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Tom Clancy's Splinter Cell: Double Agent

Siamo andati da Ubisoft a provare il multiplayer di Splinter Cell: Double Agent. Ecco le nostre impressioni per l'esordio Next Gen di Sam Fisher!

ANTEPRIMA di La Redazione   —   27/07/2006
Tom Clancy's Splinter Cell: Double Agent
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Guardie e Ladri

Il modo più semplice di spiegare la modalità online di Splinter Cell: Double Agent potrebbe essere quello di paragonarlo al gioco Guardie e Ladri, alternativa al classico 'nascondino' dove un gruppo di ragazzi impersonifica le guardie ed un altro i ladri: mentre i secondi devono nascondersi e scappare, ai primi tocca riportare in gattabuia i criminali. Spie VS Mercenari, questo di fatto il nome della modalità, permette a sei giocatori di sfidarsi (rigorosamente in 3vs3) all'interno della stessa arena e con differenti compiti. A seconda che si giochi come spie o come mercenari, il gioco e la strategia cambiano radicalmente: le spie sono votate alla totale invisibilità, giocano per un obiettivo specifico e il loro punto di forza sta nel colpire velocemente per poi sparire nel buio; i mercenari invece lavorano per proteggere il campo, muovendosi il più possibile cercando in continuazione il nemico per abbatterlo prima che questo riesca nel suo intento. Il gioco si svolge all'interno di grosse arene facenti parte di ambientazioni urbane o industriali, ogni area avrà differenti punti di accesso per dare alle spie maggior diversificazione di strategia ed evitare che il lavoro del mercenario non diventi troppo facile. Per muoversi all'interno dell'ambientazione di gioco, la spia avrà una serie di comandi utili ad eseguire particolari movimenti: una serie di 'fantasmi' saranno presenti davanti a finestre e condutture, per indicare al giocatore il tipo di azione attuabile davanti ad un certo ostacolo, una volta avvicinato basterà premere il pulsate suggerito (in un modo del tutto simile ai quick time event) per eseguire l'azione mimata dal fantasma stesso.

la modalità online di Splinter Cell: Double Agent potrebbe essere quello di paragonarlo al gioco Guardie e Ladri, alternativa al classico 'nascondino'

Uno degli elementi più importanti della vita da spie, sarà quello di mantenersi invisibile al nemico, per fare ciò sarà assolutamente necessario eliminare (distruggere) tutti i punti luce presenti nell'area che si sta esplorando. Questa mossa aiuterà i movimenti della spia che, nel buio, non potrà essere avvistata a meno che non si metta a correre: in questo caso il mercenario potrà vedere una sagoma di colore diverso (un po' come se si stesse usando un visore) che si muove all'interno dell'ambientazione. Quello della corsa, non sarà il solo modo per poter scoprire una spia, il mercenario avrà dalla sua due strumenti utili al raggiungimento della sua missione: il primo è rappresentato dalla torcia montata sul fucile che, pur vanificando il buio in cui la spia si nasconde, comporterà comunque uno svantaggio per il mercenario mostrando al nemico la sua posizione in ogni secondo; il secondo strumento per scovare i nemici sarà rappresentato dall'indicatore di prossimità che lampeggerà su schermo con forma e intensità differente a seconda della vicinanza della spia.

Tom Clancy's Splinter Cell: Double Agent
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Viste

