Mike Kennedy, CEO del retailer americano EKGaming, si è mostrato decisamente comprensivo nei confronti dei publisher e degli sviluppatori che, dopo ingenti investimenti, vengono spesso danneggiati dal mercato dell'usato.
Per questo la catena, a metà tra una mossa pubblicitaria e un atto progressivo volto a preservare le copie fisiche, pianifica di dividere il 10% dei proventi dell'usato con il relativo publisher e con gli sviluppatori dei titoli rivenduti.
Ovviamente il dirigente non ha negato l'utilità e la correttezza dell'usato, mettendosi al riparo dalle critiche dell'utenza, e ha approfittato della cosa per pubblicizzare la sua campagna di supervalutazione dell'usato. EKGaming promette infatti il 30% in più rispetto alla concorrenza.
Fonte: Gamesindustry.biz