Stando a Bungie, le prime recensioni di Destiny non rifletteranno quella che sarà l'esperienza di gioco finale. Il motivo? I recensori hanno avuto soltanto ventiquattro ore di tempo per provare il titolo che, trattandosi di un MMO, richiede molto più tempo per essere assaporato appieno.
Oltretutto, il mondo di Destiny è stato pensato per essere vissuto da migliaia di giocatori contemporaneamente, perché devono essere loro a dargli vita, esperienza che i recensori non hanno potuto sperimentare, visto che comunque parliamo di una manciata di persone sparse per tutto il pianeta.
Sinceramente? Secondo noi il discorso di Bungie non fa una piega. Ma un paio di domande sorgono spontanee. Si tratta di un modo per mettere le mani avanti in caso di recensioni negative? E in caso di recensioni positive? Ossia: l'avviso di cui sopra ha valore per le critiche o lo ha anche per i complimenti? Perché a questo punto un dieci o un due pari sono.
Aggiungiamo: approvato quanto scritto da Bungie, perché il lancio del gioco non è stato gestito in modo tale da permettere ai redattori di provare Destiny al meglio? Potevano anche rifiutare le recensioni del primo giorno, visto che chi ha scritto non è un passante, ma il rappresentante di uno studio prestigioso con un publisher ricchissimo, entrambi capaci di gestire le modalità di prova di un loro titolo.
Chiusa la polemica, speriamo che Destiny sia il capolavoro che sembra e che questo intervento di Bungie sia solo dettato dall'ansia di trovarsi tra le mani il lancio più costoso della storia dei videogiochi.
Fonte: VG247.com
