Quando abbiamo scoperto che gli sviluppatori di Dave the Diver erano al lavoro su un titolo multiplayer competitivo con prospettiva dall'alto e ambientazione futuristica siamo stati subito incuriositi. Ora che abbiamo provato la demo di Wakerunners, però, all'entusiasmo si è sostituito dello scetticismo perché, a fronte di una buona idea, almeno in questa fase dello sviluppo, c'è una messa a terra decisamente farraginosa.
Prima di addentrarci nell'analisi della demo del nuovo videogioco di MINTROCKET, uscita in occasione dello Steam Next Fest, c'è un fattore molto importante da sottolineare: non ci sta giocando quasi nessuno. Non sappiamo se per poca pubblicità o per problemi di natura tecnica, ma nel corso di 8 ore passate in coda siamo riusciti a trovare solo quattro partite. Più volte la ricerca di compagni di squadra e avversari è andata in timeout e abbiamo dovuto farla ripartire, un segnale non proprio promettente visto che parliamo di un gioco esclusivamente online.
Una buona idea di base
Wakerunners è un videogioco con prospettiva dall'alto (come i twin stick shooter vecchio stile) che mescola combattimento corpo a corpo, armi da fuoco, abilità che influiscono sulla mappa e un sistema di movimento basato sul "momento": più a lungo correrete, più andrete veloci, e il vostro successo in battaglia sarà determinato anche dalla padronanza dei comandi di frenata e inversione di corsa, che il tutorial fa un pessimo lavoro nello spiegarvi. In poche parole, le arene in cui affronterete i nemici in battaglie quattro contro quattro o cinque contro cinque sono piuttosto aperte e hanno dei percorsi pensati per far guadagnare momento ai giocatori e farli convergere in punti specifici.
Una volta incontrati gli avversari è una questione di tempismo e abilità riuscire a mandare a segno gli attacchi da vicino o dalla distanza, le trappole a disposizione dei vari personaggi, e le abilità più potenti. C'è un piacevole senso di incontrollabilità nel movimento dei personaggi: all'inizio sembra quasi impossibile fargli fare una curva in velocità, poi, una volta compreso il rapporto tra accelerazione e decelerazione sembra quasi di giocare a Trackmania. Questa è la singola buona idea alla base di Wakerunners. È una dinamica frenetica e divertente che potrebbe essere in grado di dare al gioco un'identità forte, ma tutto ciò che le ruota attorno, purtroppo, sembra progettato per vederla fallire.
Personaggi e ambientazione: la fiera del già visto
Wakerunners è il primo nemico di sé stesso perché prende un'idea con del potenziale e la mette nella solita ambientazione post apocalittica, con i soliti otto personaggi presenti in tutti i giochi a base di eroi e con un sistema di monetizzazione basato sulle loot box. A tutto questo va aggiunto il problema del matchmaking che, dopo 40 minuti di attesa, fa davvero passare la voglia di dare un'altra possibilità al gioco. Il primo personaggio con cui affronterete il tutorial si chiama Dorothy e ha a disposizione una spada, un fucile che spara una raffica da tre colpi, un'abilità che imprigiona i nemici in un'area e una ultimate a base di micro-missili che ricorda quella di Pharah in Overwatch.
Il suo gameplay, come quello del resto del cast, risulta vecchio per impostazione e stantio nell'esecuzione. C'è un sistema di blocchi e contrattacchi, ma anche lui non fa nulla per dare al gioco la scintilla di cui ha bisogno. Qualche minuto alle redini degli altri personaggi ha confermato i nostri sospetti: c'è una eroina con un gancio per afferrare i nemici, una guaritrice loli (onestamente abbastanza inquietante nel design) con delle trappole elettriche, un robot e un paio di cyborg muscolosi, davvero niente di entusiasmante. Le mappe in cui questi personaggi devono combattere e farsi largo, poi, ricordano fin troppo altri titoli post apocalittici usciti negli ultimi dieci anni con la solita nave spiaggiata, la fabbrica in rovina o i grattacieli coperti di piante.
Tanta, troppa, attesa
Quello che non riusciamo a spiegarci, tuttavia, è come sia possibile che in così pochi stiano giocando a questo gioco. Steamcharts dà un picco di giocatori giornalieri a livello globale di 220 persone e una media di 81, con il risultato che è praticamente impossibile trovare una partita. Quando si scende nell'arena, poi, non mancano i cali di framerate e i colpi che visivamente vanno a segno ma che non vengono registrati sulla barra di salute avversaria. Il combattimento, frenetico e con del potenziale, purtroppo viene appesantito da tutti questi problemi.
Prendere un nemico a colpi di lancia di luce, parare i suoi attacchi, imprigionarlo in una trappola e finirlo con una mossa finale spettacolare ha il suo perché, soprattutto se questo avviene mentre si è in costante movimento e circondati da altri avversari e alleati. Ci sono bonus da raccogliere che potenziano le statistiche e un timer di rientro molto generoso che mantiene sempre alto il livello dell'azione. Una cosa, però, risulta chiara dopo pochi minuti di gioco e dopo aver dato uno sguardo al sistema stagionale: questo non è un gioco pensato per il mercato occidentale bensì per quello asiatico, non solo per via del suo game design, ma anche per la presenza endemica di loot box ed elementi gatcha. Non sappiamo come verranno gestiti i nuovi eroi, come sarà la versione competitiva delle modalità di gioco o quale sia il piano degli sviluppatori per supportare il titolo: quando uscirà possiamo solo sperare in una presa di coscienza che, tra questa demo e l'uscita, aggiusti l'aggiustabile e progetti un futuro sostenibile per il gioco.
Wakerunners ha un'ottima idea intrappolata in una serie di dubbie decisioni in fatto di game design e monetizzazione. Nella demo disponibile su Steam è possibile provare con mano il dinamismo del sistema di movimento in cui correre il più velocemente possibile è il modo migliore per non farsi colpire dagli avversari e per mandare a segno i propri attacchi. Purtroppo, però, i personaggi che sono a disposizione sono molto poco ispirati, le ambientazioni sono decisamente banali e la spina dorsale del gioco a livello monetario saranno le loot box. Se deciderete di provarlo, poi, preparatevi ad aspettare anche più di un'ora prima di trovare una partita. Meglio dare più tempo agli sviluppatori di Dave the Diver per rifinire Wakerunners e presentarsi al momento dell'uscita con un prodotto più raffinato e che sfrutti le sue buone idee.
CERTEZZE
- Sistema di movimento intrigante e frenetico
- Flusso di combattimento molto dinamico
DUBBI
- Tempi biblici di matchmaking
- Personaggi e ambientazioni non originali
- Problemi tecnici assortiti