Pur a distanza di qualche settimana dalla pubblicazione dell'ultima puntata della prima stagione della serie TV di The Last of Us, è ancora difficile fare i conti con il turbinio di inquietudine, ansia e malinconia che ha saputo regalarci anche questa versione della drammatica epopea di Joel ed Ellie. Troppi i momenti toccanti, troppi passaggi commoventi, troppa la suspense scaturita da alcune scene per mettere tutto da parte, per archiviare in fretta le sensazioni ed emozioni regalate da quello che, nonostante qualche piccola sbavatura, resta uno dei migliori adattamenti mai fatti di un videogioco.
Tra le molte altre cose, il merito di un tale successo va anche riconosciuto alla capacità della produzione di ricalcare fedelmente la struttura narrativa e molti degli stilemi estetici utilizzati proprio da Naughty Dog nel gioco. Sicuramente la presenza di Neil Druckmann tra gli sceneggiatori della serie ha facilitato ed incentivato tale processo, ma l'intenzione, e la conseguente attenzione, è ravvisabile anche sul piano registico ed interpretativo degli attori coinvolti.
Un'opera insomma dotata di un focus ben preciso, rispettato da tutti gli addetti ai lavori coinvolti, che non ha solo generato una serie trasversalmente godibile, comprensibile ed apprezzabile anche dai neofiti, ma che ha saputo coccolare i fan più navigati, ora stuzzicati, ora quasi lusingati dalla presenza di qualche easter egg. Per l'occasione abbiamo voluto ricordarne ed elencarne alcuni, uno per ogni puntata, tra quelli che più di altri hanno fatto battere il nostro cuoricino di utenti appassionati.
EP 1: Quando sei perso nell’oscurità – Un biglietto mai recapitato
Nel corso della prima puntata c'è una lunghissima sequenza dedicata alla vita di Joel prima dell'esplosione della pandemia, una parte della storia vista per lo più dal punto di vista della giovane Sarah, figlia del protagonista di serie e videogioco. Come ben ricorderanno i fan di lungo corso, l'incipit si avvia proprio nel giorno del compleanno di Joel, evento che la figlia si appresta a festeggiare sia con un regalo, il famoso orologio che, pur rotto, il nostro indosserà per tutta l'avventura, sia con un biglietto d'auguri.
Nei panni di Sarah, esplorando l'abitazione che rappresenta il primissimo scenario del gioco si ha la possibilità di dargli empiricamente un'occhiata, ammirando il simpatico dinosauro stampato sul fronte e di leggere le dolci parole che la figlia dedica al padre. Nella serie TV il sopracitato biglietto è appena visibile, di sfuggita, sul tavolo della ragazza nella scena in cui si sveglia proprio il giorno stesso in cui la pandemia raggiungerà l'abitazione di Joel e dintorni.
Il dettaglio legato a questo dolce pensiero di Sarah è tanto più amaro se si pensa che non verrà mai recapitato al padre, visto che la situazione, da lì a poco, precipiterà in modo incontrollabile.
EP 2: Gli infetti – L’accendino di Nathan Drake
Non è facile individuarlo nel corso della seconda puntata, ma ad un certo punto Tess usa un accendino, un oggetto relativamente di ridotte dimensioni, dotato però di un aspetto estetico piuttosto particolare anche se solo vagamente visibile.
Lo Zippo riporta stampato su una delle due facce centrali una grande stella. Altre due, più piccole, intorno al numero 76, decorano invece il tappo. Il design non può che riportare alla memoria quello utilizzato da Nathan Drake in Uncharted, altra saga creata e sviluppata da Naughty Dog.
Stando alle stesse dichiarazione di Neil Druckmann attraverso un Tweet, fonte quindi piuttosto autorevole in materia, si tratterebbe effettivamente di una replica dell'accendino utilizzato dal tombarolo nel quarto capitolo regolare della saga. Una richiesta fatta dallo sceneggiatore al reparto deputato alla ricerca e creazione di oggetti di scena, proprio per creare un diretto rimando all'altro grande brand dello sviluppatore statunitense.
