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Ready At Dawn risponde alle indiscrezioni sulla durata di The Order: 1886

Le riflessioni di Ru Weerasuriya

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   16/02/2015
The Order: 1886
The Order: 1886
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Negli ultimi tempi abbiamo letto vari report sulla durata di The Order: 1886, tanto che Andrea Pessino ha deciso di non commentare ulteriormente al riguardo. Tuttavia ci sono ancora questioni aperte e altri membri del team hanno provato a fornire il proprio punto di vista, a cominciare dal creative director Ru Weerasuriya. "So che sono stati dati dei numeri, ma sono sbagliati. È impossibile completare il gioco in quelle tempistiche [meno di sei ore], dunque abbiamo la certezza che si tratta di informazioni errate."

Ready At Dawn risponde alle indiscrezioni sulla durata di The Order: 1886

"Alla fine dei conti, non vogliamo commentare ulteriormente. Non possiamo impedire alla gente di scrivere ciò che vogliono, né vogliamo puntare il dito contro ognuno degli errori che vengono fatti al riguardo. Rispondere ogni volta che qualcuno ha un'impressione sbagliata di qualcosa che abbiamo realizzato, o scrive informazioni errate, significherebbe svolgere un lavoro a tempo pieno. Il nostro lavoro è un altro, è creare giochi, e lo facciamo per i giocatori."

"La durata di un gioco è importante", ha continuato Weerasuriya. "Ogni gioco deve prendersi il suo tempo per raccontare una storia. Alcuni possono essere brevi, altri possono essere lunghi. Ancora ricordo la prima volta che ho giocato con Modern Warfare, ho completato la campagna in tre ore e mezzo, quattro ore, ma è stato divertente perché avevano disegnato il single player in quel modo, dato che c'era anche dell'altro."

"Ognuno di questi giochi deve includere ciò che serve per proporre agli utenti l'esperienza desiderata. Per noi ciò non significa realizzare un gioco breve, ma qualcosa che ricompensi il giocatore man mano che procede, con una trama solida, che dia vita a interrogativi che trovano una risposta negli elementi del gioco stesso, o magari in qualcosa che verrà in futuro."

Ready At Dawn risponde alle indiscrezioni sulla durata di The Order: 1886

"L'industria videoludica è sufficientemente variegata da aver bisogno di tipologie di giochi differenti, esperienze in single player come quelle che realizziamo noi ma anche titoli multiplayer, cooperativi, social e via dicendo." Quanto al rapporto prezzo / contenuti, il creative director ha detto: "A dire il vero, è un fattore che teniamo sempre in grande considerazione. Vogliamo che la gente si diverta e possa giocare a lungo, ma l'industria è sempre stata aperta a una certa varietà in tal senso. Se andiamo indietro di dieci anni, c'erano molti giochi esclusivamente in single player, che si giocavano una volta sola, e ce n'erano altri sempre in single player ma che consentivano un certo grado di rigiocabilità. Il che è appunto ciò che abbiamo fatto con The Order: 1886. Potrete rigiocarlo e trovarci degli aspetti nuovi."

"Dobbiamo fare tutti la stessa cosa? Ci sono persone a cui piace un certo tipo di giochi, e spero che possano trovare sempre qualcosa di loro gradimento. Ma allo stesso tempo voglio muovermi in un'industria che mi dia la possibilità, come giocatore, di scegliere. Ho provato titoli che durano due ore ma erano migliori di altri che ne duravano sedici. È così che stanno le cose. (...) Ho avuto a che fare con alcuni giochi molti brevi che però mi hanno colpito, lasciandomi immaginare cose che avrei potuto fare tornandoci, più di titoli che sono durati quindici, sedici, venti o trenta ore, dove però sentivo di aver avuto esclusivamente ciò che mi aspettavo. A volte voglio che un gioco mi colpisca, anche se per un breve lasso di tempo."

"La lunghezza di un gameplay a mio avviso non ha nulla a che vedere con la sua qualità. È come con i film: se un film dura tre ore, non significa necessariamente che sia migliore di uno più breve."

Fonte: Eurogamer.net