Si vociferava da tempo che Blizzard stesse lavorando a un nuovo titolo mobile dopo Hearthstone e Diablo Immortal: le indiscrezioni puntavano a un gioco ispirato a (World of) Warcraft e a lungo abbiamo creduto che fosse incentrato sui combattimenti tra mascotte, un passatempo nel MMORPG che, facendo il verso a Pokémon, ha conquistato di anno in anno sempre più proseliti. Invece abbiamo scoperto, in una combo di leak e reveal a stretto giro, che si trattava di una cosa completamente diversa.
Warcraft Arclight Rumble è il nuovo progetto mobile che entrerà in Beta per iOS e sistemi Android nel prossimo futuro - è già possibile registrarsi sul sito ufficiale e Google Play Store - e a quanto pare è lì che è andato a finire nientepopodimeno che Tom Chilton, l'ex director di World of Warcraft, dopo aver lasciato le redini a Ion Hazzikostas.
Continuate a leggere: di seguito vi raccontiamo tutto quello che sappamo di Warcraft Arclight Rumble.
Ready to rumble?
A metà tra Clash of Clans e un tower defense, Warcraft Arclight Rumble si presenta come una coloratissima rivisitazione in chiave stilizzata dei personaggi e le ambientazioni più famose di Warcraft. Pensato per fare colpo sia sui giocatori occasionali sia sui fan più sfegatati, il nuovo titolo firmato Blizzard inscena battaglie tra squadre di Mini su una gran varietà di mappe: i Mini sono statuine virtuali che raffigurano gli eroi, i nemici e i mostri che abbiamo appoggiato o combattuto su Azeroth.
In questo senso, Warcraft Arclight Rumble parte dalla stessa premessa di Hearthstone: nell'immaginario di Warcraft, è un misterioso cabinato di tecnologia gnomica che sta spopolando nelle locande di tutta Azeroth. Praticamente Gundam Build Fighters con la magia al posto della realtà virtuale e le statuine al posto dei Gunpla.
Il gameplay è apparentemente molto semplice. Il giocatore forma una squadra di sei Mini - ce ne saranno più di sessanta da collezionare in vari modi - con lo scopo di raggiungere la base nemica, solitamente situata all'altro capo della mappa e difesa da orde di nemici che intercetteranno i Mini sulla strada per la nostra base: vince, ovviamente, chi conquista per primo l'obiettivo principale.
La strategia sta soprattutto nella scelta dei Mini, che si dividono in cinque grandi famiglie: l'Alleanza include soprattutto Mini difensivi e guaritori; quelli dell'Orda sono più orientati al controllo della folla; le Bestie sono più aggressive; i Roccianera sono composti perlopiù da truppe volanti, mentre i Non Morti sono soprattutto terrestri e possono sciamare letteralmente sugli avversari.
Ogni squadra è composta anche da almeno un Capo. I Capi sono Mini generalmente più potenti e versatili che raffigurano alcuni tra i personaggi più famosi di (World of) Warcraft, da Jaina Marefiero a Grom Malogrido passando per Rend Manonera e molti altri. Essendo dotati di abilità particolari, sono anche i Mini che costa di più schierare: ogni statuina costa un certo numero di ori che devono essere prima accumulati nel tempo, un po' come succede con il Mana in Hearthstone. Ci sono vari modi per accelerare il recupero di questa risorsa; per esempio, si possono inviare i Coboldi a estrarre l'oro dai depositi minerari, ma bisognerà schierare anche dei Mini che li difendano mentre lavorano.
Le varie unità appartengono poi a diverse categorie che intrecciano un rapporto in stile morra cinese: le truppe volanti infliggono più danni a quelle in mischia, che a loro volta funzionano meglio contro le torri di guardia automatizzate e così via. In definitiva, Warcraft Arclight Rumble è molto più strategico di quanto il suo aspetto cartoonesco possa suggerire: per superare le varie sfide sarà necessario trovare i Mini giusti, potenziarli facendoli salire di livello per sbloccare Talenti e quant'altro, quindi formare squadre con un occhio di riguardo alle possibili sinergie.
Modalità di gioco e di pagamento
Blizzard ha promesso una quantità esorbitante di sfide e missioni da completare, molte delle quali costituiscono una campagna single player che passa per un'ottantina di mappe diverse, sempre più sofisticate e impegnative. Su una cosa il team è stato categorico: non ci sarà nessun limite, nessuna "fatica" come in tanti altri titoli mobile che a un certo punto impedisca di giocare; tuttavia, per evitare che i giocatori più bravi riescano a completare la campagna in pochi giorni, Blizzard sta bilanciando i contenuti in modo che sia imperativo raggiungere determinati livelli per superare le mappe più difficili. In questo senso, sebbene sia possibile rigiocare le mappe già completate, il modo ottimale per far crescere i propri Mini sarà comunque quello di completare le missioni secondarie, che però saranno solo un certo numero al giorno.
La varietà, tuttavia, non dovrebbe mancare. Oltre alla campagna single player, Blizzard ha già svelato le Spedizioni - mappe composte da tre o più tavole da affrontare in sequenza - e le Incursioni, che però sono ancora in via di sviluppo e non sono state mostrate: questi stage si ispirano alle Spedizioni e le Incursioni di World of Warcraft, e riproporranno boss e incontri iconici in salsa Arclight Rumble. In queste mappe si giocherà con altri giocatori, ma Blizzard non prevede una modalità cooperativa sopra i due giocatori. Lo stesso vale per il PvP, che ci vedrà sfidare i nostri amici in duelli uno contro uno: in questo caso, tuttavia, le statistiche dei Mini saranno normalizzate per garantire un senso di bilanciamento generale, quindi i livelli di esperienza non avranno alcun peso.
Ora, però, bisogna capire come Blizzard intenda monetizzare il gioco. Chilton ha affermato che il team deciderà solo dopo aver superato un primo giro di test e aver ascoltato i feedback dei giocatori, ma per il momento il piano prevede che si possano convertire i soldi reali in una valuta con cui acquistare i Mini singolarmente da uno shop interno che li vende a rotazione giornaliera o settimanale. Allo stesso modo, sarà possibile acquistare dei tomi che assegneranno grosse quantità di punti esperienza ai Mini selezionati: in questo modo, i giocatori che si appassioneranno veramente al titolo potranno crescere i Mini più facilmente. La valuta da microtransazione, tuttavia, si otterrà anche superando sfide settimanali, e non soltanto strisciando la carta di credito. Se questo basterà a gestire l'inevitabile spaccatura nella community tra chi spende e chi no, lo scopriremo solo tra qualche tempo.
Warcraft Arclight Rumble è uno strano esperimento che però potrebbe anche funzionare meglio del previsto. Il gameplay appare solido, a prima vista, anche se non particolarmente rivoluzionario, e la varietà di contenuti promessa, insieme a un design ispirato e coloratissimo, potrebbe fare la differenza se Blizzard riuscirà a bilanciare le inevitabili microtransazioni nell'esperienza di gioco.
CERTEZZE
- L'immaginario di Warcraft ha sempre il suo perché
- Blizzard ha promesso tanti contenuti diversi
DUBBI
- Peso delle microtransazioni da valutare
- Questo tipo di gioco non sarà un po' antiquato?