EP 3: Molto, molto tempo – La finestra è proprio quella finestra
L'episodio numero tre, per molti versi il migliore in assoluto della prima stagione, si conclude in modo estremamente drammatico, per quanto si tratti di un finale dal retrogusto agrodolce, sublime quanto catartico nel suo saper tratteggiare con estrema efficacia i contorni del concetto di amore. La splendida relazione che si instaura tra Bill e Frank rappresenta forse il punto di distacco maggiore tra videogioco e serie tv in termini narrativi, presentandoci una storia sensibilmente differente in più di un punto.
Forse non è del tutto un caso, che si sia deciso di spendere proprio per questa puntata uno degli easter egg più facilmente riconoscibili ed espliciti dell'intera prima stagione. Lo sguardo sulla finestra, e sul panorama che si staglia al di là di essa, immagine che conclude l'episodio, è un chiaro richiamo a quella che accoglie l'utente nel menu principale del videogioco. E non si tratta affatto di un caso, dal momento che lo stesso direttore della fotografia, Elben Bolter, ha confermato la cosa a più riprese.
EP 4: Per favore, stringimi la mano – Freddure un tanto al chilo
Come sanno telespettatori e videogiocatori, Ellie ha un debole per le freddure, per non dire per le battute al limite dell'imbarazzate. Nella quarta puntata il duo rinviene un libro che raccoglie tantissimi, e pessimi, giochi di parole, secondo volume di una raccolta che la ragazza conosce già.
Si tratta, anche in questo caso di un rimando diretto al videogioco, in quanto la raccolta rinvenuta si intitola esattamente come quella che viene recuperata dalla controparte digitale nel DLC Left Behind, a cui, come vedremo, la serie dedica una puntata specifica. No Pun Intended: Volume Too darà ad Ellie la possibilità di punzecchiare puntualmente Joel con tutta una serie di barzellette dal gusto rivedibile che, tuttavia, finiranno per fare breccia nel cuore del tenebroso protagonista.
Del resto, capita spesso che l'amore scaturisca proprio da una risata.
EP 5: Resistere e sopravvivere – Una triste storia appena accennata
Se in linea di massima la serie TV si prende tutto il tempo ed il modo per espandere la maggior parte delle sottotrame che si accavallano a quella principale di Joel e di Ellie e approfondisce il background di alcuni personaggi, in alcuni casi sono stati effettuati dei tagli rispetto al materiale d'origine.
Ne è un esempio l'insediamento sotterraneo di sopravvissuti in cui si imbatte il gruppo a cui si aggregano Henry e Sam nel quinto episodio. Nel gioco, difatti, reperendo testimonianze e osservando lo scenario era possibile ricostruire in qualche modo lo sfortunato destino della comunità, che era riuscita a costruire con difficoltà una sorta di quotidianità, prima di essere stroncata da un'invasione di Clicker.
Nella serie TV al tutto non viene riservato particolare spazio, con le scene ambientate in questo scenario che invece si preoccupano di approfondire ulteriormente il rapporto tra i quattro personaggi.
Tuttavia, proprio nella fase finale della quinta puntata, viene fatto un chiaro riferimento al gruppo di sopravvissuti nel modo più drammatico possibile. Tra l'orda di infetti che attacca i nostri, compare anche una giovanissima Clicker che indossa una maglietta di un noto programma educativo per giovani. Ebbene, stando alle stesse parole di Melanie Lynskey, che interpreta l'inflessibile Kathleen, si tratterebbe proprio di una bambina della sopracitata comunità, suo malgrado tramutata in un famelico mostro assetato di sangue.