La spia avrà come obiettivi alcuni terminali da cui dovrà scaricare dei dati grazie ad un sistema denominato "hack system" che avrà la stessa rappresentazione grafica su schermo della copertura di rete dei cellulari: grazie ad un indicatore a barre, la spia saprà al momento della scansione a che distanza si trova dal terminale; ovviamente maggiore sarà la distanza, minore sarà il rischio preso dal giocatore (stando ben lontano dai mercenari in pattuglia) e maggiore sarà il tempo necessario per scaricare il software. Una volta preso il pacchetto software, sarà necessario per la spia tornare al luogo di partenza della missione (una safe area) dove poter scaricare i dati ricevuti; se il giocatore, nel tragitto che va dal terminale alla safe area, venisse intercettato e ucciso dal mercenario, tutti i dati andranno persi e bisognerà ri-eseguire l'operazione di hackeraggio del terminale. Per le spie, quando lavoreranno in gruppo, sarà di primaria importanza riuscire a creare una strategia per cui si 'attaccano' i diversi obiettivi della mappa nello stesso momento (o quasi), in modo da dividere il gruppo dei mercenari e riuscire nell'intento di scaricare quanti più file possibile. Il lavoro del mercenario è invece abbastanza classico: si tratta di pattugliare la zona vicina agli obiettivi, continuando continuamente a muoversi nel tentativo di stanare i propri nemici. I mercenari non potranno utilizzare i percorsi delle spie (lanciarsi dalle finestre, arrampicarsi sui tubi,...) ma dovranno accontentarsi di pattugliare i livelli consentiti aspettando l'arrivo dei loro avversari. Quando una spia comincerà ad hackerare il terminale, sulla mappa verrà segnalato come lampeggiante l'obiettivo sotto attacco nemico, in maniera che così i mercenari possano spostarsi con velocità verso il terminale in pericolo nel tentativo di prendere la spia con le mani nel sacco. Mentre i mercenari saranno ovviamente ben equipaggiati (con tanto di munizioni infinite), le spie per avere la meglio sul proprio avversario, potranno avvalersi solo della loro felina agilità in modo da sgattaiolare dietro al nemico e strangolarlo (facile a dirsi ma non a farsi per via dell'elevata mobilità dei mercenari). Per portare a termine la missione e scaricare i dati da tutti e tre i terminali, verrà dato ai giocatori un tempo limite di 15 minuti, in cui avranno a disposizione 3 vite totali al termine delle quali verranno automaticamente esclusi dalla partita.

Tom Clancy's Splinter Cell: Double Agent
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La differenza di stile di gioco tra spie e mercenari non è un fatto puramente stretegico, ma anche visivo ed emotivo: mentre i mercenari giocano con la tipica impostazione degli FPS ovvero con visuale in prima persona, le spie giocano in terza persona; l'elemento emotivo delle partite scaturisce dal trovarsi in una situazione di attacco piuttosto che da una di difesa: mentre giocare come mercenario implica una certa sicurezza derivata dal possesso delle armi e dall'evidente posizione di vantaggio, essere spia fa nascere tutta una serie di emozioni derivanti dalla propria posizione di ricercato. Muoversi come spia all'interno degli stage, obbliga il giocatore a giocare nel buio, a cercare il buio e a creare il buio, a pensare e a guardarsi intorno prima di eseguire un azione con il costante stato d'animo di chi vive sulla lama di un rasoio.

graficamente di ottima fattura, il motore di gioco sembra non ha problemi legati a cali di frame o Vsync, rendendo l'azione di gioco fluida e adatta allo stile di Splinter Cell

Da quello che abbiamo potuto provare e vedere (due livelli in tutto, provati con entrambe le fazioni), il test sulla versione online non si può che giudicare positivo: graficamente di ottima fattura, il motore di gioco sembra non ha problemi legati a cali di frame o Vsync, rendendo l'azione di gioco fluida e adatta allo stile di Splinter Cell, con il consueto buon gusto per le scelte cromatiche e artistiche. Di carne al fuoco ce n'è molta ed ora possiamo solo attendere l'uscita del gioco prevista per il mese di settembre, per poter vivere un altra giornata come guardia o come ladro.

Tom Clancy's Splinter Cell: Double Agent
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In questi ultimi anni visto il moltiplicarsi di giochi che, oltre ad avere una modalità multiplayer, possono vantare anche il pieno raggiungimento dell'universo online, risulta sempre più difficile riuscire a sviluppare qualcosa di divertente e allo stesso tempo di nuovo, in grado di dare stimoli continui al videogiocatore, riuscendo nell'arduo intento di essere "preferito" ad un altro prodotto. Questa situazione di continua rincorsa è stata sicuramente accelerata dalle incredibili potenzialità del servizio Live, nato su Xbox e ingigantito (e migliorato) sulla neonata 360. Ed è proprio "figlio" del Live il multiplayer cooperativo di Splinter Cell, gioco nato ormai diversi anni fa come il naturale antagonista di Metal Gear Solid (concentrandosi inizialmente solo sul single-player), ma che ha saputo rinnovarsi in una direzione molto gradita (l'online, appunto) a partire dall'episodio Pandora Tomorrow. E' da queste premesse che nasce il multiplayer online del nuovo capitolo della saga dedicata a Sam Fisher, abbiamo avuto l'occasione di provarlo in versione 360 (che dovrebbe essere del tutto simile a quella PC) in quel di Milano, e ovviamente non ce lo siamo lasciati sfuggire.