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Una PS3 per Sega

Wii perderà la battaglia, PlayStation 3 trionferà. Anzi no. Parola (di lupetto) di dirigente Sega.

DIARIO di Andrea Pucci   —   18/06/2007

E come in uno dei passaggi chiave di Jerry Maguire, in cui il padre-manager del figlio-prodigio dice a Tom Cruise-procuratore che gli chiede un contratto "Io non firmo contratti, ma la mia parola è solida come una quercia", Steinberg non si è scoraggiato. Ha preso carta e penna e con grande faccia di tolla ha dichiarato alla Reuters che non voleva dire quello che ha detto ma che "Sega era molto preoccupata per la reazione negativa alle sue dichiarazioni in quanto (Sega) è uno dei primi sviluppatori ad aver supportato Wii storicamente e di avere in cantiere ben 7 altri titoli già annunciati e molti altri da annunciare". Dato che era stato frainteso ha ritenuto doveroso precisare che "Sega ha pienamente supportato Wii sin dal primo giorno e continuerà a farlo - non è un segreto che siamo partner. Nintendo ha fatto un gran lavoro nel vendere la sua visione ed espandere il mercato. Detto questo, è una responsabilitò condivisa e una opportunità dell'intera industria del videogioco a trarre vantaggio delle possibilità di Wii". E infine un'ammissione di debolezza "Se non capiamo il reale potenziale (di Wii), perderemo una grande opportunità di espandere la creatività ed è su questo che ho espresso la mia cautela nella precedente intervista. Non sto banalmente dando la responsabilità dell'innovazione a Nintendo. E' responsabilità di Sega e di tutti i publisher e sviluppatori di portare quella bandiera". Parola di lupetto.

Scott Steinberg, vicepresidente marketing di Sega USA, l'ha sparata grossa e sincera, poi vista la mal parata, si è rifugiato in una contro dichiarazione degna del miglior politico italiano. E' raro che un dirigente di tal calibro si esponga così tanto e così schiettamente, specialmente quando gl interessi in gioco sono conflittuali dato che la stessa Sega produce giochi per tutte le console, Wii incluso.
La frase che ha scatenato il vespaio sul publisher di Sonic è molto semplice e concisa. Durante un'intervista all'agenzia di stampa Reuters, alla domanda su quale fosse lo scenario futuro sulle console, Steinberg ha dichiarato che "Wii diventerà obsoleta nell'arco di un paio di anni, quando i giochi richiederanno molta più potenza e gli sviluppatori sfrutteranno sempre meglio le caratteristiche della Xbox 360 e della Playstation 3". Andando oltre ha aggiunto di "essere preoccupato sulla profondità creativa del tool di sviluppo di Wii" e di "essere dubbioso sulle possibilità per gli sviluppatori di creare giochi innovativi per il sistema di controllo di Wii nei prossimi cinque anni che non siano troppo simili agli attuali". Infine, tanto per non lasciare dubbi sulla sua opinione ha concluso con "Sega si aspetta che la PlayStation 3 vinca. Ha delle grandi potenzialità. E' come un lago profondo ancora da esplorare.".

Scott Steinberg, prima della telefonata di Nintendo
Scott Steinberg, prima della telefonata di Nintendo

Dubbi sul pensiero di Steinberg e di Sega? Io non ne ho e nemmeno Nintendo ne ha avuto. Avrei voluto essere una mosca sulla spalla del dirigente Sega all'uscita della Reuters e della seguente tempesta di m...a piovutagli sulla scrivania, in primis da Nintendo. "Ma come" avrà detto un alto dirigente Nintendo, "sviluppate per noi, dovremmo essere tutti uniti nella battaglia, o quanto meno dovreste essere neutrali dato che sviluppate per tutti e guadagnate sull'andamento del nostro hardware, e invece si scopre che tifate per uno dei vostri partner?". La frase non sarà stata così semplicistica, ma il concetto è quello. Il ruolo del publisher, supportando non in modo esclusivo una piattaforma o l'altra, è molto delicato: un porting fatto male per Wii sarà figlio di un errore o una scelta di campo? Il tarlo del dubbio si insinua.