EP 6: Famiglia – Fuochi da campo che tornano
Nell'artbook ufficiale del gioco, c'è un artwork in cui Joel ed Ellie sembrano condividere un momento di relativa serenità intorno ad un fuoco da campo. Come svelato da Neil Druckmann in un'intervista, inizialmente voleva essere un momento che avrebbe avuto un suo peso nell'economia del gioco, quasi un punto di sosta, e di salvataggio, utile per apprendere nuove abilità. Nel corso dello sviluppo, tuttavia, si è deciso di eliminare queste parti, ritenute poco coerenti con il contesto e difficilmente inseribili nel flusso narrativo dell'opera.
Nel sesto episodio della prima stagione, tuttavia, quell'idea di design è stata in qualche modo recuperata, offrendoci uno scorcio del duo che chiacchiera (quasi del tutto) tranquillamente sotto un cielo stellato.
EP 7: Abbandonata – Il festival dell’easter egg
Il settimo episodio è forse quello che più di tutti cita direttamente il videogioco, seguendo quasi pedissequamente molti dei passaggi che compongono il DLC Left Behind. Composto da un unico grande flashback, è possibile recuperare il passato di Ellie e, soprattutto, il suo incontro con Riley, amica che per molti versi le cambierà per sempre la vita.
C'è una scena, in particolare, che tuttavia rappresenta la fiera degli easter egg. Prima della sequenza all'interno del centro commerciale, vediamo Ellie nella sua camera nell'accademia della FEDRA. C'è una parete in particolare tappezzata di poster e ritagli di giornale, una sorta di gigantografia esplicita delle passioni della giovane, muro che ovviamente fa numerosi riferimenti ad entrambi i giochi della serie di The Last of Us. Si intravedono dinosauri e astronavi, chiaro rimando al museo di scienze naturali che avrà un ruolo nel sequel; una giraffa, a cui è legato uno dei momenti più iconici del capitolo originale; ma anche un poster di Mortal Kombat II, simbolo della passione di Ellie per i picchiaduro arcade vecchio stampo.
EP 8: Quando sei in difficoltà – Striscioni dai significati misteriosi
Nell'ottavo episodio, Ellie e Joel si imbattono nella violenta comunità di David che non si fa alcuna remora a catturare la giovane ragazza, per assecondare inquietanti e rivoltanti pulsioni del capo della comunità, tendenze che in questa serie tv vengono lievemente più approfondite ed esplicitate rispetto al videogioco.
In una delle scene che servono per contestualizzare il potere politico di David, vediamo stagliarsi alle sue spalle uno striscione di discrete dimensioni con stampata la frase "When We Are in Need He Shall Provide" (Quando siamo nel bisogno, egli provvederà). Una frase emblematica dal significato tutt'ora non del tutto chiarificato neanche da Neil Druckmann e compagnia bella. È un riferimento a Dio? Funge da frase motivazionale per sottolineare l'importanza di ogni membro della comunità? Rimarca il ruolo predominante di David in qualità di leader carismatico? Difficile dirlo con certezza.
Tuttavia, si tratta di un mistero non del tutto svelato già dai tempi del videogioco, visto che lo striscione compariva in tutto il suo splendore in uno delle ambientazioni esplorabili nel capitolo dedicato alla comunità di David.
EP 9: Cerca la luce – La tuttofare Laura Bailey
In una delle ultimissime sequenze della serie TV e del videogioco, Joel irrompe nella sala operatoria, proprio un attimo prima che inizi l'intervento che priverà della vita l'inerme Ellie. A questo punto gli si parano di fronte il chirurgo e due infermiere, una delle quali è interpretata dalla bravissima Laura Bailey.
Tra i molteplici film d'animazione e videogiochi a cui ha prestato la voce l'attrice, vale la pena segnalare proprio i due capitoli di The Last of Us. Nell'originale doppia diversi personaggi, tra cui la stessa infermiera di cui veste i panni nella serie TV. Nel sequel, invece, interpreta Abby, co-protagonista del gioco.