Bioshock
Finalmente è giunto il momento. E’ dall E3 2006 che non aspettiamo altro che mettere le mani sull’ultimo prodotto degli Irrational Games e non siamo di certo gli unici che desiderano giocare a Bioshock, dato che è ai primi posti delle classifiche dei titoli più attesi. I motivi di tutto questo hype? Un ottimo motore grafico ma soprattutto un’ambientazione alienante e profondamente immersiva. Per i pochi che non sanno di cosa stiamo parlando è giusto darvi qualche informazione, l’avventura, sviluppata come un FPS con molti elementi RPG, ha inizio con l’inabissamento del nostro aereo nella vastità dell’oceano. Da li a poco inizieremo l’esplorazione di una misteriosa città sommersa, Rapture, nata dalla mente di Andrew Ryan, geniale inventore sovietico che si era prefisso lo scopo di costituire una sorta di Atlantide autosufficiente nella quale le menti più geniali del pianeta avrebbero potuto esprimersi senza limiti né barriere morali. Rapture è una città incredibile anche solo da immaginare, ferma agli anni ’30 quando il gioco è ambientato negli anni 60, composta da grandi strutture in stile art deco, circondate da cunicoli trasparenti che collegano grattacieli sommersi, con tanto di balene e squali che gli nuotano intorno. L’acqua quindi, come avrete potuto notare da queste prime righe, è l’elemento cardine attorno al quale ruota l’intero gioco. Bagni allagati, cascate, acquari, oblò che mostrano gli sconfinati abissi creano una sorta di isolamento dal mondo che il giocatore conosce e che lo aspetta in superficie. Una volta entrati nella città la nostra presenza verrà segnalata e partirà la caccia nella quale saremo le prede, ma vi assicuriamo non la faremo da spettatori. L’unico modo che avremo per cercare di salvarci la pelle sarà cedere alla droga mutagena, l’Adam, che ci permetterà di ottenere speciali poteri in grado di modificare la realtà così come la conosciamo. E’ qui che scatta la componente RPG del titolo degli Irrational Games, dovremo infatti capire come utilizzare tali strumenti, combinarli tra loro e poi metterli in pratica interagendo con le macchine presenti. Non saremo i soli a cercare l’Adam per sopravvivere, lo faranno anche gli abitanti dell’isola, i mutati e le terrificanti bambine sorvegliate dai Big Daddy. Le piccole creature useranno un’apposita siringa per estrarre il liquido dai corpi esanimi per poi cibarsene avidamente. Il modo più semplice per ottenerlo sarà quindi cercare di uccidere le bambine ma i Big Daddy, grossi palombari armati pesantemente, sono davvero tosti da tirare giu.
Un gioco imperdibile!
Bioshock
Non aspettatevi solo violenza ed azione allo stato puro, dovremo usare l’intelligenza per cercare di sconfiggere tutti i mostri di cui pullula Rapture, farli scontrare fra loro, attirarli nelle trappole e poi terminarli con uno dei nostri poteri (acqua e scariche elettriche non vanno molto d’accordo, ricordatevelo!). Non dimenticatevi inoltre che saranno molti gli enigmi da risolvere per poter avanzare nella storia, il gameplay non risulta di certo monotono. Tecnicamente come già anticipato all’inizio del paragrafo siamo di fronte ad un prodotto eccellente, sicuramente tra i migliori di questo autunno, con un motore di gioco molto stabile ed ancorato ai 30 frame per secondo, ottimi effetti applicati a tutti i liquidi, e texture ben definite e dall’indubbia varietà cromatica. L’I.a. avversaria che di volta in volta andremo ad affrontare vi stupirà di sicuro per la sua bontà, riuscendo a modificare in maniera credibile il comportamento degli NPC in conseguenza al mutamento delle nostre azioni. Un gioco imperdibile.
Blue Dragon
Microsoft è attenta al Giappone, pur sapendo di non riuscire ad imporsi fino in fondo in un mercato chiuso e difficile quale quello della terra del Sol Levante vuole comunque dimostrare ai suoi utenti con gli occhi a mandorla di non averli abbandonati. E’ nata così la collaborazione con Mistwalker, casa di produzione fondata da Hironobu Sakaguchi, il celebre papà di Final Fantasy, che ha portato alla creazione di due nuovi giochi, Blue Dragon, in uscita proprio in questo mese dopo un buon successo in patria, e Lost Odissey in uscita in tempo per il Natale 2007. Blue Dragon è il prodotto giusto per catturare una folta schiera di appassionati di JRPG, giochi di ruolo a matrice giapponese basati sui combattimenti a turni. Al nome di Sakaguchi si è aggiunto quello di Akira Toriyama, celebre inventore dell’universo di Dragonball e già character designer di Dragon Quest, e Nobuo Uematsu, il compositore di tutte le più celebri sinfonie che hanno reso famosa la saga di Final Fantasy. La storia promette di essere molto avvincente e considerevolmente lunga nel suo sviluppo. Shu, il protagonista, dopo alcuni eventi drammatici relativi ad attacchi di diversi mostri nel proprio villaggio decide insieme ad alcuni amici di non restare più passivo ma di rispondere con la forza. Il viaggio sarà lungo e tortuoso, si contano non meno di 50 ore per finire la quest principale che ci porterà in giro in lungo ed in largo, facendoci scoprire il pianeta in cui Sakaguchi ha voluto ambientare questa nuova “fantasia”.
