatto sì che questo sparatutto in terza persona dall'impostazione maledettamente arcade non sia più un segreto per nessuno, permettendo a chi scrive di evitarsi ulteriori introduzioni.
Le modalità di gioco sono quattro e comprendono, oltre al multiplayer e all'evento singolo, anche un torneo ed una sorta di partita personalizzata. Il primo, dall'omonimo nome, non è altro che una serie di sfide al termine di ciascuna delle quali si riceve un punteggio in base ai risultati ottenuti rispetto agli avversari; completate tutte le prove, chi ha totalizzato il miglior score viene proclamato vincitore. Più interessante è la seconda che, prendendo il nome di Sparatoria, regala tutti gli strumenti atti alla costruzione della propria esperienza definitiva: si possono impostare la difficoltà, le armi e il numero di livelli da completare in sequenza, cercando poi di batterli tutti assieme raggiungendo il punteggio complessivo.
Da un punto di vista strettamente numerico, The Club se la cava piuttosto bene e le “sole” otto ambientazioni diverse non devono ingannare: all'interno di ciascuna sono presenti sei differenti modalità che, oltre a cambiare alcune regole o ad imporne il completamento in un tempo massimo, modificano pesantemente il percorso che di volta in volta si attraversa. Le location sono in parte quelle che tradizionalmente ci si aspetta in un gioco dove sparare è l'unica attività – prigioni, ville con giardino annesso, una fabbrica – più qualcuna meno inflazionata, Venezia su tutte. Le calli sono perfette per le imboscate nemiche e le belle case sull'acqua, vicinissime tra loro, non danno mai davvero una sensazione di sicurezza, nel costante timore di vedersi spuntare chissà quale ceffo da una porta distrattamente non vista
La bottiglia esplosiva e la guerriglia alberghiera
A margine dell'evento due iniziative hanno premiato gli inviati prontamente accorsi. Innanzitutto una partita a softair all'interno dell'albergo che ospitava la presentazione, tanto per stemperare gli animi e causare qualche piccolo ma doloroso ematoma.
Più esotica è stata invece la bottiglia di vodka – in foto e per pura casualità ancora piena – precedentemente travestita da molotov e quindi regalata. Perfetta per il successivo viaggio in metropolitana, controlli compresi.