Un ex dipendente Activision, Keith Fuller, ha affermato ai microfoni di Kotaku che la pressione sugli sviluppatori non giova ai franchise a cadenza annuale. L'attenzione è ovviamente rivolta a celebri serie come Assassin's Creed Unity, uscito in una forma palesemente prematura, ma Fuller cita anche un progetto a cui ha lavorato, Call of Duty: Black Ops, che era quasi ingiocabile a pochi mesi dall'uscita.
Fuller parla di un'incompatibilità tra le aspettative del publisher e le possibilità effettive dello sviluppatore, costretto a gestire una pressione insostenibile in un ridotto arco temporale. Il risultato finisce per ripercuotersi negativamente sulla qualità dei prodotti.
Fonte: Power Up Gaming