La nuova "fantasia" di Sakaguchi, un JRPG insieme al creatore di Dragonball
Blue Dragon
Il sistema di combattimento, punto cardine di ogni JRPG, si basa su combattimenti a turni durante i quali il gruppo dei nostri personaggi potrà utilizzare il proprio potere ombra per sconfiggere gli avversari di turno. Shu può utilizzare il suo drago blu, Jiro il Minotauro e Kluke la propria fenice, ad essi possono essere associati attacchi fisici o magie d’attacco e di difesa. Quando esploreremo le terre di Blue Dragon il party verrà visualizzato esclusivamente nella figura di Shu e inoltre a differenza di alcuni episodi di Final Fantasy potremo riconoscere subito i nemici su schermo, potendo così scegliere se sfidarli in combattimento o evitarli per raggiungere il prima possibile il nostro obiettivo. Una nuova modalità introdotta consente, inoltre, di poter sfidare più gruppi di nemici insieme, racchiudendoli in una sorta di cerchio nella mappa, vedremo così non solo combattimenti multipli ma anche nemici che tenteranno di eliminarsi fra loro. Tecnicamente il look di Blue Dragon è assolutamente perfetto, in pratica sembra di giocare ad un “anime” creato dal maestro Toriyama, con personaggi buffi e caricaturali ma anche con mostri fantascientifici e super tecnologici. I paesaggi sono realizzati in maniera molto buona anche se si nota un livello dei dettaglio decisamente inferiore rispetto proprio alla cura riservata ai protagonisti. Se siete amanti dei giochi di ruolo alla giapponese non potete lasciarvi scappare Blue Dragon, in attesa della nostra prossima recensione, ma ricordandovi che sulla famosa rivista Famitsu il gioiello di Sakaguchi è stato premiato con un ottimo 37/40, vi invitiamo a scaricare la demo presente già da qualche tempo sul Marketplace di Xbox Live.
Skate
La sfida di Electronic Arts a Tony Hawk inizia con Skate. Il titolo EA è ambientato in una città di fantasia che mescola insieme aspetti di Vancouver, Barcellona e San Francisco, non a caso è stata battezzata San Vanelona. Impersoneremo il nostro skater con l’obiettivo di raggiungere le prime pagine delle riviste specializzate. La grossa novità, che lascerà da subito spiazzati tutti gli abituali utenti di Tony Hawk è il nuovo sistema di controllo che rappresenta la vera rivoluzione di Skate. Vi diciamo subito che se inizialmente potrà sembrarvi un sistema molto strano e poco “user-friendly” dopo qualche minuto di gioco vi ricrederete. In pratica il controllo di tutte le evoluzioni non è più demandato ai tasti, ma si basa sulle levette analogiche che controllano lo spostamento del corpo dello skater sulla tavola. Non solo lo spostamento delle levette è fondamentale ma anche la loro semplice inclinazione, visto che più o meno pressione porterà a trick diversi di difficoltà crescente.
Impareremo ad andare sulla tavola più o meno alla stessa velocità del nostro personaggio
Skate
Come già detto le prime prove saranno spiazzanti e disastrose, ma in breve capirete come gestire il movimento delle levette e di conseguenze riuscirete ad effettuare i primi “numeri”. Un sistema così concepito porta di sicuro una rivoluzione e prevede una sorta di crescita in parallelo tra il giocatore e la sua controparte virtuale, impareremo ad andare sulla tavola più o meno alla stessa velocità del nostro personaggio, i suoi progressi saranno i nostri in una sorta di carriera quasi in simbiosi. Per diventare un grande skater dovremo affrontare molte tipologie diverse di sfide, gare di evoluzioni, rampe ma anche pericolosi downhill. Durante queste gare l’impostazione della camera cambia e si sposta più vicina alle spalle del giocatore leggermente decentrata, un po’ come visto in Resident Evil 4 e Gears of War, per offrire una migliore sensazione di velocità e per coinvolgere maggiormente l’apprendista skater. Tecnicamente il lavoro degli sviluppatori di EA è ottimo, con perfetti modelli poligonali, assolutamente personalizzabili e modificabili tramite un ottimo editor, ottime animazioni e ambientazioni particolarmente d’effetto. La sfida è lanciata.
Xbox 360
- Two Worlds - 10/08/2007
- Madden NFL 08 - 24/08/2007
- Skate - 24/08/2007
- Blue Dragon - 24/08/2007
- Nascar 08 - 24/08/2007
- Stuntman Ignition - 31/08/2007
- Bioshock - 31/08/2007
XRelease Next: Agosto
Agosto non è l’ultimo mese estivo in realtà è il primo mese autunnale. Che dite siamo impazziti? No per fortuna il cervello ancora tiene botta, solo che osservando cosa ci aspetta su Xbox 360 sembra di essere nel periodo in cui cadono le foglie e la voglia di stare con il joypad in mano aumenta esponenzialmente. Per gli amanti degli RPG escono due vere perle, il più volte rimandato Two Worlds e il tanto atteso Blue Dragon made in Sakaguchi. Per Bioshock non servono quasi presentazioni trattandosi di uno degli FPS più caldi ed originali degli ultimi anni, direttamente dal team dei creatori di System Shock. Chi preferisce i titoli sportivi non rimarrà comunque deluso, potendosi consolare con le partite di Madden NFL 08 e le slidate di Skate, la sfida di EA al dominio di Tony Hawk.